A fare il cretino sono sempre stato il numero 1, ormai lo sapete.
Questa foto del 1994 è qui a ricordarlo: una festa di carnevale per bambini (intendo bambini piccoli: in foto sono tutti miei fratelli e cugini) e io vestito in modo improponibile.
Eppure ricordo che fu una cosa all'ultimo momento, perché non era previsto che io mi vestissi, ma forse poi quella festa fu estesa anche ad altri e c'erano miei coetanei.
Comunque, siccome erano le medie ed era il momento di vestirsi sempre da punk, stravolsi un po' il tutto grazie a mia zia: una sorta di assurdo punk-zingaro-pirata.
Viene tutto da casa di zia: il gilet, la fascia per i capelli, il collanone gipsy.
In mano ho la bomboletta spray, perché sicuramente dopo questa festa sono uscito in giro...
Amavo le festicciole che si facevano in quella taverna, amavo e amo ancora le feste in casa (come ricordato QUI).
Non utilizzai jeans vecchi e strappati, da strappare ancora di più e da impiastrare di scritte e simboli (andava forte la svastica, oggi sarebbe considerata una cosa scorrettissima).
Quindi, veramente un trucco dell'ultimo minuto ma che salvò la situazione.
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