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[MISTERI] la sigla di Lamù: gli sviluppi sull'intrigo

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Sono passati ormai sei mesi dal post (qui) dove ricostruii il quadro generale che sta alla base del mistero nerd per eccellenza: chi canta la sigla italiana di Lamù?
Un articolo che ha avuto molta risonanza ma che non mi ha portato certo fama, gloria e interviste (come scherza qualcuno).
Un articolo che -anche grazie alle mie fonti- ha messo nero su bianco tanti tasselli che erano già stati ampiamente raccolti e dibattuti. Mi sono limitato a fare un lavoro di ricerca, mettendo ordine e facendo quel 2+2 che già altri in privato avevano fatto, a dimostrazione di come il quadro che ne esce non sia certo fantascienza.
Ebbene, da allora è saltata fuori qualche importante novità: ve la racconto!

IL MISTERO IN BREVE

Nessuno sa dire con certezza chi sia il cantante della prima sigla italiana di Lamù.
Per anni sono state fatte ricerche, battute piste, intervistate persone ma niente: questo nome non salta fuori. Al che, forse non è tanto il nome a essere importante, quanto il motivo per cui c'è tutta questa omertà dietro al segreto...


L'INTRIGO INTERNAZIONALE

Il mio articolo di maggio 2018 ricostruiva -come detto- il quadro generale.
Partendo dal fatto che Lamù fu mandato in onda da TeleCapri nel 1983, considerando che vi era dietro un network di diverse emittenti, mi sono concentrato sulle altre due sigle italiane di cui non si conosce l'interprete: Il magico mondo di Gigì e Ulysse31.
Cosa hanno in comune? Il fatto che dietro tali opening vi siano Shuki Levy e Haim Saban, ma soprattutto Alberto Testa e Ciro D'Amico (sic) per la prima, e Alberto Testa e un non meglio specificato Superbanda per la seconda.

Levy e Saban lavorarono spesso con gli Agrama della Harmony Gold, società statunitense che importava dal Giappone varie serie: questo sino a un litigio riguardante proprio la sigla di Gigì.
Ciro Dammicco (questa la vera grafia del cognome) aveva collaborato già con Jehan Agrama (in famiglia chiamata affettuosamente Gigì), e qualcuno riconduce proprio Dammicco all'interprete misterioso dell'opening di Ulysse31.
Dammicco (fondatore di Eagle Pictures) ha inoltre lavorato per la Mediaset di Berlusconi, che a sua volta è amico degli Agrama e tramite loro importava serie per le sue televisioni.

Tutte e tre le parti hanno avuto a che fare con i prodotti MediaTrade (Mediaset), da cui nasce l'omonimo processo apertosi a inizio 2000 che condannò proprio Frank Agrama, accusato di presunte irregolarità sulla compravendita di diritti tv per conto delle reti del Biscione.
Dammicco, dal canto suo, è inoltre collaboratore di Costantino Federico, patron di TeleCapri, con cui ha collaborato anche di recente per alcuni format.


LA MIA TEORIA

Sebbene ai tempi dell'acquisizione di Lamù la rete Italia 1 era in mano a Rusconi, che la cederà solo dopo circa un anno a Berlusconi, credo che la questione sia semplice.
Berlusconi era già un rampante editore che aveva in mente di aprire il suo polo televisivo, e forse aveva già adocchiato le frequenze di Italia 1.

Avendo quindi bisogno di una library di programmi (serie, telefilm, cartoons), per acquisirne i diritti potrebbe essersi affidato al suo amico Agrama che di mestiere si occupava di ciò.
Impossibile, infatti, che una rete regionale (o uno sparuto gruppo di tv locali) avesse soldi per importare certi prodotti, tra cui una serie come Lamù che all'epoca era nuova di zecca: proprio sulla questione economica, per me, subentrerebbe il nostro ex Premier, non avendo problemi di danaro per effettuare tali acquisti.

Con l'esclusione di TeleCapri dal circuito di Italia 1, nei primi anni '80, qualcosa è andato storto: i diritti della sigla italiana, già pronta, non sono probabilmente mai stati assolti.
Voi sapevate, ad esempio, che prima di passare alla Fininvest, Bim Bum Bam andava in onda proprio su TeleCapri, per un'area del Meridione?


DAMMICCO?

Sebbene non vi siano prove che leghino Dammicco a Lamù, è vero che Ciro D'Amico (riportato così) ha lavorato sulle musiche di Levy e Saban ma soprattutto col paroliere Testa, che ritroviamo sia per la sigla di Gigì sia per quella di Ulysse31.

Non è detto che sia lui il cantante misterioso di una, due o tutte e tre queste sigle, sia chiaro: ma il suo nome è presente nel mistero, e ricorre anche su questioni non propriamente musicali ma riguardanti collaborazioni e diritti tv, avendo lavorato con gli Agrama.


NEWS

E proprio Dammicco si è cercato di contattare, per diverso tempo.
Una pista che peraltro era stata dichiarata già morta da alcuni membri di un noto forum dove da anni si porta avanti l'indagine, che sentirono il cantante.
A inizio estate, poi, una risposta via mail da parte dell'artista barese: si tira fuori dalla simpatica ricerca, affermando di non essere lui l'interprete di Lamù, senza purtroppo fare riferimento alcuno al mistero di Ulysse31.
Sembra in effetti che la pista si areni così, tirandosi dietro anche la probabilità che la pista Agrama non abbia connessioni con la stessa.



È invece di una settimana fa una conferma che arriva dal Sol Levante: chiedendo direttamente alla fonte, gli amici della pagina FB Il mistero della sigla di Lamù hanno appurato che i diritti della serie Lamù vennero acquisiti per l'Italia nei primissimi anni '80, attraverso una società fondata proprio da Frank Agrama nel 1979: la Film Associates of Rome. Nel link trovate la notizia integrale.
Lo stesso Agrama partner di Berlusconi, lo stesso Agrama che ha commissionato sigle a Levy e Saban, le cui basi sono spesso finite agli italiani Dammicco e Testa.
Salta quindi fuori, ufficialmente, una notizia che lega Lamù al nome di tale imprenditore.

I nomi coinvolti sono questi, non possono esserci dubbi sul quadro dietro al mistero: che resta ora una semplice curiosità: chi ha cantato la sigla di Lamù?
Credo proprio che, presto, questo nome salterà finalmente fuori.
Qualunque esso sia.

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