Tra i tanti sport che ho praticato nella vita ci sono state anche le arti marziali.
Arti marziali cinesi, per la precisione. Kung-fu, volgarmente.
Wuxingquan, tecnicamente o quasi: in sostanza si studiavano le forme ispirate a cinque animali.
Tigre, gru, orso, serpente, scimmia.
Ognuna con le proprie caratteristiche.
E prima di approdare a ciò, c'erano le forme-base, come il Sanchin o il Cavaliere.
Ho frequentato la palestra tra le elementari e le medie; non ero granché, anche perché non ci andavo volentierissimo (essendo stato spinto principalmente dai miei, inizialmente; ci andavo con un amico che poi abbandonò...). Però ricordo che mi divertivo e in sostanza qualcosina imparai.
Arrivando anche secondo a un torneo interno, dove vinsi un gioco di società della linea Jurassic Park.
Smisi di andarci il giorno stesso che dovevo sostenere l'esame per passare di grado e prendere la cintura blu.
E così, queste sono le tre cinture che posseggo (bianca a parte).
E se le cinture erano sempre le stesse, come fattura (non vi dico che trauma per me passare dallo sgargiante arancione al tristissimo verde), fu la divisa a cambiare nel tempo.
Inizialmente, in vero Bruce Lee style, vestivamo con pantaloni neri di tuta e t-shirt gialla con scritte nere, su cui comparivano gli ideogrammi e i cinque animali.
Ai piedi, le "scarpette di Goku", così capite facilmente.
Qualche tempo dopo comprammo tutti la casacca cinese che vedete in foto, con pantaloni bianchi.
Everybody was kung-fu fighting...!