Negli ultimi mesi la grafica in stile anni '80 va un sacco di moda (dopotutto anche quella del mio blog mira lì).
E così dopo i Guardiani della Galassia e Thor Ragnarok, ecco un nuovo film che sin dalla locandina vuole strizzare l'occhio ai retronostalgici: The Babysitter, opera di McG prodotta da Netflix.
E se questa immagine ultrapink sembra la copertina di un videogame tipo Out Run, ci si aggiunge la bella gnocca disegnata e un titolo che rimanda ai classici horror da videoteca di qualche decennio fa.
Confezione perfetta per questo film ibrido.
LA TRAMA
Un adolescente viene lasciato per due giorni in compagnia della sua babysitter: bona, americanissima, tanta. La classica ragazza della porta accanto, un po' maliziosa, ma anche nerd e complice. Non confonde Star Wars e Star Trek, non si vergogna di citare a memoria un intero pezzo di film perché lei è un intero pezzo di figa e può permetterselo.Il ragazzino ovviamente ama passare del tempo con costei. Ma la notte in cui sono soli, ecco che altra gente entra in casa e di lì in poi è un delirio. Delirio pop, delirio trash, delirio pulp, splatter, ironico.
WADDAFUCK?
Se inizialmente il film può sembrare una commedia a metà tra quelle sexy italiane(Gloria Guida ai tempi d'oro sarebbe stata perfetta) e quelle di "formazione" americane (il protagonista prova qualcosa per la sua amorevole bambinaia, che però è chiaro che potrà solo friendzonarlo), poi si trasforma in un Mamma ho perso l'aereo in versione sanguinosa.Ma non seria.
L'intento è infatti quello di ritornare ai thriller/horror di qualche tempo fa, di quelli che avevano una vena ironica molto bene amalgamata a quella sanguinosa e creepy.
Qui addirittura si esagera (siamo più dalle parti di Zombeavers che La Casa). Insomma, The Babysitter si fa presto (auto)parodia del genere, non si prende sul serio, sborda subito sopra le righe.
Con personaggi macchiettistici e folli.
La storia si lascia seguire senza alcun problema, perché diverte. Il ragazzino, come fece Kevin anni prima e come farà MikiMoz questo Natale, dovrà difendersi dagli intrusi che stanno per mettere in pratica un antico rituale satanico (?) tramite un libro che pare davvero uscito dalle avventure di Ash.
Insomma, nonostante poi lo humor diventi qualcosa non proprio nelle mie corde (avete presente certi esagerati episodi de I Griffin?), e nonostante abbia ragione chi dice che una sceneggiatura così, in mano a Sam Raimi, sarebbe stata trasformata in un cult assoluto..., io The Babysitter ve lo consiglio.
Passerete un'ora e mezza di divertimento campy.