Ehi, Utenti Anonimi!
Sì, oggi è a voi che parlo, lettori-ombra del Moz O'Clock.
Non siete pochi ad avermi scritto, di tanto in tanto, senza identità o nickname.
Oggi questo post è per voi: è ora di ringraziarvi, e vorrei provare a conoscervi, se ne avete voglia.
Va da sé che un blog riceva sempre più visite rispetto ai commenti: naturale.
Ma ho constatato che ci sono degli utenti-ombra -gravitanti attorno al Moz O'Clock- che una volta ogni tanto escono allo scoperto, seppur in forma anonima. E, visto ciò che rispondono e mi scrivono, si vede che mi conoscono e leggono da tempo: tu sei tra questi?
No, non voglio spingervi a mostrare la vostra identità: ognuno è giusto che faccia quel che vuole, e questo post esiste proprio per ringraziarvi, per ringraziare tutta la parte muta dei Clockers che preferiscono starsene -giustamente- all'ombra.
Non vi avevo mai ringraziati, e non mi sembrava giusto. Dopotutto le visualizzazioni sono anche vostre, il blog cresce anche grazie a voi. Quindi, grazie di cuore, sempre, anche a voi, che siete tantissimi.
Certo, resta sempre che vorrei capire perché ogni tanto qualcuno se ne va per la tangente: tipo il tizio che mi accusa di essere nazifascista e di volermi vedere appeso in piazza. Così, gratuitamente.
Troll o flamer, si dice in gergo, eppure sembra che -vista la frequenza di risposte- si tratti di gente che mi legge più o meno assiduamente.
Sto ancora, ad esempio, cercando la soluzione al messaggio anonimo che mi arrivò il 10 agosto scorso: "@MikiMoz
Ciao ,come va?
[...]
Non ti rubero'troppo tempo con te sarò molto diretta, sperando che tu mi risponda con onestà!
Una sola domanda... tutto dipende dalla tua risposta cosa mi porta a percepire! Prima di questa volta hai mai avuto la possibilità di entrare in contatto con me... scrivendomi ?
L."
Un messaggio a cui sinceramente non sapevo cosa rispondere e la cui mia risposta non ha avuto repliche, nemmeno quando ho pregato la misteriosa L. di contattarmi privatamente.
Questi sono due casi, ma negli anni di messaggi anonimi strani me ne sono arrivati molti.
Su tutti, quello del tizio che scoprì la mia vera identità (manco fossi un supereroe o uno che si nasconde dietro a un nickname...). Ma prese una cantonata epocale e non si è fatto più vivo.
Insomma, queste sono le cose che vorrei capire.
Ma qui ci addentriamo in un argomento a sé e che presto tratterò, non solo per quanto riguarda il blog.
Nel frattempo, oltre a salutare i Clockers di sempre, ribadisco il mio sincero ringraziamento ai miei lettori-ombra. Gli Shadow Clockers: da oggi vi chiamo così.
Questo post è per voi, qualora voleste lasciare un messaggio (uno solo, anche anonimo!).
Grazie!