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[BLOG] la guerra dei cloni: com'è finita con i fake-bloggers?


Da quando parlai dei clone-bloggers, molte cose sono successe nella blogosfera.
In molti hanno compreso di avere a che fare con utenti non reali, ma account fake creati ad arte da qualcuno. Una sola mente malata? Un paio di compagni di merenda? Un collettivo di profili-clone?
La questione cambia poco, perché a noi interessa quello che fanno e come si comportano sul web.
A chi mi accusava di non fare nomi, rispondo che non è necessario: le false identità e i comportamenti sotto gli occhi di tutti; inoltre, al di là di questo discorso, vedendo cosa mi è successo sulla scia del mio allarme di luglio, ho una bella lista ufficiale di nomi da cui starò alla larga.
I motivi? Sono stato vittima di cyberbullismo, con calunnie aggiunte sul mio conto.
Vi racconto tutto, con tanto di prove.

 

CHI SONO I CLONE-BLOGGERS

Premetto che "clone-blogger"è un nome che ho inventato su due piedi, mi sembrava simpatico per descrivere il fenomeno.
Siccome altrove si è cercato di distogliere l'attenzione dalla serietà del problema (perché mai...) chiamiamoli pure fake-bloggers, o finti blogger che dir si voglia.
Si tratta di una serie di account creati tutti da un'unica persona (o al massimo da uno sparuto gruppo di gente); per quanto restino "anonimi" (nessuna traccia di loro o del loro quotidiano, al di là di un nome qualunque) queste identità presentano sempre una storia di vita assurda: infelicità, violenze, bullismo, infermità, genitori-parenti-figli problematici. E due grandi leitmotiv: femminismo e lesbismo, proposti in maniera ossessiva. I loro blog (tutti similari nell'impostazione, nel layout e nei widget usati...) hanno quasi sempre la moderazione dei commenti; non trovate tracce di loro da nessuna parte se non su G+, e spesso ricondividono video musicali (con brani di cantautorato italiano) caricati da un dato profilo YouTube.

 

COSA FANNO

Oltre quindi a raccontare storie inventate, ma spacciandosi per persone vere, questi profili fake, facenti parte di un unico nucleo, formano un branco. A che pro?
-per autoincensarsi, magari ripubblicizzando concetti e pubblicazioni (spesso e-book) di un profilo, tra recensioni e segnalazioni;
-per darsi manforte nelle discussioni (specie quelle più appassionate: omosessualità e femminismo, e ora anche la stessa questione clone-bloggers): serve a "rendere più forte" un'idea, dandosi ragione a vicenda, o spalleggiandosi con decine di profili diversi;
-per attaccare: il branco (che di fatto è formato da un'unica persona reale o due) si scatena contro il malcapitato di turno, mettendolo in minoranza o riempiendolo di parole. Questo è cyberbullismo, è mobbing. Un comportamento da haters, perlopiù malato: perché si tratta di un nucleo che agisce come un'unica mente, un nucleo di almeno quindici cloni.

 

COSA È SUCCESSO

Dopo il mio post, in molti hanno aperto gli occhi.
C'è stato chi ha rilanciato il mio articolo, parlando del problema, e chi ha avuto il dubbio di avere a che fare proprio con qualcuno di questi finti profili.
Claudia, ad esempio, era in confidenza con una persona con caratteristiche che potevano corrispondere con quelle di un tipico utente fake: in privato le ha chiesto spiegazioni.
Claudia si è vista attaccata da questa persona senza che le sia stata data possibilità di vere spiegazioni e che ha continuato a malignare su di lei, come vi illustrerò.

 

MA TU CHE C'ENTRI?

Quindi, l'inaspettato: senza che le sia chiesto nulla (anche perché non facevo, appunto, nomi), la blogger Francesca A. Vanni mi attacca direttamente in un suo post: questo.
Io le rispondo, e lei mi commenta: dice chiaramente che io ho inviato C.T. (Claudia Turchiarulo, ovviamente) contro di lei.
Al che mi girano, perché io proprio non ho invio nessuno a far niente, e non credo che Claudia sia poi una che si faccia "inviare" da terzi, né potevo io sapere che le due fossero in confidenza.
Così rispondo a Francesca. Lei, dopo qualche commento, mi blocca e non ha mai pubblicato la mia replica finale.

 

IL COMMENTO

Penso sia ingiusto attaccare alla cieca senza dar diritto di replica, specie dopo avermi posto una domanda e aver detto falsità sul mio conto.
E va bene, ma io non sono fesso, e sospettando la censura scattai una foto al messaggio che lei non mi ha pubblicato.
E ve la mostro, così potete leggerlo e farvi un'idea chiara:

Image may be NSFW.
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"Premesso che seguo il tuo consiglio e da te non ci torno più, perché una persona che si comporta come te è meglio perderla che trovarla (e che delusione!!) ti dico: CHI AVREI MANDATO DA TE? Ma come ti permetti?
Io non ho mandato nessuno, non avevo dubbi su di te e non ti ho chiesto nulla. Ti stai facendo un film mentale assurdo... cos'è, hai la coda di paglia? D'altronde, come si dice, chi si scusa s'accusa! E voglio sperare non sia davvero così, per te.
Stammi bene e comunque non ti permettere MAI più di dire falsità sul mio conto, perché io non invio terze persone: quello lo fanno proprio i fake bloggers che condanno.
Stammi bene.
Per me, e ripeto per me, poteva anche finire qui.
Ma immaginavo sarebbe successo ancora qualcosa.
E così, ecco che arriviamo a parlare dell'altro argomento: i comportamenti da branco, il cyberbullismo di certa gentaglia.

 

DURANTE L'ESTATE

Tengo d'occhio Google Plus, convinto di trovare quel che poi ho trovato.
Esattamente: avevo già scoperto la nascita di nuovi cloni, guardacaso sorti nei momenti successivi al mio post di denuncia, e che -a fare un giro sui loro profili- vedrete da voi quanto corrispondono alle mie linee-guida per sgamarli.
Ma va bene così. Il 2+2 lo lascio sempre a voi, così come il giudizio finale: non serve essere scienziati per capire.
Per finire, voglio anche mostrarvi cosa si continua a dire, nei commenti del blog della signorina Francesca A. Vanni, contro di me. Anche gente che io nemmeno ho mai incrociato, almeno non con quei nickname:








Quindi, ecco cosa hanno detto di me.
La bugiarda Francesca afferma che io ho mandato C.T. a infastidirla (falso).
Sugar Free mi dà dello sfigato hater (forse se lo sta dicendo da sola, visto il suo comportamento).
Ofelia dice che voglio conquistare la blogosfera (il non capire nemmeno una battuta... mamma mia) e assieme a Francesca parla male di molti di voi, malignando ancora su Claudia (e sui suoi reali problemi).
Insomma, direi che è necessario fare un nuovo altolà, nella blogosfera.
Anche perché, voilà, pure le nuove utenti mi attaccano. E con loro tutta la pletora.
C'è anche qualche profilo che rispunta fuori dopo molto tempo: vero, Melinda?
Ecco cosa dice questa gente di me e di voi. Potete riconoscervi nelle loro parole.














Vediamo un po':
Elettra mi dà del co*****e (questo profilo è sorto dopo il mio post di luglio, non ci siamo mai incrociati e già si permette di conoscermi così bene); Olivia Hessen mi dà dello scemo e ribadisce il "coglione" di Elettra; risbuca dal 2014 anche Melinda (e subito si schiera con tutto questo branco, evvai!) e dice che sono sempre stato stupido (eppure mi leggeva e commentava, mah... doppiamente falsa, quindi). Elettra continua dandomi del "personaggio piccino" e sostiene (ma è una calunnia) che ho preso di mira qualcuno (Elettra o chi per te: non ti permettere più, cretina).
Di voi dice che siete scimmie, e che io vi terrorizzo.

 

CONCLUSIONI

Io non feci nomi a luglio e non ne ho fatti adesso.
Ma due cose voglio dirvele.

Come mai, dopo il mio post di denuncia, proprio le persone che sospettavo essere cloni non sono più passate qui da me, di loro iniziativa? Coda di paglia? Qualcosa da nascondere? Si sono sentite sgamate?

Possibile poi che tutti, ma proprio tutti questi profili che sono solo su G+, sono guardacaso d'accordo con Francesca Vanni e guardacaso gli stessi profili mi hanno defollowato e bloccato?

Ora, tirate voi le vostre conclusioni.
Io, intanto, al di là della questione clone-bloggers (su quella fatevi la vostra idea...) vi ho appena mostrato alcuni comportamenti da branco-fotocopia, con offese e falsità nei miei e nei vostri riguardi.
Gente di cui non sappiamo un bel niente, profili vaghi, che si permette di parlare di me e di noi.
Ma a costoro/costei voglio dire una cosa: prima di continuare a calunniarmi, di dire che io mando gente a infastidirti, che faccio teatrini... bada bene, perché poi chi di dovere interviene davvero.
Anche Claudia è stata attaccata da questa gente: ecco le prove.

Voglio chiudere riunendo i due discorsi di questo post: fake-bloggers e branco.
Sta a voi pensare o meno che questi due argomenti possano collimare. Io ho la mia idea.
In ogni caso, so precisamente da chi devo stare alla larga, visto quel che vi ho mostrato.
Chiudo con una frase proprio di Francesca A. Vanni, e la dedico al clonatore di blogger, chiunque esso sia:


Non sempre così maledettamente bravo. A volte si viene sgamati. Stai a cuccia.
Namasté.

AGGIORNAMENTO DEL 5 OTTOBRE 2018 ORE 19.15

La signorina Francesca Vanni pubblica un ennesimo post contro di me, pieno di menzogne e ingiurie: questo.
Le voglio rispondere qui, volta per volta.
Scusate tanto, amici lettori, non volevo giungere a questo punto ma mi sembra doveroso dire una cosa.
Ormai è chiaro anche ai sassi che la famosa clone blogger di cui delira MikiMoz Capuano del blog Moz O’Clock da quest’estate secondo lui sono io.
Assolutamente no, quando scrissi il mio post a tutto pensavo tranne che a te.
Il film mentale è stato tutto tuo. Io non ho mai fatto nomi, tra l'altro.

 
Ebbene, secondo questo signore “gentilissimo” e i suoi amici “altrettanto cortesi” io sarei una malata di mente che si diverte ad avere diecimila blog diversi (perché ho tempo da perdere dietro a degli stupidi come loro, evidentemente) e va in giro a creare discussioni sterili: tutte affermazioni molto gentili spese nei miei confronti, e tutte denunciabili per diffamazione.
Un fabbricatore di account sì, è un malato di mente. Se ti sei sentita chiamata in causa (io non ti ho mai nominata) sono problemi tuoi.
 
No, non è così, non sono pazza, non sono falsa, non sono una f**a di legno come Moz ha scritto su un altro blog, non sono pu***na come sempre lui ha scritto.
Ti sfido a trovare anche solo un post dove dico qualcosa contro di te, citandoti. Al contrario, come vedi, ho molto materiale dove tu e le tue amichette mi offendete deliberatamente, e con me molti miei lettori.
 
Il punto che infastidisce Moz e i suoi amici è che sono una persona riservata, non parlo dei miei affari personali in pubblico, non mando via mail fotografie mie (né le pubblico) né dati personali (come da lui richiesti tramite altre utenti): basta di me a fare una persona falsa?
No.
Non mi infastisce la riservatezza, evidentemente non hai capito (o non vuoi capire) niente del fenomeno che ho denunciato. Inoltre, lo ripeto per l'ennesima volta, brutta falsa bugiarda, io non ho richiesto nulla tramite nessuno. Non invio gente da te. Ti diffido dal dirlo ancora.
 
Ora, io lascio qui due cose: il post ingiurioso e poco intelligente dove Moz fa nomi e contronomi di persone che non c’entrano niente e che hanno solo esercitato la libertà di esprimere la loro opinione, accuse e controaccuse di quelli che lui ritiene dei blogger finti e anche il video dove il signore afferma di voler conquistare la blogsfera.
Anche un menomato mentale capirebbe che quella  sulla conquista della blogosfera era una battuta scherzosa, ma anche se fosse, dove sarebbe il problema? Tu non rientreresti nei miei piani, magna tranquilla. Libertà di opinione con offese e CALUNNIE sul mio conto? Bene.
Ah, alcune offese e calunnie ho avuto il buongusto di evitare di pubblicarle, per farti conservare un briciolo di dignità.

 Per quel che mi riguarda, ho provveduto a fare i miei passi verso questo “signore” del web (che parla di bullismo quando è il primo a esercitarlo sugli altri) e non tornerò mai più sull’argomento. Continuerò a ignorarlo come ho sempre fatto finora e andrò avanti per la mia strada.
Ho dimostrato l'esatto contrario proprio con questo post, non rigirare la frittata.
A offendere, direttamente, sei tu. E le tue amichette, chiunque esse siano.
Tutta gente che, tra l'altro, in blocco, è sparita da qui. Ribadisco.
Magna tranquilla, davvero, che non voglio incrociarti più manco io.



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