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[RIVISTE DEL PASSATO] Bunny Band (e l'exploit italiano dei personaggi Warner Bros.)

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Oggi andiamo in casa Warner perché riscopriamo una rivista che amavo e che ha tenuto banco durante la prima metà degli anni '90: Bunny Band.

Un contenitore di fumetti e articoli con protagonisti i Looney Tunes (o Looney Toones se credete all'Effetto Mandela)... ma non solo.
Vediamo assieme di cosa trattava Bunny Band!

In sostanza, era la risposta warneriana a Topolino.
Titolare della testata era ovviamente Bugs Bunny, il conigliastro cinico e sagace protagonista di tanti corti animati.
In Italia non era la prima volta che si vedevano le storie a fumetti dei Looney Tunes: in epoche antiche lo stesso Bugs Bunny fu importato col nome di Lollo Rompicollo (anche se in realtà è un rompipalle).
Ma il vero rilancio fu questa rivista della Rizzoli, Bunny Band; un mensile che dal febbraio 1992 presentò le avventure disegnate di Bugs Bunny, Daffy, Silvestro, Titti, Wile E. Coyote, senza risparmiare anche i personaggi minori come Marvin il marziano, Foghorn Leghorn, Pepè la puzzola e offrendo al lettore la vera novità: i Tiny Toons, ossia i fumetti de I Favolosi Tiny che andavano in onda su Italia1.

Gli anni '90 furono un grande periodo per questi personaggi della Warner: oltre ai Tiny Toons arrivarono i geniali Animaniacs (presto un post su di loro!), Taz ottenne una serie animata di successo (Tazmania), di lì a poco sarebbe giunto anche Michael Jordan con Space Jam.
In Italia la situazione non era da meno: Go Cart (programma di Raidue) presentava ogni sera i cortometraggi dei Looney Tunes e delle Merrie Melodies e addirittura venne confezionato un varietà di prima serata ad hoc, condotto da Heather Parisi: Arriba Arriba.
A voi la sigla:



Bunny Band, dopo tre anni di A4, passa a un formato leggermente più piccolo.
Fino all'inizio del 1996 continua su questa strada senza sosta,regalando gadget(poster giganti, calendari, trasferibili, adesivi, segnalibri...) e presentando al suo interno giochi, articoli e inserti speciali tascabili (che andavano a formare un libricino).
Poi, dopo qualche tempo, Bunny Band diventa soltanto Bunny edito da Egmont: il formato si riduce e di fatto diventa simile a Topolino.

immagine web
Tutto questo per una decina di uscite, fino a quando l'exploit warneriano si sgonfia e di Bunny Band non rimane traccia. Siamo nel 1997.
Nel frattempo, venivano riproposte le storie di Bugs Bunny & Co. in alcune corpose raccolte dal nome Bunny Tuttofumetto.

immagine web

Ma, dal 1992 fino alla chiusura, Bunny Band conobbe un certo successo, tanto che il suo marchio fu utilizzato per lanciare altre pubblicazioni sempre a tema Looney/Tiny:
-Bunny Band Video, con le videocassette contenenti le avventure classiche animate degli eroi Warner;
-Bunny Band Giocone, rivista di taglia-incolla-crea destinata a un target di bambini;
-Bunny Band Quiz, mensile di enigmistica, giochi e test.


Tra le pagine del mensile regolare vennero pubblicate, saltuariamente, anche le storie tratte da Tazmania e da Animaniacs; inoltre fu introdotto il personaggio di Lola Bunny dopo il suo esordio cinematografico.

Voi ricordate questa rivista?
L'avete mai acquistata?


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