"Sarà una bella sfida!" annuncia Diabolik, di fronte a un colpo che si preannuncia difficilissimo e particolarmente tecnico.
Una finestra di tempo ristretta, un mondo di cui sa poco (il biliardo), un evento sportivo in diretta televisiva.
Un piano complesso che viene studiato minuziosamente. Ma potrà filare tutto liscio?
Colpo a effetto porta Diabolik e Eva nel mezzo di un campionato di biliardo; ovviamente, per quanto metodico e geniale, Diabolik non può sostituirsi a un campione specie durante un'importante competizione internazionale.
Però l'albo ci mostra la filosofia del nostro antieroe: conoscere nuove cose, "entrare" nei mondi dove intende agire.
E soprattutto, il gusto della sfida.
Stavolta il bottino è la coppa del campionato, divisa in tre parti da sempre custodite in tre banche delle tre differenti nazioni che lo stesso torneo rappresenta: Clerville, Beglait e Rennert.
Diabolik e Eva si cimenteranno in un colpo difficile, con un dispiego di mezzi, ingegno e energie che ci fanno sempre porre la domanda: ma ne vale la pena?
Sì, per Diabolik: il gusto è lì, sottrarre l'oggetto, riuscire a dare una stoccata al resto del mondo, costi quel che costi.
Colpo a effetto impegna Diabolik e Eva più del dovuto, dovendo eludere controlli e cercando di sfruttare i pochi punti deboli di un sistema pressoché perfetto, organizzato dalla presidente del torneo.
Ma il vero personaggio fondamentale, nella storia, è il campione Tiziano Winder: carattere difficile e atteggiamenti sempre al limite del corretto, un antipatico simpaticone le cui intemperanze potranno costuituire qualche svolta nel piano dei due ladri. Nel bene o nel male?
Colpo a effetto, col soggetto e sceneggiatura di Lotti e Mainardi e disegni dei Ricci, si presenta ricco di dettagli e avvincente fino alla fine.
Una storia più tecnica che noir, ma con imprevisti e genialità tipici del Re del Terrore.
E il mese prossimo ci attendono i 60 anni (editoriali) di Eva.
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