Tra i commenti del post precedente (l'intervista esclusiva a Marco Balzarotti, famoso doppiatore di Batman, Sirio il Dragone, Shredder e Marzio/Milord) è venuto fuori un interessante dibattito con l'utente PiGreco.
Dibattito sullo stato della tv di oggi, anzi sulla tv dei ragazzi di oggi.
Che voglio estendere alla tv (dei ragazzi di oggi).
Da qualche anno ormai manca nelle reti generaliste lo slot pomeridiano dedicato ai programmi per bambini/ragazzi.
Se dapprima fu la Rai a presentarci la Tv dei ragazzi, negli anni '80 sono sorti diversi altri contenitori di cartoon, programmi e telefilm destinati a un pubblico di giovani e giovanissimi.
Mentre la Rai teneva botta con Big! e poi Solletico, sui canali Fininvest/Mediaset andavano forte Bim Bum Bam e Ciao Ciao.
Nemmeno Tmc e le reti regionali stavano a guardare, proponendo anche loro programmi-contenitore analoghi, magari con presentatori e pupazzi tipo Uan.
Mentre fino agli anni '90 questo genere televisivo proliferava (Go Kart, Sabato Disney, lo stesso Disney Club, Zap Zap, Game Boat e via dicendo...) di colpo puff! niente più fascia oraria dedicata ai cartoons.
Le uniche reti generaliste rimaste fino alla fine a proporre programmi simili sono state Rai2 e Italia1, ma adesso entrambe hanno perso lo slot canonico pomeridiano, preferendo altri tipi di programmazione.
Dall'altro lato, ecco che sono sorti negli anni diversi canali tematici, con palinsesto 24/24 dedicato a opere per i più giovani. IT!, Hero, Cartoon Network, K2, Jetix, Fox Kids, Super!, Boomerang, Disney Channel, Man-ga e altri ancora, alcuni chiusi altri attivi sono arrivati nelle tv digitali e satellitari.
Una manna dal cielo per gli appassionati: si pensi al citato Man-ga, che propone solo opere provenienti dal Sol Levante spesso anche in primissima visione.
O allo sfortunato Cultoon (poi Cooltoon), canale dedicato ai classici del passato oggi chiuso.
Tra la fine degli anni '90 e l'inizio del decennio successivo si intuì (tardivamente) quanto poteva essere cult l'animazione, specie giapponese; la stessa massacrata per anni dalle forbici della censura.
Così, accanto ai grandi successi commerciali tipo Dragon Ball Z, Pokémon e Digimon, nascevano su altre reti nuovi spazi per altre serie. Mtv, La7, Italia7, Jimmy proponevano quindi anime per un altro tipo di pubblico.
Ogni epoca ha avuto le sue opere fondamentali: Mazinga, Jeeg e Goldrake, ma anche Heidi e L'Ape Maya; poi Lady Oscar, le maghette come Magica Emi e Creamy, gli anni '90 di Sailor Moon; gli americani Masters of the Universe e Tartarughe Ninja alla riscossa, fino al successo odierno di One Piece, Hello Kitty, Naruto e Peppa Pig. Per non citare il telefilm Power Rangers, un vero e proprio fenomeno televisivo.
Tuttavia da un po' di tempo le reti generaliste hanno rinunciato alla fascia classica della tv dei ragazzi (quella pomeridiana).
Davvero non può più funzionare?
Si sa che è (quasi) sempre stata una questione economica: pubblicizzare prodotti mirati (giocattoli, cancelleria...), durante la trasmissione di cartoon, fruttava molto.
Oggi, forse, non più. O il meccanismo dell'avere tutto e sempre (sulle reti tematiche) ha rotto il significato dello slot per ragazzi sulla tv generalista.
Sopravvive qualcosa su Rai4, che riserva un giorno alla settimana alle opere animate in attesa di un appuntamento quotidiano.
Ma resta la domanda: è ancora possibile, oggi, avere un programma come Solletico o Bim Bum Bam?
Avrebbe ancora senso (anche come ritorno economico)?
E, se sì, bisognerebbe puntare sempre e solo sui titoli del passato o si può presentare qualche opera moderna? E se a funzionare sono solo i grandi classici degli anni '80-'90, significa che non c'è nulla di davvero valido, oggi, da presentare ai ragazzi?
Io, anche se non potrò magari nemmeno esserne spettatore, spero sempre di rivedere programmi contenitore nel pomeriggio di una delle reti che vanno dall'1 al 6 del telecomando.