Da una settimana sento sempre più gente dire che a Sanremo ha vinto una canzone disimpegnata, con ritmo pop/discotecaro e dal testo stupido.
Ci sono anche articoli online che parlano, nella stessa misura, di Occidentali's Karma. Ignorando magari che il brano si riferisce forse proprio a loro.
Ma davvero la canzone di Francesco Gabbani e Fabio Ilacqua è solo "la canzone della scimmia"?
Occidentali's Karma è un brano che parla di noi, di come siamo diventati: indignati da tastiera; chic a poco prezzo grazie a filosofie orientali che nemmeno capiamo; magari cambiandoci pure nome, pronti a fare anche i guru a suon di "namasté". Alé.
Essere o dover essere,
il dubbio amletico,
contemporaneo come l'uomo del neolitico.
Il dilemma scespiriano è rimaneggiato eliminando il "non essere" per un "dover essere": quindi starci, farsi vedere e esserci a ogni costo. E da sempre l'umanità è stata così, sin da quando viveva nelle caverne.
Nella tua gabbia 2x3 mettiti comodo,
intellettuali nei caffè, internettologi,
soci onorari al gruppo dei selfisti anonimi.
L'intelligenza è démodé, risposte facili, dilemmi inutili.
In tre frasi, il peggio del web, in sostanza. Perché anche questo siamo diventati: degli ignoranti che vivono sulla rete a perdere tempo in mille cazzate.
A.A.A. Cercasi (cerca, sì) storie dal gran finale
Sperasi (spera, sì) comunque vada, panta rei
and singing in the rain.
Siamo tutti alla ricerca di storie (da ieri anche su Facebook, dopo Instagram!) a effetto, e mixiamo il tutto con qualche citazione eraclito-platoniana. Tutto scorre, dopotutto, anche la pioggia che cade mentre cantiamo, che ci fa fare bella figura con altisonanti "stati" da svendere a tutti. Ma non agiamo.
Lezioni di Nirvana, c'è il Buddha in fila indiana
per tutti un'ora d'aria di gloria. Alé.
Nell'età dell'Acquario, la nostra new age da due soldi tra Osho e chakra: è la nuova frontiera per rifarsi fighi. Andy diceva che tutti abbiamo un quarto d'ora di gloria: adesso si è passati a un'ora, ma è solo la breve passeggiata nel cortile del nostro carcere mentale.
La folla grida un mantra,
l'evoluzione inciampa,
la scimmia nuda balla
Occidentali's Karma.
Le teorie di Darwin vengono messe in discussione: dopotutto -visto con quali primati ci tocca fare i conti ogni giorno- è anche giusto chiedersi in che mondo siamo.
La scimmia nuda è l'uomo. Ok, l'etologo Morris, ormai lo conoscete. Diceva che siamo proprio come i nostri progenitori pelosi, e facciamo le cose senza chiedercene il motivo.
Piovono gocce di Chanel su corpi asettici,
mettiti in salvo dall'odore dei tuoi simili.
Tutti tuttologi col web,
coca dei popoli, oppio dei poveri.
A.A.A. Cercasi (cerca, sì) umanità virtuale,
sex appeal.
C'è chi ha scomodato Marylin per il profumo. Come bestie, badiamo ancora agli odori, dopotutto.
La nuova religione è internet, oggi. Il concetto marxista è qui ancora più cattivo: il popolo è impoverito oltre a essere drogato.
Quando la vita si distrae,
cadono gli uomini...
La scimmia si rialza,
namasté, alé.
La scimmia nuda balla,
ॐ.
Gli uomini cadono (e quindi attraversano), diceva Nietzsche. Poi tornano: basta un concetto esotico orientale (ma sarebbe lo stesso se fosse un concetto occidentale, l'importante è che sia di moda, chissà se col papa sudamericano non riusciamo ad avere qualcosa di figo anche nella vetusta cristianità).
Om.
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Parafrasi Il Pescatore (Bertoli - Mannoia)