La Sergio Bonelli Editore propone questo mese una nuova serie.
Esce così in edicola il primo volume di Morgan Lost, personaggio e storia ideati da Claudio Chiaverotti.
Con l'episodio L'uomo dell'ultima notte (Michele Rubini alle matite) ci immergiamo in questo mondo fumettistico.
Morgan Lost vive a New Heliopolis, è un cacciatore di taglie. La città, di stile retrò-futurista, ricorda non certo vagamente la Gotham burtoniana. E' una città dove il crimine impazza: molti sono i serial killer in giro per le strade, molti i soggetti pericolosi.
La polizia non può arrivare ovunque e qui intervengono i cacciatori. Anche se in realtà, anni prima, la polizia è potuta arrivare, e quasi in tempo.
Morgan Lost ha gli occhi cerchiati dal colore nero. E' un tipo tosto, ma perduto (come vuole il suo cognome) e tormentato da un passato che non può dimenticare.
Vive come in un film, vede tutto in grigio e rosso. E anche noi lettori vediamo allo stesso modo, capendo che New Heliopolis è quasi immersa in un ucronico film pulp, con tanto di bollettini televisivi presentati da giornalisti che si compiacciono per la violenza mostrata (ricordate la scena analoga in Dal tramonto all'alba?).
Morgan è appassionato di cinema, e molte sono le citazioni cinematografiche presenti nell'albo.
Impossibile non pensare anche a un'altra città maledetta, quella de Il Corvo, specie per l'ambiente dove Morgan vive. E poi la Luna di Méliès. E la maschera del coniglio Frank di Donnie Darko.
Morgan Lost è una bella scommessa: ha molta energia. La stessa spinta propulsiva che aveva Dylan Dog agli inizi, le stesse venature naïf e quella carica di novità anche se i tempi sono cambiati sotto ogni punto di vista e oggi niente è più originale.
Specie fino a quando in Italia continueremo a mettere le freccette per indicare in che ordine leggere le vignette.
Questa prima avventura ci svela già parte del passato dell'eroe: forse un po' troppo presto, forse no.
Si poteva giocarci su per qualche numero, magari accennando di tanto in tanto. Ma alla fine si comprende il motivo della scelta, e non poteva che essere altrimenti.
Un numero che parte denso, che spinge il giusto sull'acceleratore per tentare di sorprendere il lettore, riuscendoci.
Vedremo dove ci porterà questo nuovo mondo fumettistico. O cinematografico.