Con un nuovo lavoro certosino, Alessandro Maggia della Starlight Video Productions ha messo assieme tantissimi altri spezzoni di famosissimi film anni '80, creando una vera e propria compilation di sequenze, stavolta accompagnate dal brano St. Elmo's Fire di John Parr.
Inutile dirvi che vedere in successione He-Man, Rambo, Indy e Conan è orgasmitico.
Vi avevo già presentato il suoprimo video (cliccate qui per rivederlo!), oggi ce ne gustiamo un altro, accompagnato da quattro chiacchiere proprio con Alessandro!
Vi sfido a riconoscere i titoli dei film che scorrono nel video, e intanto vi linko anche il canale Youtube della Starlight Video Productions!
Buona visione!
Miki - Chi è Alessandro Maggia? Cos'è la Starlight Video?
Alessandro - Sono un videomaker dal 1997: mi ero appena iscritto all'università e a quei tempi realizzavo i miei primi video. Erano soprattutto video di spettacoli teatrali. Parallelamente iniziai anche con i cortometraggi: ho sempre amato Ai confini della realtà, e come omaggio alla serie nacque Time, trasmesso anche da La7 e con cui ho partecipato a diversi festival. Finiti gli studi, nel 2004 ho fondato la Starlight Video. Per fortuna ho anche subito trovato lavoro presso Televenezia realizzando servizi giornalistici e sportivi; un po' alla volta ho cominciato ad acquisire clienti, realizzando video su eventi (privati e pubblici), spot e documentari affinandomi nel montaggio.
Per cinque anni sono stato il videomaker ufficiale della Esso italiana; da poco mi sono trasferito a Berlino allargandomi anche alla Germania.
Amo molto legare la musica al video, lavoro sempre a tempo di musica: per me la colonna sonora è fondamentale e questo è un po' il mio marchio di fabbrica.
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Alessandro al lavoro |
Miki - Adori gli anni '80 e questo traspare dai lavori apparsi sul Moz O'Clock: cosa ti piace di quell'epoca? Da dove nasce questa passione?
Alessandro - amo gli anni '80, da sempre. Dal come si viveva sino agli eventi storici e politici; ovviamente anche il cinema, i cartoons, i fumetti e ovviamente la musica.
Sono del '77, ho attraversato completamente quel decennio che non ho mai smesso di amare. Quando è arrivato il 1990 c'è stato un fortissimo cambiamento, specie nella musica. Gli anni '90 li ho percepiti più cupi. La passione aumentò ancora di più nel 1995, quando conobbi un ragazzo che era stato dj e mi regalò diverse cassette piene di musica degli anni '80.
L'attuale voglia di revival, tra movimenti musicali e mondo nerd, secondo me è dovuta al fatto che prima si stava effettivamente meglio. La società è cambiata in peggio, e questo ritorno al passato avviene perché si cerca qualcosa che non c'è più e perché, probabilmente, era migliore.
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la Starlight |
Miki - Ecco, parliamo un po' delle differenze tra gli anni '80 e oggi. Ad esempio nel cinema.
Alessandro - differenze ce ne sono tantissime. Un tempo si lavorava molto sulla sceneggiatura. C'era un grande investimento sugli effetti speciali, che sbalordivano. Oggi non c'è la "preparazione all'effetto": era la sceneggiatura a creare un senso di attesa.
I film anni '80 piacciono ancora perché sono delle fiabe, fanno sognare.
Oggi si cerca di creare sempre un effetto di realismo, mentre prima c'era molto romanticismo. Quello stesso riscontrabile nelle fiabe Disney, per evadere dalla realtà e per immergerti in un bel mondo.
Pensiamo poi alle battute memorabili: negli ultimi anni sono poche; fino agli anni '90 invece possiamo snocciolarne a iosa. Tutto era romanzato, ma in senso positivo e fiabesco.
I valori che trasparivano all'epoca erano semplici ma bellissimi. Cosa insegnavano i film anni '80? Che chiunquece la può fare. Anche se non nasci propriamente vincente (vedi I Goonies).
Tecnicamente, anche la fotografia faceva tanto, creando un senso di magico che oggi non esiste più.
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Alessandro con Dolph (He-Man, Ivan Drago, il Punitore... tutti in uno!) |
Miki - A Fantastic Journey: due video, perché? E quanto tempo ti è costato montarli?
Alessandro - sono due video che rappresentano le due anime del cinema anni '80. Il primo è più nostalgico, più romantico e fiabesco; nel secondo traspaiono grinta e voglia di vincere.
Sono stati dei lavori molto impegnativi; il primo video è stato relativamente più semplice, mi ha tenuto impegnato una ventina di giorni in totale. Il secondo è stato più complesso, visto il grande successo del primo video sentivo la necessità di fare un lavoro che non deludesse. Ho dato a questo una connotazione diversa, anche con la musica. Nel primo si balla molto, nel secondo ci si guarda: si viene rimbalzati da uno sguardo all'altro in 135 film per 4 minuti. Che mi hanno tenuto impegnato un mese e mezzo, per scegliere i fotogrammi perfetti di ogni opera che ho utilizzato.