Si è già detto tutto e il contrario di tutto non solo su Japan Magazine in sé, ma anche proprio sul nuovo Japan Magazine che la Sprea ha riportato in vita.
Io stesso vi ho spiegato nel dettaglio di cosa si tratta, intervenendo anche come ospite in un podcast di settore e sfogliando la rivista in un'anteprima video.
Ora però Japan Magazine è qui, arrivato nelle edicole e nelle librerie, e vediamo insieme com'è nel dettaglio.
Ve ne avevo già parlato, anche e soprattutto per chiarire i dubbi viste le voci che si rincorrevano sul web (leggi QUI); per riassumere in breve: il nuovo Japan Magazine vuole riportare in auge lo spirito della rivista, non le sue controversie (infatti, i contenuti sono tutti legali, ovviamente); vuole essere frizzante, divertente e ludico, e lì dove Anime Cult diventa sempre più tecnico e approfondito, qui troverete rubriche e un tipo di tono che sulla sorella maggiore non troverebbero spazio.
Insomma, le due realtà si completano a vicenda, anche quando magari alcuni argomenti sembrano collimare (per puro caso: questo primo numero di JM era pronto da un po', poi per vari motivi l'uscita è stata fissata per questi giorni).
Ecco il sommario del primo numero:
Tornano diverse rubriche storiche, a partire dall'editoriale (Il punto) e dall'angolo del Drago (Dragon Mail), sempre pungente come lo avevamo lasciato.
Questo Japan Magazine guarda, come formato e come estetica, alla sua prima incarnazione del 1991.
Spillato e di grande formato, ha al suo interno la seconda e terza di copertina con alette e poster, più doppio poster interno da staccare.
Ogni numero avrà una cover story, ossia un approfondimento di una decina di pagine sul titolo che campeggia in copertina. Si inizia con Orange Road, e a occuparmene sono proprio io.
Devo ammettere che mi fa davvero uno strano effetto ritrovarmi su Japan Magazine, rivista di cui sono stato acquirente (come, immagino, moltissimi di voi, anche di quanti oggi fanno un po' i sofisticati riguardo anime e manga).
Si continua con lo spazio Sensei, dedicato sempre a un grande nome del panorama fumettistico giapponese (in questo primo numero le pagine sono tutte per Go Nagai, scrive Andrea Mortati).
Torna anche La fiera del bambù, che addirittura si sdoppia.
Anche qui, annunci e particolarità dall'Italia e dal Sol Levante.
Eh già, il logo è proprio quello originale e ovunque si è cercato di richiamare sempre una grafica anni '90: di questo ve ne parla nello specifico Ivan Ricci, il grafico e impaginatore di questo progetto editoriale (cliccate QUI per scoprire ogni dettaglio, vi darà anche delle anticipazioni sul prossimo numero!).
La rubrica Ieri & oggi analizza un titolo storico e il suo reboot/remake: si debutta con Lamù (scrive Giorgio Messina).
È stata ampiamente dibattuta la presenza del fotoromanzo di Love me Licia, voluto per richiamare gli anime comics che (illegalmente) apparirono in passato su Japan Magazine. Ora è tutto legale e anzi questo "telefilm comic"è un prodotto lavorato ufficialmente con Mediaset.
Dietro le quinte vi porta a scoprire gli anni '90 in casa Mediaset e non solo (e troverete una speciale anteprima di un volume che uscirà tra qualche tempo...), con un'intervista di Susanna Schimperna a Nicola Carrassi.
C'è ancora modo, nella velocissima epoca internettiana, di trattare su rivista gli anime in Tv?
La rubrica Latte e cartoni (di Cosmo e Luke) riesce a essere precisa e puntuale: oltre alle segnalazioni su cosa è in onda, ci sono analisi e resoconti per continuare a parlare ancora di televisione, come giusto che sia!
Sol Levanteè uno spaccato sul Giappone: si inizia con una guida minima per un pellegrinaggio in Giappone, a firma Silvia Bottero.
Storie è una rubrica che ogni mese mira a riscoprire una delle trame più amate degli anime. Il focus è su City Hunter, scritto da Alessandro Bottero (con una mia intromissione).
All'interno di questo spazio, così come aveva già piacevolmente invaso la cover story su Orange Road (con l'intervista esclusiva a Davide Garbolino), il nostro Emmanuel Grossi trova il modo di far intervenire (sempre in esclusiva) Guido Cavalleri, voce di Ryo Saeba.
La rubrica Live action parlerà ogni mese di serie o film dal vivo.
Si inizia col fenomeno nippo-americano dei Power Rangers (by Alessandro Bottero).
E ancora: giochi enigmistici, schede per l'home video (un giocoso omaggio al passato) e recensioni.
Japan Magazine è tornato: si concentrerà man mano su storie e personaggi anni '90, con un tono sempre più "alla mano" e un mood che vuole decisamente rievocare le atmosfere di un tempo.
Quando ci si godeva una divertente lettura in cameretta, con meraviglia e piacere.
Perché questa è la sua missione: divertirsi coi lettori.
Fatemi (e fateci) avere i vostri feedback!
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