Assieme a Gas75, sempre presente qui sul blog, è nata l'idea per una nuova rubrica dove raccontare le (dis)avventure più strambe accaduteci in viaggio.
Capita a tutti di sbagliare strada lungo un itinerario sconosciuto, avere un'auto che ci segue per chilometri, trovarsi col serbatoio in riserva e non vedere un distributore da mezz'ora.
Siccome tutto parte da lui, ospito la sua disavventura piena di quelle sensazioni che solo un viaggio notturno può regalare.
Aspetto le vostre via mail (mikimoz@hotmail.com) se volete essere ospitati qui, oppure raccontatele sui vostri blog: più sono misteriose, grottesche, assurde... meglio sarà!
"DIREZIONE ANDRIACE" di Gas75
Sono rare le mie uscite senza una meta precisa, e quel sabato di fine inverno del 2001 mi capitò di imbattermi in una di queste. Avendo la serata libera, ho accolto la proposta del mio amico Vincenzo che, da quando aveva trovato lavoro a Bari, tornava in paese ogni due week-end.
In questi casi spesso mi cercava, e quando eravamo entrambi liberi da impegni, improvvisavamo qualcosa da fare: vederci un dvd, leggerci in macchina qualche racconto horror... Una di queste uscite mi ispirò, per esempio, il finale di uno dei miei racconti dell'orrore, e la sera di cui vi sto per parlare c'è mancato poco che un'atmosfera molto simile si ricreasse...
Decidemmo in inoltrarci in Basilicata, diretti senza convinzione in un locale di un paese che si chiama Scanzano Jonico, noto anche in Puglia per un mercato mensile molto grande. Sulla strada, percorsa a bordo della Panda con lo stereo rotto del mio amico, ci apparve il segnale stradale di una località mai sentita prima, Andriace, e poiché non stavamo andando veloci, abbiamo fatto in tempo a mettere la freccia... per indagare su quel luogo misterioso.
Da dove provenivamo, i paesi li conoscevamo tutti perché, vivendo in una località di mare, l'estate i turisti si fanno conoscere (nel bene e nel male), quindi il segnale di un paese mai sentito attirò senz'altro la nostra attenzione! Come dire: "possibile che uno di Andriace non s'è mai visto a fare villeggiatura?".
Appena svoltato, la strada cambiò completamente: dalla Statale Jonica 106 finimmo in una stradina tutta buchi, senza segnaletica a terra, nessuna luce, nessuna altra vettura oltre noi, sebbene in circa un chilometro ci fossero 5 o 6 casette di campagna, tutte nell'oscurità (erano appena le 22), nemmeno una luce che filtrava da una finestra, o lasciata accesa fuori... Non facemmo in tempo a dire che probabilmente giunti ad Antriace avremmo trovato qualche anima viva, che giungemmo a un bivio che indicava -nella nostra direzione- Andriace: in pratica il "paese" si riduceva a quelle 5 case... immerse nel buio, pergiunta!
Va beh, abbiamo letto gli altri cartelli del bivio e ci siamo rimessi in marcia verso Scanzano... Ora, se avete presente Non ci resta che piangere, immaginate che si svolga di notte!
Percorrevamo una strada ugualmente deserta, senza strisce a terra, senza case nei terreni, e l'unica forma di vita è stata, per chilometri, un'auto con probabilmente una coppietta dentro, solo che era parcheggiata di traverso sulla strada, e sembrava che ne sarebbero usciti dei teppisti per pestarci o derubarci non appena avessimo rallentato per sorpassare nel poco spazio disponibile: infatti, affiancando la vettura ferma, uno strano timore ci pervase...
In quel paesaggio irreale, siamo infine giunti a Scanzano, mai visitato da entrambi; abbiamo girato in lungo e in largo alla ricerca del locale, finendo per pedinare involontariamente una vettura a causa di un gioco di sensi unici: quello se n'è accorto e ha fatto le tipiche manovre per metterci alla prova (frenata, ripartenza, svolta all'improvviso senza freccia) e noi obbligatoriamente dietro perché i sensi unici non consentivano che quella pista, e il tizio davanti non lo capiva!
Ci siamo alla fine ritrovati a un nuovo incontrio, a T stavolta, non meno inquietante di tutto il resto: il segnale che indicava noi dicava "Scanzano Jonico" (quindi stavamo uscendo dal paese), quello a destra "mare", mentre a sinistra s'inoltrava tra le tenebre una strada, il cui imbocco era coperto da un edificio antico che costeggiava un inquietante bosco... e senza un'indicazione di dove conducesse! Insomma, la strada per l'ignoto?!
Presi dall'atmosfera. abbiamo fatto inversione a U e tornati in paese, finendo per puro caso innanzi al locale che cercavamo. Mica ci siamo entrati, però: ormai s'era fatto tardi, quindi abbiamo fatto la strada del ritorno, ovviamente senza ripassare da Andriace!