Sesto film del franchise e, almeno sulla carta, epica conclusione della celebre saga giurassica.
Dominionè però anche il terzo titolo della serie Jurassic World e ha l'arduo compito di riunire miti vecchi e nuovi (Park e World, appunto) in due ore e trenta di girandole e situazioni.
Un film imperfetto, dal quale sembra siano state tagliate anche tante scene, ma che diverte guardano agli schemi delle opere dei primi anni '90.
Ovviamente la trama prosegue qualche anno dopo lì dove si era interrotta, e -più in grande- ha il dovere di completare anche le storyline lasciate in sospeso nel passato (QUI la guida completa alla saga).
La sceneggiatura è sostanzialmente quella: un luogo isolato pieno di dinosauri, e i protagonisti che vi si trovano dentro tra blackout che tolgono le difese e scienziati senza scrupoli.
Ora si aggiunge, in più, il fatto che i dinosauri vivono nel nostro mondo.
E così Dominion ci traghetta dall'America a Malta, fino in Italia.
Ma la trama non sfrutta pienamente questo giro attorno al mondo, concentrandosi su un più narrativamente sicuro "luogo isolato", come i park o le isole dei primi film.
Il nemico è rappresentato da un nevrotico faccendiere/scienziato, personaggio riuscito nei suoi tic ma poco profondo; così è se vi piace, e può anche piacere.
Incredibile quanto la girandola di situazioni assomigli a opere come Stranger Things, e il cerchio si chiuderebbe pure: i Duffer Brothers si ispirarono proprio al capolavoro giurassico di Spielberg, specie per le scene col demogorgone.
Dominion non ha paura di risultare poco retronostalgico: non ci sono flashback, e i riferimenti al passato sono minimi e poco sottolineati.
Poteva essere epico, in tal senso, ma il vero omaggio al capostipite fu fatto col primo Jurassic World, e tant'è.
Ma è un piacere trovare insieme, di nuovo dopo trent'anni, i protagonisti principali del primo film.
E potete immaginare già che una trama verrà finalmente chiusa.
Col tempo, il brand ha dovuto alzare la posta riguardo l'elemento caratterizzante: i dinosauri.
Se per i primi film si trattava di nomi noti (o magari, proprio Jurassic Park li rese tali, immettendoli nell'immaginario collettivo come fu per i velociraptor: oggi la dino-mania non c'è e non è alimentata...) ora sono costretti a inserire sempre più creature dai nomi improbabili.
Prima si era basici, e piaceva per questo: le bestie erano le stesse che trovavi nei Power Rangers o ne Alla ricerca della valle incantata.
C'era il senso di meraviglia di quando i dinosauri dominavano la Terra.
Un senso che, per forza di cose, è smorzato. Forse svanito.
Dominion ha una buona prima parte (l'indagine sullo sciame ma soprattutto lo scontro coi bracconieri) che regala azione e non nasconde l'ovvio: i dinosauri sono tra noi, e vediamo anche come l'uomo li usa o sfrutta.
L'adrenalina di questo primo terzo del film lascia tutto a situazioni spesso reiterate (costante fuga e pericolo, dinosauri che inseguono, rincorrono, entrano ed escono - senza respiro).
Dominion gioca però coi cliché del franchise stesso, tra laboratori malvagi, scienziati ravveduti, un pericolo costante (che a volte snerva), mezzi bloccati nel nulla, luoghi isolati.
Diverte e intrattiene, le due ore e mezza non le senti, ma come epica conclusione si poteva fare qualcosa di più.
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