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[LUOGHI CULT] la cameretta

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La cameretta: un luogo che ci ha visto fare milioni di cose.
Studiare, pensare, giocare, ascoltare musica. Ci ha visto tristi, ci ha visto dormire e alzarci, ci ha visto fare i cazzi nostri.

Per me la cameretta è la vera essenza di una persona. Che sia singola, condivisa; che sia buia, luminosa; che sia scura, colorata.
Oggi riscopriamo le nostre camerette, e vi lancio un'idea: mostratele, qui o sui vostri spazi web (blog, social). Mostratele per come sono ora, mostratele per com'erano una volta!
Le aspetto!


Da piccolo non vedevo l'ora di entrare nelle camerette degli altri. Questa fissazione mi è rimasta anche oggi, a dire il vero.
Ma che figata sono le camerette? Quando ero bambino ovviamente ero contento di visitare quelle dei miei coetanei (o pressappoco tali): avrei trovato magari i giocattoli che io non avevo.

Ricordo poi le sensazioni di diverso stupore quando magari la cameretta altrui era condivisa con fratelli maggiori: la stanza aveva quindi qualcosa di precedente, che sopravviveva al presente.
Sempre affascinanti, per me, anche le camere da letto un po' più vintage, magari di giovani zii.
Niente giocattoli ma libri, riviste, oggetti. Diciamo molto più anni '70.


La mia idea di cameretta è ovviamente ferma nel tempo, agli anni '80 e '90.
Ecco cosa troviamo in una cameretta idealizzata, al di là del letto, scrivania e armadio.
  • Televisore
I più fortunati ne avevano uno, solitamente piccolino (e a volte colorato). Ideale per guardare qualcosa senza la rottura di palle dell'onnipresente telegiornale che -non ho mai capito perché- era una fissazione dei papà in ogni famiglia. La sera, magari invitando a dormire qualche amico, immagino che i programmi più visti fossero gli spot dell'144 e gli show sexy.


dettagli
  • Telescopio
Quelle poche persone che a scuola brillavano, povere loro, ricevevano per la Comunione il famoso telescopio. Puntato dalla finestra della stanza verso... il cielo? No. Verso il palazzo di fronte, roba da Hitchcock.
  • Videocassette/Dvd
Qualcuno conserva l'homevideo in salotto, altri nella cameretta. Io la seconda.
  • Poster
Distinzione gender.
Se sei maschio: personaggi cartoon/videogames ma soprattutto calciatori o meglio che va cestisti. Crescendo, locandine di film cult tipo Il Corvo.
Se sei bambina: tutto ciò che esce dal Cioè, ossia cantanti, cantantesse, attori, attrici, boyband ecc...

la stanza di Barry Goldberg
  • Adesivi
Chiunque ha rovinato mobili (schienale del letto, ante dell'armadio) con gli adesivi più disparati.
Figurine o stickers da comprare, o quelle dei brand famosi di vestiario. Pure Cioè e i quadernini per i compiti avevano copertine con stickers da attaccare. Ovviamente, seguivano sberle da parte delle mamme.
  • Biglietti (di viaggio, cinema e concerti)
Quando la cameretta è abitata dal fratello/sorella maggiore o quando noi stessi iniziamo ad avere 16 anni e facciamo i comunistoidi al concerto del Primo Maggio.
E quindi biglietti dell'avventura estiva per raggiungere Gallipoli; o del film visto al cinema o del concerto della band americana che ci costringe ad arrivare a Milano/Torino.
  • Libri scolastici e non
Se si studia, beh... antologie, saggi, sussidiari.
E poi anche qualche libro di narrativa che prende polvere, regalatoci al compleanno da qualche zia. Oppure, dai 16 anni in su, qualcosa a caso da questa lista perché faceva figo.

la stanza di Adam Goldberg
  • Console
Se avevi la fortuna del televisore, e avevi anche una console... non dovevi aspettare che finisse il Tg1, il rotocalco su Raidue e la soap su Rete4 per attaccare a giocare.
  • Fotografie
Con le cornici ricevute alla Comunione, le migliori foto di qualche anno prima.

la stanza di Laura Palmer
  • Bacheche in legno
Usanza durata fino ai primissimi anni '80, le bacheche in legno servivano per raccogliere tutti i ninnoli che si acquistavano in giro.
  • Chitarra
Pure qua, spesso solo per far colpo sugli amici. Ci piazzi una chitarra, fai finta che ami i Nirvana, ed è fatta. Fa sempre scena.
  • Peluches
In una cameretta femminile non potevano mancare peluches di ogni tipo. Compresi i Tantegambe (quando non si tenevano stesi sopra il bagagliaio dell'auto) e Luciotto il Sonnacchiotto.

la stanza di Erica Goldberg
  • Computer
Che fosse un Commodore base, un Amiga come il mio, un IMB, un MacIntosh (fa meno figo chiamarlo per intero, ditelo ai fan della mela) o qualcosa di più moderno (ricordate che tutti citavano il processore Pentium?) il personal computer -spesso solo per giocarci o cazzeggiare con Paint- era un elemento caratteristico delle camerette.
  • Stereo e cassette/cd
Per ascoltare le varie stazioni, con antenne allungabili più potenti di Radio Maria, o per replicare la nostra musica preferita (su musicassette -copiate- o cd -masterizzati), spesso nella stanza era presente lo stereo. Grosso come il tipico niggerbox da portare in spalla nella NY del 1984.
  • Giochi di società
Scatole rovinate, pezzi mancanti, tabelloni strappati. Eppure c'erano: magari qualcosa di vecchiotto, perché appartenuto ai fratelli più grandi. Magari i Sapientino che ci regalavano ai compleanni.

la stanza di Malcolm
  • Giocattoli
Cestoni, bustoni, contenitori vari ed eventuali pieni di giocattolame vario. Una delizia per gli occhi.
Le ragazzine, più ordinate di default, tenevano le Barbie tutte precise in fila.
  • Trofei/medaglie
La gara di karate o nuoto; la coppa per il miglior capocannoniere tra le terze classi delle medie; le medaglie d'argento per la corsa campestre ai Giochi della Gioventù'90.
Come fare a non esibire tutto ciò? Da appendere al pomello del letto o da far svettare sul mobile. Le coppe è meglio se fanno da poggia-palloni. Fa più scena.

dettagli

  • Pouf
Sembrano essere tornati di moda, anche se sono diversi da quelli di una volta. Prima, facevano anche da utile contenitore!
  • Fumetti
Anche quando cresci, nella stanza resta sempre un rimasuglio di Topolino, Più, Corriere dei Piccoli, Bunny Band e Giornalino che ti compravano da piccolo. Anche Il Giornale di Barbie, per le ragazzine.
Poi supereroi Marvel. Poi manga. Poi fingi di dover crescere.
  • Crocifissi/quadri sacri
Il lato horrorskifido di una cameretta.
Tutto ciò che non avrei mai voluto trovarci dentro: cristi appesi e madonne del dolore.
Ricordo un terribile quadro di Gesù al sangue che troneggiava sul letto di un cugino più grande, dal quale andavo a giocare a Prince of Persia. Inutile, sapere che quel terribile dipinto era lì non mi ha mai fatto godere il videogame.

CONCLUDENDO

La nostra cameretta rivela chi siamo, è uno spazio che secondo me ci racconta per davvero.
Ecco perché ho sempre voluto che il Moz O'Clock fosse l'estensione virtuale della mia cameretta.
Che poi, in realtà, ne ho ben due.
Ora aspetto le vostre!

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