Poi ci sono le serate così, quelle che basta una canzone e rivivi qualcosa del passato.
Che non sai perché è percome, ma è lì, un bel ricordo lontanissimo in quella porzione di cervello.
Una sensazione, più che altro.
E capisci che non esisteranno più quei momenti, per mille semplici motivi.
Tante cose si son perse, altre compiute, e il tempo ha cambiato il resto.
Puoi ricordarli ancora, riviverli nel cuore e forse non ti basta.
Puoi avere un blog che si trasforma in una DeLorean, ma non sarà mai lo stesso.
E ripensi a tutte le volte che hai sbagliato, o al fatto che sotto certi aspetti e in certi frangenti sei sbagliato.
Come un fottuto negroni.
E sbagli ancora, è il tuo difetto fatale.
La colpa forse è tua o forse no, ma si riassume sempre con "ritenta, sarai più (s)fortunato".
Vorresti quasi tornare indietro, ai tempi della canzone che hai riascoltato, ai tempi del ricordo che ti è tornato in mente.
Quando eri in vacanza al mare o a casa dei tuoi, con la famiglia al completo.
Ma indietro non si torna, non puoi sapere cosa c'è sotto i diecimila granelli di sabbia.
Scopri che il Leone non può andare d'accordo con certi altri segni, e nonostante non ti diano spiegazioni quasi godendo del loro silenzio e delle tue eterne parole da accattone, ci speri sempre.
Non puoi che conservare il ricordo, tagliare, andare avanti.
E via così.
Quando sei stato bocciato, quando hai fatto quel bellissimo viaggio, quando ti hanno picchiato a scuola, quando hai conosciuto nuovi amici, quando hai cominciato a lavorare.
E' tutto qui, la vita è questa.
E c'è chi ha visto di peggio, chiudendosi il cuore e l'anima in un groviglio di spine, e non sa come porsi con noi.
Quindi, c'è solo una cosa da fare: prendere il bagaglio e lanciarlo oltre il momento, per guardare al futuro.
Un punto di salvataggio, e da qui si riparte.
Prendendo in mano i miei anni, facendo leva sul mio coraggio.
Il tempo che rimane: quello è il mio.
Sento nuovi equilibri in giro, tutto sta per riformularsi. Lo vedo, all'orizzonte.
Sono uno che le avverte, queste cose. E allora si balla, let's rock.
Era un po' che non scrivevo post di questo genere.
Ora l'ho fatto: è un buon segno, sono ancora fottutamente umano.