Ben poche pubblicità di prodotti allegati ai quotidiani possono vantare la fama di questi spot che promuovevano le uscite dell'atlante e dell'enciclopedia geografica De Agostini, con il Corriere della Sera nel 1995.
Un atlante nuovissimo, d'Europa e d'Italia, più due volumi sulla geografia mondiale.
Erano anni di grandi cambiamenti geo-politici, specie dalle parti dell'URSS, e i tre spot giocavano proprio su questo...
Pubblicità che si rifacevano, ironicamente, a un fatto vero: un astronauta sovietico della stazione spaziale MIR non poté rientrare in patria, dallo spazio, per oltre sette mesi.
La sua nazione infatti era mutata: cambiamenti che si ripercuotono ancora oggi, nelle attuali vicende politiche tra Russia e Ucraina.
Un cosmonauta (interpretato da un allora corrispondente russo di stanza a Roma) torna sulla Terra, nella sua Madre Russia (tanto che esclama, contento, "Матушка Россия!"), ma una contadina gli dice chiaramente che si trova in Ucraina, non in Russia.
L'uomo allora afferma "Украина это Россия!", cioè che l'Ucraina è sempre Russia; ma il mondo attorno a lui è mutato per sempre: ora l'Ucraina это Украина.
Confuso, non può che chiedere alla gallina se sia ancora una gallina, o a un ragazzino se allora quella sia l'America.
Con lo stesso ragazzino russo, in un'altra versione dello spot, finisce a ballare sulle note di una canzone in radio. Il mondo era cambiato per davvero.
Un'opera entrata nel mito, letteralmente.
La geografia che diventa cultura popolare grazie a una serie di spot memorabili e azzeccatissimi.
Io, ovviamente, ho ancora il prodotto pubblicizzato da questi spot.
Della questione, ricordo chiaramente che cartine e libri scolastici cambiarono rapidamente, in quegli anni dove la materia era fatta di confini, settore terziario, barbabietole da zucchero e industrie siderurgiche.
Rappresentò una vera novità, esserci mentre il mondo cambiava.
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