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[CINEMA] Flatliners - Linea Mortale, un sequel/remake che non annoia

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Linea Mortale: un imperdibile cult degli anni '90 firmato Joel Schumacher, torna dopo circa trent'anni ripescato dal calderone dei miti.
Un remake, anzi no, forse un sequel, no dai: remake.
Flatliners 2017è la versione di Linea Mortale (qui la recensione) aggiornata per il pubblico odierno.
Vediamo assieme pregi e difetti.
Se l'originale poteva vantare attori del calibro di:
Julia Roberts.
William Baldwin.
Kiefer Sutherlan.
Kevin Bacon.
Oliver Platt.
questo sequel ha gente come Ellen Page (Juno) e poi signori sconosciuti come Diego Luna (era protagonista di Rogue One?), Nina Dobrev (ha fatto Degrassi), James Norton (il prossimo James Bond?) e la cantante Kiersley Clemons.
Non hanno l'appeal dei precedenti però se la cavano.

il nuovo cast

Ma è un sequel? Sì e no.
Diciamo più un remake. Difatti, la linea (mortale) che il film segue, è esattamente la medesima dell'originale, specie nelle identiche dinamiche finali.
Tranne che in un azzeccato colpo di scena centrale.

Ebbene, di cosa parla Flatliners?
Parla di ciò di cui parlava Linea Mortale: alcuni brillanti laureandi in medicina hanno la geniale idea di fermarsi il cuore (e poi rianimarsi) per vedere cosa c'è nell'aldilà.
Solo che, una volta oltrepassata la soglia, comunque per il karma tu risulti morto: questo significa che i peccati commessi in vita vanno scontati. E li devi scontare... da vivo.

Flatliners 2017 è un po' più horror rispetto al Flatliners 1990. Gioca maggiormente col genere, e purtroppo lo fa solo con gli inutili, modaioli e penosi jumpscares.
Invece azzecca la costruzione della tensione, che non cerca la paura a tutti i costi ma solo un senso di straniamento (però lontano e diverso dalle vicende di Bacon, Sutherland & Co.).
L'uso delle radio che iniziano a trasmettere con eco lontana e ovattata rende bene l'intrusione nel mondo degli spiriti (o forse solo dei rimorsi personali), con una bellissima citazione del jingle legato alle Number Stations (ricordate? Incontrai un cacciatore di misteriose trasmissioni-radio un paio di anni fa).

Tra Linea Mortale anni '90 e Linea Mortale 2017 passano ventisette anni in cui abbiamo avuto ER ma soprattutto Grey's Anatomy. E ovviamente macchinari più all'avanguardia e Mac a monitorare attività cerebrali di amigdale e ippocampi.
Il mistero della vita oltre la morte sarà alla portata di tutti?

la protagonista

Del cast originale sopravvive solo Sutherland, da cui ci si poteva aspettare maggior coinvolgimento nelle vicende visto che anni prima la cazzata di mandarsi in coma la ideò lui.
Però non è così, ma fa niente: il film tiene botta e ha un buon ritmo, con peccati 2.0 (cyberbullismo) e personaggi giovani, carini e preoccupati di finire disoccupati.
Tra party per futuri medici fighetti e annoiati, riccastri che vivono in barca (Kevin Bacon girava con la jeep scassata: come cambiano i tempi) e ospedali futuristici, Flatlinersperde in ironia (era strepitoso Oliver Platt nel primo film, con la battuta sul panino e salame) e accelera sull'horror.
Dirige Oplev (chi?) e non annoia, azzeccati gli ambienti suburbani che riprendono alla lontana quelli gotici dell'originale; bella la scena della grandinata.

Insomma, film che intrattiene, con qualche peccato (da scontare nell'aldilà o nell'aldiquà?) e passa in fretta nelle sue quasi due ore.
Oggi non è un bel giorno per morire, o forse sì.
Però prima rivedete l'originale, che è meglio.

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