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[FUMETTI] Diabolik Magnum - I mille volti di Eva Kant: la recensione (no spoiler)




È il numero più corposo tra tutti quelli finora usciti (nove, con questo): con le sue 632 pagine, I mille volti di Eva Kant rinnova l'appuntamento estivo con il Diabolik Magnum, "balenottero" che troviamo poi anche nell'edizione invernale.
Anche qui ben cinque albi storici, impreziositi da momenti inediti e nuovi redazionali, per ripercorrere la crescita, come donna, di Eva.

Abbiamo da poco festeggiato i sessant'anni della compagna di Diabolik, con un albo che ha riportato in scena il suo passato e la sua famiglia (Nel nome dei Kant, QUI); ma è ancora tempo di celebrare la bella Eva Kant, simbolo femminista e di emancipazione.
Questo super-albo estivo propone ben cinque storie che, come un filo rosso, collegano le tappe fondamentali della maturazione di Eva, come donna e come criminale.
Ma anche nel suo rapporto con Diabolik.




Tre dei cinque albi raccontano vicende importantissime per l'intera storia di Eva Kant (che abbiamo ripercorso tutta, dall'infanzia all'età adulta, nell'articolo che trovate cliccando QUI).
Gli altri due albi presentano due avventure (molto belle) che mostrano due lati della nostra antieroina.
Ma si inizia con La maledizione della Perla Nera, dove Eva rischiò addirittura di essere uccisa da un Diabolik ancora sociopatico e inumano.
Come sarà andata a finire? Che conseguenze può aver avuto questo episodio?



Si prosegue con l'altrettanto basilare Un amore nuovo, vero manifesto del femminismo evakantiano, in una storia intrigante e delicata, dove le Giussani misero sotto i riflettori entrambe le loro creature, senza giudicarle e anzi, esprimendole in modo realistico e vero.




L'ombra della morte ci racconta di un misterioso (e pericoloso) virus mortale che sta contagiando chiunque a Clerville.
Anche Diabolik ne rimane vittima, con Eva costretta ad affidarlo alle cure ospedaliere.
Oggi fa sorridere vedere l'ingenuità con cui nel 1994 venne raccontata un'epidemia, senza mascherine e precauzioni, con lo sguardo odierno di noi che abbiamo vissuto una situazione analoga.
Testimone d'accusa, del 2002, vede invece Eva rischiare di essere arrestata... per andare a testimoniare in tribunale!
Cosa spingerà una criminale come lei a rischiare così tanto e a volersi affidare alla Legge? A cosa ha assistito?
I segreti di Morben, invece, ci riporta indietro nel tempo, quando Eva era "ospite" di un collegio.
E dovrà fare i conti con quei ricordi dolceamari.





Chiude la storia inedita, di ben 34 pagine, Io sono Eva Kant: i nostri sono in trasferta a Bologna, che se nella finzione cinematografica è diventata Clerville, qui è proprio il reale capoluogo emiliano.
Questa breve avventura tricolore nasce da un'iniziativa sociale del 2022, che coinvolge donne di origini straniere residenti nella città italiana.



Tanti i redazionali, quasi tutti al femminile: dalle donne criminali nella cultura pop ad approfondimenti su Eva e i suoi cambiamenti, anche... indotti (ipnosi, condizionamenti, amnesie...); spazio anche alle minacce tipo virus e simili, oltre che le consuete anticipazioni per tutta l'estate.
Questo volume si concentra quindi sul percorso di maturazione di Eva; e se sembra mancare proprio il momento della conoscenza tra lei e Diabolik, questo verrà recuperato il 7 luglio nella collana annuale Diabolik Cult, che riproporrà l'albo del 1969 Ricordo del passato, che raccontava (di nuovo, e con maggiori dettagli) il primo incontro tra i due criminali.
Per continuare a festeggiare.





Con la sua copertina tra nero e rosa shocking, e con Eva vestita come Marylin in Gli uomini preferiscono le bionde, questo nuovo Magnum è imprescindibile per chiunque ami il personaggio ma anche Diabolik in sé.

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