Qualcuno mette a segno dei colpi spacciandosi per qualcun altro.
E sembra proprio che costui possa avere delle maschere come quelle di Diabolik.
Come staranno le cose? E soprattutto, quanto può essere pericoloso per Diabolik ed Eva avere un rivale noto ormai come Il camaleonte?
Piccoli furti, ma fruttuosi, nelle gioiellerie e nelle banche di Clerville.
La stampa ha già ribattezzato questo ladro "il camaleonte", grazie alla sua abilità nel cambiare volto e trarre in inganno i presenti.
La polizia indaga e arriva anche a sospettare concretamente di una persona, si mette alle costole di questo presunto criminale ed esclude che costui possa essere Diabolik.
Mentre Diabolik teme che qualcuno sia riuscito a riprodurre le sue maschere...
Ciò che è certo, è che nell'aria c'è un grosso colpo: un criminale del Northstand (la Russia diabolika, vedi QUI) sta per incontrarsi a Clerville con un altro trafficante.
Il bottino finaleè una statuetta d'oro con smeraldi come occhi, dal valore di tre milioni in pietre preziose...
Il camaleonteè un albo sicuramente particolare, perché non si riesce a immaginare dove andrà a parare la storia, anche intuendo che -in un modo o nell'altro- Eva e Diabolik saranno ovviamente coinvolti nelle vicende.
Vicende che poi prenderanno in contropiede anche loro, e ci faranno vedere il nostro ladro al massimo della sua fredda spietatezza.
Albo particolare anche per la terza di copertina, che propone tre personaggi (è rarissimo che succeda con due, figurarsi con tre).
Per citare qualche particolare divertente, segnalo un refuso nella scritta Northstand (riportato Norhtstand), e la presenza di un po' d'Abruzzo tra le tavole: in un quadro appeso su una parete è raffigurato il castello di Rocca Calascio (AQ), celebre per essere stato il principale scenario del film Ladyhawke, negli anni '80.
Il camaleonte si concede anche un rarissimo esempio di scene un po' più... "succinte", con natiche in bella mostra, giarrettiere e addirittura seni nudi che si intravedono qua e là. Solo una sequenza, mai volgare; ma se pensiamo che ai tempi gli epigoni di Diabolik venivano infarciti di disegni di questo tipo (vedi Kriminal, Satanik) per attrarre lettori in cerca di qualcosa in più, oggi fa sorridere la castità del fumetto Astorina, anche quando si concede qualche scena meno vestita.
I disegni di Giuseppe Candita, che torna su Diabolik a un anno esatto da La confraternita (vedi QUI) sono dettagliati e ricchi, e come nel suo albo d'esordio presentano personaggi dalle espressioni marcate e "gommose" (ma perfettamente in linea con lo stile realistico dei disegni richiesti dalla tastata).
La storia, di Gomboli e Pasini, è sceneggiata dalla Finocchiaro e dallo stesso Pasini.
Il camaleonte, numero di maggio 2025, vi aspetta in tutte le edicole!