So bene che in molti non saranno d'accordo.
Dopotutto quasi ovunque, negli spazi specializzati, si legge che in estate è bene tenere attivo il proprio blog.
E anche io la vedo così. Anche se quest'anno ho fatto il contrario.
Infatti, in un periodo in cui proprio non avrei potuto garantire qualità minima accettabile per gli articoli, ho preferito mettere il blog in pausa. Arrivederci e grazie.
Ma è davvero così malvagia l'idea di sospendere l'attività blogghereccia?
Innanzitutto, per come la vedo io, se si è impossibilitati a scrivere cose decenti (causa assenza, ferie o quant'altro)è bene sospendere.
Ed è bene sospendere anche perché, continuando a postare (con post programmati) nelle medesime condizioni di assenza, non potremmo star dietro ai commenti e ai dibattiti che l'articolo potrebbe generare. E non è bello non rispondere a chi ci ha dedicato qualche minuto del suo tempo.
La strategia estiva è cosa buona e giusta (io la attuo da anni), ma la pausa in sé può esserlo ancora di più.
Prendiamo come esempio la televisione: il blog è un canale televisivo ma anche un programma.
Quindi, la strategia estiva (meno post, o post mirati, riproposte ecc...) sarebbe come la rete fuori dal periodo di garanzia. Che continua a esistere ma non si gioca tutte le cartucce migliori.
E la pausa vera e propria, quando strettamente necessaria, è come l'arrivederci di una trasmissione che va in ferie.
Per farsi attendere e poi ritornare, più carichi di prima.