Una copertina veramente bella(by Matteo Buffagni), quella de La pistola fumante: titolo che è diventato un modo di dire, indicante la prova schiacciante dell'arma di un delitto, ma che in questo Diabolikè davvero anche un oggetto attorno a cui ruota la storia...
C'è Ginko in copertina, e non poteva che essere così: l'ispettore è al centro di questa avventura, un'indagine poliziesca che lo coinvolgerà in prima persona, e che lo vedrà coinvolto come non mai.
In più, ovviamente, Diabolik farà la sua parte: in ballo c'è un ricco bottino.
È da qualche tempo che Ginko cerca il fuggitivo Marco Bonder, reo di aver ucciso un poliziotto. Lui e la sua squadra riescono ad assicurarlo alla giustizia.
Ma non tutto può filare liscio. Inoltre, Diabolik ed Eva puntano da molto al tesoro messo su da Bonder, ora finalmente rintracciabile... cosa saranno disposti a fare, per mettere le mani sul malloppo?
Una vera e propria indagine che smuoverà la centrale di polizia di Clerville: tra accuse, atti dovuti, appuntamenti segreti e un piano misterioso, Eva e Diabolik concorreranno in parallelo col loro acerrimo avversario, in una storia che non risparmia al lettore anche quei risvolti psicologici nel rapporto tra i personaggi. Una cosa sempre bella, in Diabolik. Così come il rivedere anche la vecchia La Citroën DS.
Figure importanti saranno anche gli altri poliziotti, dalla comprimaria Valeria alla squadra di Ginko.
La pistola fumante è una bella storia (di Tito Faraci e Mario Gomboli) che vi incuriosirà fino alla fine, e anche se si può intuire come stiano andando le cose, lo svolgimento riserverà sempre, al lettore, qualche sorpresa.
Disegni come sempre bellissimi, quelli di Antonio Muscatiello, che grazie all'elaborazione fotografica riesce a rendere sfondi iper-dettagliati e comprimari in cui poter riconoscere volti noti.
I suoi Ginko, Diabolik ed Eva sono classici e d'impatto, sulla scia dei personaggi per come apparivano nella loro golden age.
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