E' ormai consuetudine aspettarsi, tra aprile e maggio, l'uscita de Il Grande Diabolik primaverile.
Di norma, un lungo e grande albo che racconta retroscena del passato (remoto) dei protagonisti.
E in questo episodio dal titolo La maschera e il volto, si torna sull'Isola di King, quando Diabolik era un ragazzino...
LA STORIA
L'albo si inserisce perfettamente all'interno delle tante altre che hanno trattato l'argomento "Isola di King" e "maschere di plastica".Per chi non lo sapesse, il neonato conosciuto in futuro come Diabolik fu tratto in salvo, durante un naufragio, dagli uomini del potente re del crimine internazionale King.
Allevato e allenato da criminali di varia natura, il ragazzo cresce sull'Isola imparando decine di lingue, di trucchi e di abilità diverse.
Questo albo si concentra sugli studi condotti riguardo le maschere in plastica, e ci presenta due personaggi finora mai apparsi: Leo e Luana. Nonno il primo, abile artista, e giovane nipote la seconda.
Un episodio che alterna azione (Diabolik sarà mandato in missione fuori dall'Isola), tensione e momenti riflessivi. E anche un sottotesto forse vagamente romantico, che gli autori trattano con delicatezza.
Ovviamente, quando si parla dell'Isola di King, la voglia del lettore è quella di scoprire qualcosa in più sul passato di Diabolik. La domanda "perché King ha allevato il ragazzo?" trova una qualche risposta in questo albo.
L'ALBO
La maschera e il voltoè tratto dal soggetto di Mario Gomboli e Tito Faraci, con sceneggiatura di quest'ultimo.I disegni della parte ambientata nel presente (con Diabolik e Eva che si recano a una mostra d'arte, in cerca di spunti per un eventuale colpo) sono affidati a Di Bernardo: classici eppure dettagliatissimi.
I disegni della parte ambientata nel passato sono, come sempre, di Palumbo -così anche la copertina-.
Palumbo oramai padroneggia alla perfezione questi ambienti che devono ricostruire l'ipotetico tempo anni '50-'60, tra mode, design, stili. Che sia in oriente o in occidente.
La storia è scritta molto bene, scorre e intrattiene, e non risulta pedante nonostante i rimandi fra le righe a episodi già raccontati negli anni.
In apertura un articolo sulle maschere in plastica nella storia del cinema; in chiusura una retrospettiva su Wolf, personaggio fondamentale della diabolika saga.
Segue pagina antibullismo con Eva Kant che ne dice quattro ai prepotenti.
Sicuramente uno degli ultimi migliori Grandi Diabolik.