Lo scorso mese abbiamo riscoperto assieme il Batman di Tim Burton, film del 1989 (qui la retrospettiva).
Oggi tocca all'altro Batman di Tim Burton, ossia Il Ritorno, che non solo è -per me, ma anche per molti- il miglior film della tetralogia 1989-1997, ma anche forse uno dei migliori film su Batman nonché... un perfetto film di Natale!
E con questo post, infatti, partecipo all'iniziativa Cinevigilia che coinvolge altri blogger: a fine articolo trovate la lista completa!
LA GENESI
Dallo strepitoso successo della pellicola precedente, che con la Batmania rilanciò il mito del Cavaliere Oscuro, era praticamente scontato che venisse messo in cantiere un sequel.E così, mantenendo lo stesso cast artistico, Tim Burton torna dietro la macchina da presa per il seguito della sua personale visione di Batman e il suo mondo. Stavolta ancora più personale.
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un po' più Mani di Forbice e gotico, su su! |
IL RITORNO
Batman Returnsè in tutto e per tutto un film di Tim Burton, del Tim Burton vecchia scuola.Freaks, ambienti da fiaba dark (perdipiù natalizia), neve.
Personaggio tormentati quel tanto che basta sia per stuzzicare lo spettatore più esigente (la storia delle maschere che indossiamo tutti, vedi Bruce e Selina) sia per non annoiare i più piccoli.
Wayne torna a vestire i panni di Batman quando giochi di potere e politica portano Max Shreck a candidare il pericoloso Pinguino come futuro sindaco. Ma non basta: la misteriosa Catwoman entra presto nel lotto di personaggi quale elemento di disturbo tra bene e male (e sesso).
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salvo il mondo anche a Natale... |
ATMOSFERE
La cupezza di Gotham, che diventa meno "urbana" rispetto alla precedente pellicola (che ancora risentiva degli stilemi anni '80) è in contrasto con una coltre bianca che l'ammanta tutta.La neve, infatti, è un elemento cardine: una contrapposizione netta col nero futurista del palazzi della città più pericolosa d'America.
La scelta cromatica ne fa quasi un film in b/n, dati anche i colori scelti per i protagonisti: vincono i neri, i grigi e i bianchi (dei volti).
Non mancano le "zone di colore", molto giocattolose (e non lontane da quelle della serie tv anni '60, anche se questo aspetto verrà accentuato con le successive due pellicole): il verde acido delle fogne, le luci natalizie, gli smorti e sporchi colori del circo.
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Spelacchio, prima di finire a Roma |
IL CIRCO E IL GIOCATTOLAIO
Il Triangolo Rosso, una sorta di collettivo circense criminale guidato dal Pinguino, vive nelle fogne come fosse uscito da un romanzo di Hugo.Interessante notare come il precedente villain (Joker) fosse un elemento circense (pagliaccio); qui è il Pinguino a comandare scapestrati spesso vestiti come nemici dei Power Rangers (vedasi i testoni giganti in costume); ed è interessante come nel sequel (Batman Forever) abbia ancora il circo come scena cruciale per l'introduzione di Robin.
Ma se da un lato abbiamo questi nemici che vivono nelle fogne, dall'altro abbiamo Max Shreck che vive ai piani più alti di un grattacielo gothamita.
Produttore di giocattoli, ma anche spietato faccendiere, col suo logo da cartoon anni '30 è la versione pulita dello sbrindellato circo del Pinguino.
Due oggetti di gioia bambinesca e festosa (circo e giocattoli) resi malvagi, contrapposti all'oscurità seriosa di Batman. In mezzo a loro, la sensuale Catwoman.
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dai, che il prossimo film sarà tutto verde come quest'acqua! |
GLI ATTORI
Keaton (che, ripeto, oggi sarebbe un perfetto Joker) ritorna nell'aderente tuta dell'Uomo Pipistrello.Con lui, anche Micheal Gough e Pat Hingle per il saggio Alfred (strepitosa la scena sulla zuppa fredda) e il commissario Jim Gordon.
Il "criminale umano" -ruolo ricoperto nel primo film da Jack Palance- ottiene qui il volto di Christopher Walken in una parte analoga ma ancora più importante.
Il freak principale è affidato a Danny DeVito che veste i panni -sudici e goffi, e immagino anche puzzolenti- del Pinguino.
La quota rosa è stavolta rappresentata da Michelle Pfeiffer, che da sfigata segretaria gattara, viene trasformata in una erotica-sadomaso-cazzutissima Catwoman. La miglior Catwoman di sempre. Specie quando lecca la bocca a Batman invece di baciarlo. Miao.
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la scena più sexy di sempre |
NOTE
Burton addirittura non voleva troppi legami con la precedente pellicola, anche se in fondo non è vero: si fa, ad esempio, più di un accenno a Vicki Vale.Però a farne le spese è il personaggio di Harvey Dent, apparso in Batman e qui eliminato: in una prima stesura, si voleva mostrare la nascita di Due Facce, ma Burton preferì consegnare l'idea a una eventuale terza pellicola su Batman.
In egual modo, anche Robin -pensato per apparire in questo film- venne eliminato dalla sceneggiatura.
Tutta la sequenza iniziale, con la famiglia Cobblepot -dalla nascita di Oswald fino al suo abbandono- è puramente burtoniana, richiamando stile e atmosfere delle opere più famose del regista.
La scena conclusiva, invece, fu quasi "appiccicata" alla fine, per riaccendere mistero e speranza e dare un finale se vogliamo più "happy", nonostante il tono generale.
Danny Elfman torna alle musiche, mentre le scenografie sono di Bo Welch: alcuni set vennero persino congelati, così da garantire lo stato di benessere dei reali pinguini presenti.
Con questo film, Micheal Keaton e Burton lasciano la saga, che metterà da parte lo stile tipico del regista. Ma questo, bat-amici, lo vedremo nella prossima bat-puntata. A gennaio, qui.
Gli altri film della CINEVIGILIA:
SOLARIS: A CASA PER LE VACANZE
NON C'E' PARAGONE: GREMLINS
IL BOLLALMANACCO DI CINEMA: SOS FANTASMI
LA COLLEZIONISTA DI BIGLIETTI: NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS
LA BARA VOLANTE: GREMLINS
PIETRO SABA WORLD: SANTA CLAUSE 1994
DIRECTOR'S CULT: VERY MURRAY CHRISTMAS