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[MUSICA] Maracaibo (Lu Colombo, 1981): storia di una donna e Fidel

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Continuiamo ad occuparci del vero significato che si nasconde dietro ai testi apparentemente innocui delle canzoni italiane.
Brani che, col loro ritmo trascinante e festaiolo, confondono l'ascoltatore: tutti credono infatti di trovarsi davanti all'ennesima leggerezza musicale, pronti a far partire trenini tra spiagge e capodanni, ma la canzone racconta storie spesso anche molto cupe.
Maracaiboè forse l'esempio più famoso di questo genere.



Scritta già negli anni '70 da Maria Luisa Colombo, in arte Lu Colombo, e da David Riondino, venne incisa sei anni dopo con l'arrangiamento ballabile che tutti conosciamo, e che diede alla canzone un successo stratosferico che dura ancora oggi:


              



Ma di cosa parla davvero Maracaibo?
Non è un segreto che si tratti dell'avventura di una donna (altrove riportata come Zazà, anche se tutti i testi e gli spartiti che ho visionato propongono za' za' come semplice suono onomatopeico).
In ogni caso, questa donna è una ballerina che si esibisce nel locale Barracuda, ma nasconde una doppia vita: è l'amante di tale Miguel e traffica armi con Cuba.
Miguelè nientemeno che Fidel Castro: questo il nome inizialmente scritto nel testo ma fatto cambiare dalla casa discografica.





Fidel/Miguel è però sempre assente per la sua Revolución, e lei, stanca di aspettarlo, si fa consolare da tale Pedro.
Fino a che Fidel/Miguel non scopre la tresca, spara contro la donna che fortunosamente riesce a scappare via.
In realtà, la sua fuga per mare diventa un naufragio: la barca si spezza, lei viene assalita da un pescecane... tuttavia sopravvive.
La ritroviamo, tempo dopo, ingrassata dai vizi (droga e alcool): finiti i tempi in cui faceva la ballerina, finita la tormentata storia d'amore cubana, ora è maîtresse in un bordello.
Ma porta ancora i segni della sua disavventura: è disposta a mostrare la cicatrice lasciatale dallo squalo.
Questa casa di piacere si troverà in Venezuela? O era il locale Barracuda a essere sito lì?






Una storia semplice ma anche tragica, che viene banalizzata spesso dagli eventi (pensiamo a tutti quei coglionotti che si divertono a esaltare il passaggio "rum e cocaina", come se fosse la parte bella del racconto e non la deriva della protagonista...); vero che le sonorità trascinanti fanno passare in secondo piano il racconto, ma questo è voluto ed è pratica condivisa da un certo lotto di canzoni italiane estive anni '80 che giocavano proprio su tale questione: abbiamo già parlato di Tropicana (QUI), di Un'estate al mare (QUI) e di Vamos a la playa (QUI), per citare le più importanti.





Maracaiboè sicuramente il brano più noto di Lu Colombo, assieme a Dance all nite del 1983: entrambe le canzoni figurano nella colonna sonora di Vacanze di Natale.
In quel film, Maracaiboè suonata al piano bar da Jerry Calà, e da allora l'attore ne ha fatta la sua bandiera musicale riproponendola in ogni suo spettacolo.



              



Negli anni, è stata reincisa più volte e in diverse versioni: nel 2001 per i vent'anni, e nel 2011 per i trenta, ma anche altri artisti si sono cimentati con le note e la storia di Maracaibo.

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