Ma cosa sta succedendo?
Tutti si sono improvvisamente ricordati, dopo anni, di essere stati molestati e/o stuprati.
Ma scusate, tutti adesso, in blocco?
Non poteva succedere che, chessò, due persone l'anno scorso, dieci persone quest'anno, e altri magari quattro anni fa?
E invece no: negli ultimi mesi del 2017, tutto adesso, l'anno delle molestie nello showbiz, giusto in tempo per discorsi altisonanti ai Golden Globe.
Dopo il deprecabile scandalo Weinstein, anche in Italia ci siamo accodati e sono spuntate denunce varie&eventuali, con Le Iene a fare da cassa di risonanza, tra un servizio sulla Blue Whale e uno su Fukushima/Gran Sasso.
Nel calderone viene tirato in ballo anche il nostro Fausto Brizzi, con accuse di signorine e difese da parte di altri artisti.
In America intanto si scoperchiano le malefatte di Dustin Hoffman, colpevole di aver oltrepassato i limiti e molestato diverse ragazze.
E poi tocca a Kevin Spacey. Qua la questione si fa più interessante. Colpo di scena, la guerra femminista non c'entra, perché l'American Beauty che piace al divo non ha la patata ma il pisellino: Spacey avrebbe molestato dei ragazzi, anche giovani, rendendo insopportabile il clima sui set.
Ora, quali che siano i vostri gusti sessuali, io non so come fate a corteggiare qualcuno. Certo, magari oggi, da grandi, siamo tutti bravi con mazzi di fiori da 100€ e puttanate romantiche.
Ma cazzo, chiunque -io per primo- è stato stalker con sms infiniti (anche di notte), pedinamenti, telefonate anonime, appostamenti sotto casa, inseguimenti in auto. Tutti abbiamo oltrepassato i limiti, quando ci piace qualcuno.
Facendo cose che, a ben vedere con gli occhi del poi (che siano finite in matrimonio o in due di picche), sono davvero insopportabili per chi le vive. Come in un set con Spacey o Hoffman.
Stalking: sì, oggi lo chiamano così.
Ai tempi nostri se chiamava voja de scopà, to'o ricordi signò?
Succede quindi che il nome di Brizzi sparisce dai manifesti del suo ultimo film; succede che Spacey viene allontanato dalla serie a cui partecipa da anni e addirittura Ridley Scott rigira le scene con un altro attore per il suo nuovo film (a cui non darò una lira).
Ora: lo stupro è deprecabile. Da condannare senza se e senza ma.
Le molestie sono fastidiose, da condannare specie quando sconfinano nell'ingestibile e non sopportabile.
Ma c'è differenza tra subire violenza sessuale e recarsi da sé nelle fauci di un mostro?
Chiedetelo a chi -purtroppo- ha subìto violenze.
Se un giorno il Weinstein del blogging mi invitasse a una festa e poi mi facesse restare la notte, da solo, con lui... beh, capirei subito dove vuole andare a parare (mica sono scemo!).
Se poi addirittura mi dicesse fammi una pompa e pompo il tuo blog, e io decidessi di pompare, e a pompino avvenuto ottenessi il pompaggio... non posso uscirmene, cent'anni dopo, con la storia del ricatto sessuale. Che, in fondo, ci sarebbe pure. Stessa cosa se mi costringesse, in situazione analoga, a certe pratiche orali. Insomma, suona un po' ridicolo denunciare dopo anni. Ridicolo e strumentalizzato, quando esplode un caso simile. Suona, ho precisato. Non ho detto che sia ridicolo e strumentalizzato.
Quindi la questione che voglio capire è: perché tutti ora? È un semplice meccanismo mentale alterato dalla paura, che spinge al silenzio per anni? Oppure è la paura di doversi scontrare con chi ha un nome importante e ti farebbe il culo -stavolta figuratamente- se si passasse per vie legali? Oppure ancora è una tacita auto-omertà che ci fa star zitti perché almeno così possiamo rimanere in quel mondo dorato e ottenerne qualche vantaggio?
Oppure sono tutte queste cose messe insieme?
Dobbiamo tornare tutti in una dimensione più normale e ragionevole.
E capire.
Perché se è vero che anche fischiare a una bella ragazza o fare apprezzamenti è molestia, allora io sono uno stupratore.
E amerò rendere invivibili i vostri set.
Intanto, Spacey lo si vede in qualche inquadratura del film di Scott, che ha filmato sì androidi e alieni, ma non è riuscito a rigirare proprio ogni scena col nuovo attore: and the winner is Kevin Spacey.
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