Dopo il coloratissimo numero precedente, dedicato alle maghette (QUI), Anime Cult si tinge di rosa e ci porta a Versailles, per riscoprire insieme il capolavoro di Riyoko Ikeda, Lady Oscar.
Ma il menu è come sempre ricchissimo, in oltre cento pagine cariche di articoli!
E, anche se stavolta in misura molto minore, continuo a esserci anche io...
Per prima cosa diamo un'occhiata al corposo sommario di questa sesta uscita:
Lo speciale del mese, come annunciato, è dedicato a Lady Oscar e alla sua autrice.
Alessandro Bottero cura la versione italiana dell'intervista alla Ikeda, realizzata a fine del 2021: un'intervista insolita e particolare, che affronta le tematiche presenti nelle sue opere.
Andrea Mortati racconta invece la vita dell'autrice, ripercorrendone la carriera.
Davide Castellazzi analizza invece Lady Oscar, tra manga (anche nelle sue versioni italiane) e le fonti di ispirazione.
Andrea Mortati è chiamato a parlare invece dell'anime di Lady Oscar, in una retrospettiva che arriva a citare anche gli omaggi più belli e divertenti fatti alla bionda eroina.
Ancora Castellazzi per raccontarti sequel, spin-off, doujinshi e altre derivazioni dell'opera; Monica Moretto invece compie un'interessante panoramica sul merchandising dedicato all'opera della Ikeda, in un articolo ricchissimo di immagini.
La particolarità di Anime Cult è che tra le sue pagine trovi sempre qualcosa che non sapevi.
In questo numero, che peraltro ha anche colori interni molto belli, si parla di due serie italiane a fumetti, Golzinga e Capitan Sherlock: sempre Castellazzi ci guida alla scoperta di queste pubblicazioni e delle persone che c'erano dietro...! Storia del fumetto italiano e ondate di nippomania si fondono, quindi, per raccontarci l'evoluzione della "percezione otaku" tricolore.
Fabrizio Porciroli invece propone una panoramica su Bem, il mostro umano e altri personaggi dalle tinte horror o violente; Susanna Schimperna intervista il doppiatore Massimiliano Alto, voce (tra gli altri) di Ranma Saotome e Kyosuke Kasuga.
Francesco Giua affronta la storia di GTO, con spaccati sul teppismo scolastico e motociclistico giapponese.
Silvio Andrei prosegue il viaggio nei titoli a sfondo erotico, stavolta parlando dei generi yaoi e lolicon; Luca Raffaelli è presente sia con la retrospettiva sul primo episodio di Lady Oscar, sia con una esauriente intervista a Federico Colpi; Bottero chiude la lunga cavalcata dedicata alle case editrici scomparse, con la quarta e ultima parte del dossier...
Non è ancora finita: Franca Zoli ci racconta un po' di tradizione giapponese, raccontandoci (anche attraverso celebri anime e manga, nonché grazie alle sue bellissime foto) la fioritura dei ciliegi.
Immanuel Grossi intervista Laura Marcori e I Piccoli Cantori di Milano, coro di tantissime e amate sigle televisive.
Come sempre, il magazine chiude con una rassegna di recensioni anime-manga-saggistica che riguardano le nuovissime proposte.
E io?
Stavolta solo due paginette ma dedicate a uno dei capolavori manga/anime di tutti i tempi:Caro Fratello..., che ho raccontato anche nella sua vicenda italiana, come amo fare.
Impegnato nella realizzazione del volume speciale su Bim Bum Bam (vedi QUI), per questo numero di Anime Cult ho potuto fare meno del solito... recupererò col prossimo, dove vi parlerò a modo mio di Lupin III!
Anime Cult 6 è in edicola in questi giorni: come sempre ricchissimo, con una grafica interna che migliora di numero in numero, facendosi sempre più colorata.