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[MISTERI] Effetto Mandela: la possibile spiegazione (razionale) del fenomeno

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Sapete cos'è il Mandela Effect? In breve: la convinzione, da parte di ampi gruppi di persone, che alcune cose nella Storia non siano più come sono avvenute.
Ad esempio, abbiamo vissuto un evento A che poi, poco a poco è diventato B: solo che mentre quasi tutti ora lo conoscono come B, alcuni lo ricordano ancora come A.
L'effetto è chiamato così perché tantissimi ricordano la morte (e i funerali) di Nelson Mandela durante gli anni '80. Sappiamo invece che il leader sudafricano è mancato ufficialmente nel 2013, ma molti sono pronti a giurare di ricordare perfettamente la sua morte datandola circa trenta anni prima.

La teoria che spiega questo effetto punta sul sensazionalismo (e un po' sul complottismo) dicendoci che il tutto deriverebbe dalla capacità di attraversare le dimensioni; dalla Terra che in prossimità di un buco nero ha sviluppato universi paralleli che alcuni hanno attraversato (ma di cui sopravvivono briciole di memoria); dagli esperimenti con particelle e altra robaccia quantistica che avrebbe prodotto tali sfasamenti.
Che colpiscono anche e soprattutto la cultura pop.

Tra gli esempi più noti riportati, c'è quello del vero nome della cantante Madonna.
All'anagrafe Madonna Louise Veronica Ciccone: molti però sostengono che per diverso tempo il suo nome sia stato Maria Louise Veronica Ciccone, con ricordi di articoli e servizi a riguardo.
Non so voi, ma io ho sempre saputo che Maria fosse solo uno dei nomi della figlia.
Il problema è che -come per la storiella del viaggiatore del tempo Titor- nulla è verificabile. Perché chi come me ha sempre saputo che Madonna non si chiama Maria, sarebbe passato dalla realtà A (Maria) a quella B (Madonna).
E solo alcuni ricordano qualcosa della realtà A (Maria).
Però, appunto, dovrebbero esserci delle tracce. Gli articoli degli anni '80. Qualcosa con scritto Maria Louise Veronica Ciccone. Perché se i ricordi puoi cambiarli, le tracce no, non le puoi cancellare.

FALSI RICORDI

Proviamo a spiegare il fenomeno.
Anzi, vediamolo al contrario: e se la gente rimasta nella realtà A non fosse poi così speciale?
Magari sono proprio loro ad avere dei ricordi sbagliati, delle convinzioni errate, unite in una sorta di coscienza collettiva o di gruppo.
Non siamo noi del gruppo B (Madonna) a essere stati plagiati, ma sono quelli del gruppo A (Maria) a essersi autoconvinti di qualcosa, probabilmente per uno dei tanti giochi del cervello (mascheramento, sovrapposizione, affiancamento, sostitutuzione di informazioni, processi analoghi a quelli che la mente compie durante la fase onirica).
La realtà A, paradossalmente, non esiste se non nella mente di chi crede esista una realtà B.

ALTRI ESEMPI

In molti giurano che il disegnatore Charles M. Schulz, autore dei Peanuts, prima fosse Schultz.
E che solo da qualche anno quella t nel cognome sia sparita.
Beh, io posseggo pubblicazioni dei primi anni '70 e la firmaè sempre Schulz.

da Linus del gennaio 1974

Come i Flintstones sono sempre stati flintstones (in inglese: selce) e mai Flinstone, senza t.
La lingua spesso ci viene in soccorso: evidentemente molti soffrono di una qualche forma di dislessia/disgrafia che colpisce l'uso di certe lettere, per esempio la t.
Molti altri sono pronti a vendere i genitori sul nome del gruppo di Bugs Bunny, Silvestro, Titti & company: il gruppo A ricorda Looney Toons, mentre il gruppo B sa per certo (come riportato in ogni cortometraggio, tra l'altro) che i personaggi si chiamino Looney Tunes.
Chi afferma la prima ipotesi evidentemente non sa che la Warner ha chiamato così questi corti perché gli altri si intitolano Merrie Melodies: quindi tunes e melodies, toni e melodie. Si giocava con la musica, e la parola toonsnon avrebbe avuto senso.

LE MIE ESPERIENZE

Anche io ho vissuto esperienze coi falsi ricordi, per farvi capire quanto sia un fenomeno assolutamente normale, anche quando è collettivo.
Uno l'ho vissuto da solo, un altro in famiglia e un altro ancora con gli amici: ve li racconto.
Da piccolo noleggiavo di continuo una vhs. Conoscevo a memoria quel film. Decisi di rinoleggiarlo dopo almeno un anno, e ci rimasi male quando vidi che una scena, ora, mancava all'appello. Io ero convinto ci fosse, ma dalla vhs era sparita. Probabilmente mi ero distratto io, perché oggi ho il dvd di quell'opera e la scena c'è. Quindi da realtà A a B tornando alla A.
A casa vedemmo Lady Oscar. Per anni abbiamo sempre sostenuto che finisse in un modo, con un personaggio a raccontare i fatti avvenuti dopo la Presa della Bastiglia.
Rivedendo il cartoon qualche anno dopo, fummo sorpresi di scoprire che quel personaggio muore a due episodi dalla fine: non poteva, quindi, essere lui a comparire nel finale! Eppure io e i miei famigliari lo abbiamo pensato per anni!


SCOPRI COME TERMINA LADY OSCAR: INQUESTO ARTICOLO IL GRAN FINALE!

Ultimo esempio: sapete quanto io ami i Litfiba. E nello stesso modo anche altri due miei amici, con cui da sempre parliamo della nostra passione. Beh, verso il 2000, tutti e tre noi, discutendo, eravamo convinti -pronti a metterci la mano sul fuoco- che un certo brano fosse incluso in un certo album.
Tutti e tre noi, tutti e tre fan sfegatati che commettono lo stesso errore, condividendo una convinzione -chissà perché- sbagliata.
Quella canzone non esiste in nessun album. E' un singolo e basta.

SPIEGAZIONE

Coi miei esempi -cose da me realmente vissute- voglio far capire che -o da soli, o in gruppo- siamo tutti soggetti a ricordi sbagliati. Autoconvincendoci di qualcosa che non esiste. E ciò può succedere sia un un ambiente dove tutti vivono a stretto contatto (la famiglia), quindi alimentando il falso ricordo a vicenda, sia per gruppi di persone distinte (i fan di un gruppo musicale, ad esempio).
Magari può succedere perché un articolo di larga diffusione sia sbagliato, così da dare informazioni errate alla gente, una cui parte non correggerà mai vivendo nello sbaglio. O che ancora alcune cose siano poi state modificate (restyling, nuove traduzioni, ecc...).
Per me non c'è nulla di così strano, quantistico, buconeroide.
Non c'è nessun complotto dietro: è la nostra mente (spesso collettiva) a giocarci brutti scherzi, modificando la percezione di ciò che ricordiamo.

Voi avete avuto esperienze (singole o collettive) coi falsi ricordi?
Siete stati mai vittima del Mandela Effect?



Thanks to Sandro Army! ;)

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