Vi manca qualche idea per un regalo di Natale?
Avete scelto di regalare un (buon) libro, che non sia né tra i classici né tra le puttanate youngadultiane odierne?
Fermi tutti, ho la soluzione per voi: Mailand, di Nicola Pezzoli.
Mailand riprende in mano la vita di Corradino, che avevamo conosciuto bambino in Chiudi gli occhi e guarda.
Ma Mailand è un libro a sé, una storia tutta nuova che può essere compresa benissimo anche da chi non ha mai letto il romanzo precedente.
Chiarito questo punto fondamentale, andiamo al sodo.
Corradino è cresciuto, ora frequenta l'università e vive a Milano; la Milano anni '80, la Milano da bere.
Ma c'è ben poco da bere per Corradino.
Perché è venuto su saccente, anche se lo è amabilmente. C'è il rischio che diventi un idealista salottiero, di quelli no Usa sì Africa + terzimondi perché è giusto e anche un po' cool. Poveri ebrei a prescindere, per esempio.
Sicuramente Corradino (o Konrad, come si è rinominato) è superiore alla media, come cultura e interessi, e più sensibile di molti altri.
Proprio questo però lo allontana dalla realtà delle cose: solo quando capirà che la gente che sottilmente critica non è tenuta a essere per forza come lui (ma magari è anche meglio, ma magari sa stupire ancora più di quanto si immagini), allora maturerà e la sua vita potrà decollare.
E' un romanzo di formazione, in tutto e per tutto.
L'opera si divide idealmente in due "ambienti" distinti. Corradino a lavoro (per una stramba agenzia funebre) e Corradino coinquilino, che con altri due ragazzi divide la stanza in una Milano assente e lontana.
Una città vissuta segretamente, dove si spera in qualche occasione, ma è ferma su se stessa. Come le interminabili partite a Risiko che i protagonisti intraprendono.
Conquiste di territori e di vita, da nord a sud, senza poter scappare.
Forse l'unica via di fuga è quella che riporta a casa, nel paesino di provincia, tra i ricordi casalinghi e quelli dell'ultima gita al liceo.
E dove l'autore regala qualche cameo di personaggi incontrati in Chiudi gli occhi e guarda.
Mailandè un'opera che carica la sua energia pagina dopo pagina, in modo semplice e quotidiano, fino al liberatorio epilogo che regala una speranza; sta al lettore capire di che tipo, perché potrebbe soffocarsi nelle nebbie milanesi o forse no. Chissà.
Nicola Pezzoli, che altri non è che il blogger ZioScriba, struttura bene il suo terzo atto della ideale trilogia sugli ambienti (la città, dopo il mare e la campagna).
Chi segue il Nicola blogger poi, si troverà ancora più a suo agio.
L'autore sa giocare con le parole, le inventa pure.
Ed è tra i migliori scrittori contemporanei, sicuramente.
Fino a che non uscirà il mio romanzo, ovvio.