Prendete il mio artista preferito di sempre.
Prendere il mio animatore preferito di sempre.
Il primo, così onirico, visionario e geniale.
Il secondo, così fantasioso, eclettico e originale.
Fateli incontrare: i baffi del primo, i capelli impomatati del secondo.
Mischiate la mente che sciolse gli orologi con la mente che creò Topolino.
Salvador Dalì e Walt Disney: storia e storie di un sodalizio artistico.
1945, L'INCONTRO
Dall'Europa a Los Angeles: giunge in volo (sicuramente anche mentale) il celebre Salvador Dalì.Il pittore che ha sfumato la realtà incontra l'imprenditore che ha concretizzato la fantasia: Walt Disney.
Da queste due menti nasce un'idea.
Un'idea che diventa progetto.
In otto mesi, lo stesso Dalì e l'artista John Hench realizzano i bozzetti preparativi di questo progetto, che si tramuta anche in un test di pochi secondi. Ma la Seconda Guerra Mondiale era più forte di qualunque fantasia e la crisi che ne deriva colpisce fortemente gli studios disneyani.
1999
Fu Roy Disney, in tempi migliori, a riprendere in mano il progetto: avvalendosi degli appunti scritti da Gala, moglie di Dalì, gli animatori disneyani riuscirono a decifrare i vecchi storyboard del 1945.E così, dopo tre anni di lavoro negli studi Disney parigini, per la regia di Dominique Monfrey vede la luce, finalmente, il progetto congelato per troppo tempo.
2003 - DESTINO
Ed ecco quindi Destino: la storia di una ballerina che si muove in un deserto dalle forme strane e sognanti, tipiche dei tratti dell'artista spagnolo.Sei minuti d'animazione di alto livello che valsero un premio al festival di Annecy e una nomination agli Oscar.
Formiche che diventano ciclisti, piramidi, conchiglie, spirali, pavimenti a scacchi, meridiane, statue e forme in perenne e plastico mutamento.
Rivediamolo assieme: assistiamo alle opere di Dalì che si animano, muovendosi sempre con malinconica grazia surrealista:
2010 - TOPOLINO
Sul numero 2861 del 28 settembre 2010 del magazine Topolino, ecco che Roberto Gagnor, su disegni di Giorgio Cavazzano, scrive la storia Topolino e il surreale viaggio nel Destino.Una storia meta-fumettistica anzi meta-disneyana: siamo nel 1946 e proprio zio Walt (con Topolino, Paperino e Pippo disegnati nello stile dell'epoca) incontra lo stravagante Salvador Dalì.
Questo incontro partorisce le idee più varie, e il trio di animali antropomorfi si ritrova catapultato -suo malgrado- nei mondi di Dalì.
Un fumetto che è più un sentito omaggio, una storia che racconta la nascita di Destino ma non solo: è anche un viaggio pazzo e simpatico che sicuramente sarà riuscito ad avvicinare i più piccoli all'opera dell'artista spagnolo.