C'è una leggenda metropolitana che da anni riguarda Piero Pelù, frontman dei Litfiba.
"Corri ragazzo laggiù", per intenderci. Piero ha sempre smentito, anche perché impossibile che all'epoca fosse lui a cantarla: era troppo giovane.
Oggi tutti sanno che l'interprete di Jeeg Robotè Roberto Fogu (detto Fogus), e la faccenda è stata simpaticamente chiusa dallo stesso Pelù che, omaggiando Fogus e questa leggenda urbana, nel 2008 ha inciso una cover della sigla.
Ma c'è un altro mistero che lega i due cantanti e un cartone giapponese...
Chi di voi è parte della mia generazione o ha qualche annetto in più ricorderà sicuramente l'anime Ryu, il ragazzo delle caverne (Genshi shōnen Ryū).
La sigla d'apertura di questo cartoon era cantata da Roberto Fogu, ed è quella che si è sempre sentita in tv:
E infatti, questa sigla viene affibbiata ai Litfiba, o per meglio dire, a Pelù: il timbro vocale e lo stile del canto, infatti, assomigliano incredibilmente a quelli del rocker fiorentino.
I fan si ritrovano quindi di fronte a un nuovo caso analogo a quello di Jeeg Robot.
Addirittura si azzarda l'ipotesi dei Litfiba che incisero il brano come omaggio a Fogus, o che hanno iniziato proprio incidendo sigle di cartoons (!), o ancora che Piero, giovanissimo, aveva cantato in qualche coro che coverizzava le opening delle serie animate.
Poi, in quest'epoca in cui chiunque può raggiungere il proprio beniamino, qualcuno su Facebook chiede direttamente a Piero delucidazioni in merito.
Ecco la risposta del cantante:
No posible man!
Non era lui, non erano i Litfiba.
Pelù toglie ogni dubbio.
Se la leggenda urbana su Piero che cantava Jeeg era sorta a causa del gruppo Edipo e il suo complesso, che aveva interpretato la sigla in modo rockeggiante (link), resta da capire chi sono i musicisti che hanno invece suonato la versione di Ryu il ragazzo delle caverne attribuita, dunque erroneamente, ai Litfiba.
Il mistero non è ancora stato svelato...