Ci risiamo.
I tizi che vedete nella foto qui sopra sono i nuovi Robin Hood e Little John, dove il buon Robin ha una faccia da stronzetto e Little John è... nero?!
Esattamente: nella nuova trasposizione, il capo dell'allegra brigata sarà un mandingo.
Giusto qualche giorno fa parlavamo degli stravolgimenti che avvengono nelle trasposizioni, da un medium all'altro (QUI).
Non avevamo toccato il tasto della nuova frontiera del politically correct: l'inserimento forzato di minoranze etniche, di minoranze sessuali e di figure femminili sempre più forti e protagoniste.
Cosa c'è di male? Nulla, se la storia è originale.
Tutto, se vuoi riscrivermi un classico cambiando razza, sesso e tendenze a situazioni già note e codificate.
In un mondo che cambia velocemente percezione di ciò che lo circonda -ed è palese essere una visione indotta a monte- è chiaro che il tutto passa anche dalle opere di intrattenimento.
Robin Hood e Little John sono personaggi di fantasia, mutuati da leggende e ballate.
Ora, ok che la Disney ne fece un orso, ma sinceramente voi come lo immaginate Little John?
Io tutto fuorché Django Unchained (la d è muta).
Proprio non puoi evitare di inserire la figura esotica in un racconto che si svolge tra pelli bianchicce tipiche degli hooligans? Bene, e allora fai come in Robin Hood Principe dei Ladri, con Morgan Freeman a impersonare un moro.
Ci sta, e Azeem è un grandissimo personaggio. Inedito, preciso e logico all'interno della storia (che inizia a Gerusalemme, tra crociate, Islam e abdullà taglioni).
Ma il senso di trasformare qualcosa che già esiste in qualcosa di diverso, beh, è sbagliato.
Lo è a prescindere, come detto già nel post linkatovi sopra.
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Robin Hood e Azeem, non Robin Hood e Little John |
VORREI LA PELLE NERA?
April O'Neal, da sempre bianca, nel nuovo cartoon sulle Ninja Turtles ci diventa afro. Boh.Il costume dell'Uomo Ragno, da sempre indossato da Peter Parker, per un (triste) periodo è stata l'identità segreta di Miles Morales. Indovinate quanto era abbronzato da 1 a 10.
Nell'ultimo -penoso- film sui Fantastici Quattro, la Torcia Umana si era bruciata talmente tanto che anche in abiti civili aveva cambiato etnia. Il bello è che Johnny Storm è fratello di Sue Storm, nel film rimasta bianca!
Sempre cambio razziale (e pure bullistico) quello invece avvenuto in Spider-Man Homecoming. Flash Thompson: chiunque sa che costui è il piacione, sportivo, acclamato wonder boy della scuola.
Soprattutto, è bianco coi capelli biondi/rossicci. E invece.
Eccoti un saputello secchione e cyberbullo del... Guatemala? Vediamo una diapositiva.
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sono lo stesso personaggio. |
DONNE IN CERCA DI GUAI?
Di eroine è pieno il mondo.Anche quello dell'intrattenimento.
Personaggi nati per essere simbolo di femminilità e parità dei sessi, che non hanno nulla da invidiare ai machos.
Prendiamo She-Ra, sorella gemella di He-Man. A pugni e calci siamo lì, e in più ha anche altre capacità (come la taumaturgia).
Wonder Woman, specie nella sua declinazione seriale televisiva, divenne un cult.
Xena è solo l'ultima principessa guerriera, in un mondo dove i maschietti hanno le palle mosce.
Le guerriere Sailor? Talmente forti, come modello, che vennero accusate di creare disturbi d'identità nei maschietti.
Ma appunto, She-Ra non è la riscrittura femminile di He-Man, tipica di chi si alza una mattina e dice "ok, nella nuova serie mettiamo le tette a He-Man che oggi è figo battere sulla questione femminile". No. È una cosa a sé, inedita.
Sono storie e personaggi nati per essere così, originali.
Inutile cambiare sesso a charcaters già esistenti (Milo di Scorpio nell'orribile film sui Cavalieri dello Zodiaco ne è un esempio). Non porta a niente: è solo ridicolo.
COM'ERA UN TEMPO
Sn dagli anni '70 si è sentita la necessità -invero più che giusta, anzi realista- di inserire esponenti di etnia non caucasica all'interno dei vari prodotti. Abbiamo così Cicciobello Angelo Negro, esistente anche oggi ma senza la temuta g; vari africani, cinesi, giapponesi in Big Jim e Barbie, e pure simil-asiatici e simil-africani nella linea dei Masters.Image may be NSFW. Clik here to view. ![]() |
la g è muta |
Ecco: Clamp Champ, su tutti, nasce per essere nero. E spaccaculi. Ha una sua storia, non hanno cambiato colore della pelle a, chessò, Man-at-arms. No: Clamp Champ è originale, inserito per il politicamente corretto, ma sempre originale.
Nel 2002 fu creato il personaggio di Zodak, nero, che forse doveva essere lo stesso Zodac che negli anni '80 era bianco: ebbene, oggi sono ufficialmente due personaggi diversi, perché in effetti... lo sono!
Se c'è qualcosa di inedito o mai raccontato, allora mi sta bene introdurre delle novità (ad esempio, chi ci dice che Mantenna non sia gay?). Ma non va bene cambiare cose che in origine sono già codificate (ad esempio, sarebbe sbagliato se Teela diventasse lesbica, perché sappiamo che ama Adam e avrà un figlio da lui).
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Zodac e Zodak |
Poi ci si mettono di mezzo anche le femministe: oggi, una battuta del film Highlander non passerebbe mai. Quando la donna di Connor chiede che il guerriero torni tutto d'un pezzo dalla battaglia, le viene risposto "sappiamo quale pezzo ti interessa di più!". Oggi apriti cielo.
Stesso film, un poliziotto demotivato dice che ha per le mani un caso riguardante un cane mangiato dai vicini vietnamiti. E qui via coi cliché razzistici.
Come per Apu de I Simpson. È sempre andato bene, oggi invece viene accusato di ricoprire uno stereotipo offensivo: quello dell'immigrato indiano da minimarket. Un qualcosa che ha avuto un risvolto positivo: far tornare lo show a produrre, dopo oltre quindici anni, un episodio degno di nota.
MA ALLORA FUNZIONA?
Perché cambiano colore della pelle ai personaggi?Perché inseriscono persone di altre etnie?
Perché rendono le donne sempre più indispensabili e forti?
Ovvio, per questioni di mercato: per attirare la minoranza etnica, per farsi amare dalle femministe.
E funziona? Pare proprio di no, stando a ciò che si dice.
Le donne riempiono i cinema per le 50 sfumature, i neri se ne sbattono se Spiderman è afro.
Perché loro hanno già la blaxploitation, un genere preciso e circoscritto che li riguarda. Bello, originale, geniale.
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un vampiro nero |
CONCLUDENDO
C'è un bellissimo scambio di battute, in Cobra Kai. Serie che idealmente rappresenta uno scontro tra gli anni '80 e oggi. Quando l'ex bullo eighties, ormai adulto, decide di allenare il debole ragazzino di oggi, non fa che chiamarlo "femminuccia", "fighetta". Il ragazzino gli risponde che non sta bene usare questo genere di parole, che sminuiscono la figura della donna.Johnny Lawrence lo interrompe subito, incredulo e stizzito: "silenzio!".
Ecco, stiamo zitti tutti, che i problemi delle donne, delle minoranze e di chi soffre non si risolvono cambiando qualcosa di già noto. Perché è peggio, è depotenziante, è una pacchianata carnevalesca.
Inventate storie forti, con nuovi modelli forti. Black Pantherè una buona ripartenza.
Anche se poi in America pensano che il Wakanda esista davvero.