Taggato dal grande Reb Bavon in qualità di membro della Geek League (se non sai cos'è guarda due post indietro), vi svelo qual è stato il mio primo computer.
Quindi vi porterò con me in un breve viaggio nel passato, fino al 1990.
Pronti? Ecco a voi l'Amiga 500 e cosa resta del mio primo personal computer, tra ricordi e retroscena!
Era la fine dell'estate del 1990 quando entrai coi miei genitori in un negozio di computer a Pescara, la Los Angeles italiana.
La figlia del proprietario stava giocando a Emerald Mine, videogame che poi ebbi incluso nell'acquisto.
Per la modica cifra di 1.121.000 lire (così riporta Wikipedia) portai a casa, dopo qualche giorno, il Commodore Amiga 500.
Una tastiera alfanumerica qwerty, un mouse a due tasti, un alimentatore, un monitor. Ma anche due joystick a ventosa e diversi floppy disc con dentro qualche gioco, ovviamente piratato.
Mi sa che vi presenterò poco a poco i giochi migliori che ho avuto, e già in questa foto potete farvi un'idea:
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perché ROBOTS e DATI? Continuate a leggere per scoprirlo... |
Era bellissimo, ad esempio, poter giocare a Pacmania -che adoravo in sala giochi-.
Mentre desideravo tantissimo Prince of Persia, ma niente: non si riusciva a trovare una versione che girasse sull'Amiga.
Ma come funzionava?
Accendevi l'alimentatore, pranzavi in tranquillità, e dopo pranzo FORSE il gioco era pronto per essere giocato.
Il floppy andava inserito direttamente all'interno della tastiera e via.
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una schermata epica |
Innanzitutto non era la replica su pc del gioco in cabinato, e già questa fu una sorpresa (non dico delusione, perché comunque la cosa mi incuriosì). Ma oltre al disco, la scatola conteneva un libricino con tanti codici per poter avviare o salvare la partita: perso quello, addio gioco. E io comunque alla lunga l'ho perso.
Ma non importa: era un sacco di tempo che avevo smesso di giocarci, e vi spiego il perché: più o meno al terzo livello (un quadro dove la Tartaruga doveva nuotare in un laghetto/labirinto) non riuscivo più ad andare avanti. Non so che problema ci fosse, credevo di essere deficiente ma scoprii che altrove in Italia anche un altro bambino si bloccava a quel livello, senza uscita. Due deficienti.
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bah. |
Ho utilizzato l'Amiga per qualche annetto, già alla fine delle scuole medie probabilmente l'abbandonai.
Col tempo, il monitor (che pian piano riempii di adesivi tipo Energie, Gas, o quelli della rivista PSM) fu riciclato per la PlayStation, così che potessi tenerla in cameretta senza dover aspettare che si liberasse il televisore.
La tastiera, il mouse e i floppy, qualche anno prima, finirono per essere utilizzati nei giochi casalinghi da e con i miei fratelli più piccoli: si fingeva di pilotare un'astronave o il Megazord (ecco perché trovate le scritte ROBOTS e DATI, mistero svelato).
Ma spesso li portavamo anche in campagna, fingendo di creare delle basi futuristiche in mezzo alla natura.
Insomma, abbiamo sfruttato l'Amiga 500 anche con fantasia oltre che a livello pratico, quando ormai non ci giocavo più.
E il vostro primo computer qual è stato? Che ricordi ne avete?
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