L'euro è -purtroppo o/e per fortuna- con noi da venti anni.
In molti ricorderete il periodo dove era possibile far convivere ancora le lire e gli euro, e anche quello dove le nuove monete e banconote iniziarono a circolare: sembavano finte, come fossero i soldi del Monopoly.
Oggi forse un po' questo effetto straniante è andato scemando, sentiamo l'euro un po' più familiare, più nostro, nonostate sia anche di tante altre nazioni.
Senza addentrarci in questioni politiche/economiche (non ci interessano minimamente, qui), rivediamo oggi sia l'Euro Starter Kit sia l'Euroconvertitore.
Due oggetti legati alla nuova moneta corrente.
L'Euro Starter Kit"costava" 25.000 lire, nel senso che spendendo quella cifra avevi in cambio un sacchetto con varie euromonete, ripartite in:
11 pezzi da 1 centesimo;
10 pezzi da 2 centesimi;
10 pezzi da 5 centesimi;
6 pezzi da 10 centesimi;
5 pezzi da 20 centesimi;
5 pezzi da 50 centesimi;
4 pezzi da 1 euro;
2 pezzi da 2 euro.
Era possibile acquistarlo già da dicembre, a patto di non spendere le nuove monete prima dell'entrata ufficiale in circolazione dell'euro.
I commercianti avevano a disposizione un Euro Starter Kit diverso, con più monete.
Il tutto era volto alla familiarizzazione con la valuta dell'Eurozona.
L'Euroconvertitore, invece, era una piccola calcolatrice di colore blu acceso.
"Regalo" dell'allora Premier Silvio Berlusconi, era un affarino per convertire il valore delle lire in euro, settato sul celeberrimo 1936,27.
20 milioni di macchinette che il presidente inviò ad altrettanti italiani tra dicembre 2001 e gennaio 2002, in base a chi compariva sull'elenco telefonico.
Ci furono anche lì delle polemiche: ovviamente il "regalo" era fatto coi soldi nostri, e i convertitori erano di Taiwan, finanziando quindi un mercato lontano da quello europeo.
Berlusconi accompagnò questo aggeggio asiatico con un piccolo messaggio scritto, molto colloquiale, dove spiegava i vantaggi dell'euro e come abituarsi pian piano alla novità.
ALTRI RICORDI DA SBLOCCARE?