40 anni dalla prima trasmissione italiana, quando Lady Oscar approdava sull'Italia 1 non ancora berlusconiana (QUI la storia del canale).
Il biondo comandante della Guardia Reale esordì infatti da noi il 1 marzo 1982.
Oggi, a distanza di tanti anni, è ancora una delle serie giapponesi più amate ed apprezzate: riascoltiamo insieme le tre sigle italiane!
A firmare la prima sigla sono I Cavalieri del Re: storica, elegante e amata specie da quanti la conobbero all'epoca, è in puro stile del gruppo musicale.
Il testo può a tratti non restituire la vera drammaticità del racconto ("tutti fanno festa quando passi tu") o non descrivere situazioni effettivamente consone ("tre briganti con spada e con lancia, agguato a Sua Maestà") ma si tratta di una delle sigle più ricordate e apprezzate dai fan.
Guardando l'anime, la sigla italiana era sovrapposta alle immagini della opening originale a cui veniva semplicemente sostituito l'audio:
Quando Lady Oscar venne replicata nel 1990 su Rete 4, all'interno del contenitore I Cartonissimi (come vi mostrai QUI, nella storia completa della rete televisiva), ottenne una nuova sigla, cantata da Vincenzo Draghi.
Anche la serie mutò nome, prendendo quello della nuova canzone: Una spada per Lady Oscar.
Draghi si firmò con lo pseudonimo Gli amici di Oscar; la nuova sigla, diversissima da quella gorgheggiante degli anni '80, restituisce all'opera un'aura di malinconica e tragica serietà, che purtroppo non traspariva affatto nel testo interpretato da I Cavalieri del Re.
Il nuovo testo è evocativo, sebbene sia comunque di riconoscibilissima impronta fininvestiana.
Ma è dal 1991 che diventa famoso e amato, quando viene reinciso da Cristina D'Avena.
Ad oggi, è questa la versione riproposta, sicuramente la più conosciuta tra le due varianti:
Due sigle che diventano quindi tre, tutte apprezzabilissime. Ognuna per motivi diversi.
Lady Oscar, da 40 anni, continua a essere riproposto sulle nostre televisioni: una serie animata di rara bellezza, complessa e particolare; seria e drammatica (scopri come finisce, QUI), tanto da aver spiccato -proprio per questo- tra tutti i cartoon proposti nel nostro Paese.
Nelle trasmissioni recenti, la Mediaset utilizza sia la sigla de I Cavalieri del Re sia quella della D'Avena: una come opening, l'altra come ending.
Quale delle tre preferite?
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