Due grandi scuole che da sempre si contendono il cuore dei fan dell'animazione, specie quella giapponese.
Il doppiaggio romano e il doppiaggio milanese.
Spesso percepiti come due fronti distinti, anche soprattutto per le scelte dell'homevideo, questi due blocchi hanno visto passare splendide voci e ottimi professionisti.
Ma qual è davvero la migliore? Qual è quella più amata dai fan?
Se inizialmente non c'era una vera e propria divisione, man mano che la Fininvest proponeva sempre più cartoni animati avvenne la netta distinzione: a Milano si doppiavano le serie proposte dalle reti del Biscione, mentre il resto (specie Disney) era a Roma.
E mentre i milanesi (ma erano anche torinesi) si specializzarono negli anime in onda su Italia 1, Canale 5 e Rete 4, i romani erano perlopiù presenti sulle reti Rai.
Fu dalla metà degli anni '90 che nacquero vere e proprie fazioni di star del doppiaggio, questo anche per via di due case editrici che ricorrevano una ai doppiatori settentrionali, l'altra a quelli della Capitale: la Yamato Video e la Dynamic Italia (oggi Dynit).
L'animemania investì anche le voci, generando una piccola guerra: meglio il doppiaggio milanese o quello romano?
La questione fu persino in parte "viziata" dal fatto che i doppiatori milanesi (che talvolta potevano peraltro contare anche sulla loro presenza scenica come conduttori) erano visti come doppiatori "bambineschi" per via degli appiattimenti generali operati dalla Fininvest/Mediaset sui prodotti giapponesi; di contro, le voci romane erano quelle che doppiavano titoli trattati con maggiore cura e rispetto.
In ogni caso, si tratta sempre di grandi professionisti.
La presenza massiccia, in TV, delle voci milanesi ha sicuramente fatto sì che queste aderissero tanto, nell'immaginario uditivo collettivo, ai personaggi di celebri anime come One Piece, Sailor Moon, Pokémon.
Tanto che nel tempo si sono verificati casi particolari, coi titoli i cui diritti sono tenuti da due società diverse.
Prendiamo City Hunter e Dragon Ball: nel caso di Ryo Saeba e compagni, le prime due stagioni vennero doppiate a Milano dalla Fininvest (vedi QUI) mentre le due successive a Roma grazie alla Dynamic.
Nel caso di Goku, le serie sono state doppiate a Milano, mentre i film a Roma, sempre per gli stessi rispettivi licenziatari.
Solo che a un certo punto i doppiatori romani sono stati accantonati e si è preferito utilizzare quelli televisivi, probabilmente più "caratterizzati": è successo con i film Dragon Ball Super - Broly e con City Hunter - Private Eyes, che pure presentano un adattamento fedele e non "mediasettiano".
Inoltre, tutti i film storici di Dragon Ball sono stati ridoppiati col cast televisivo: per approfondire, lascio la lista sugli anime che hanno due o più doppiaggi italiani (QUI).
Gruppo Trenta (Pumais Due), Merak Film, CDC Sefit, Eddy Cortese, C.V. D. Roma, Royfilm, D.E.A., Logos, Raflesia, LogoSound, la torinese Videodelta... tutti grandi studi che ci hanno fatto sognare, dai prodotti pre-epoca Fininvest (robottoni & co.) fino a oggi.
I romani li considero ottimi sui prodotti Disney e sull'animazione per adulti (Simpsons e soci), mentre i milanesi riescono secondo me a rendere meglio i personaggi degli anime, che non rischiano di "appiattirsi" troppo.
Voi che ne pensate?
Preferite i doppiatori milanesi o quelli romani?
PER APPROFONDIRE