Quantcast
Channel: MOZ O'CLOCK
Viewing all 2679 articles
Browse latest View live

[CINEMA] Spider-Man 3 apre al possibile Marvel Cinematic Multiverse?

$
0
0



Con lo Spider-Man dell'attuale Marvel Cinematic Universe non ci si è mai raccapezzati abbastanza: il personaggio era tornato nelle scuderie Marvel solo grazie a un accordo con la Sony (che detiene i diritti cinematografici de L'Uomo Ragno e il suo mondo), e quindi se è stato possibile vedere l'ennesimo Peter Parker all'interno della supersaga marvelliana accanto a Iron Man, Thor e affini, è anche vero che si rincorrono voci di film del tutto scollegati a queste avventure ma magari collegati a film tipo Venom.
Per ora non è successo ancora niente di tutto questo, ma se pensate che ci siamo risparmiati una (doppia) esistenza ragnesca al cinema, beh, vi sbagliate: starebbero per tornare anche gli Spider-Man precedenti!

La locandina qui sopra è una fan-art. Ma parla chiaro.
Esattamente: i rumor confermano il ritorno di Alfred Molina nei panni del Doc Octopus (nemico del secondo Spider-Man di Raimi, quello con Tobey Maguire), e reggetevi forte: pure Tobey pare sia della partita.
Ma non è che l'inizio: il terzo capitolo del nuovo Spider-Man (dopo Homecoming e Far from home) sembra voler aprire al multiverso (molto goduriosamente fanservice).
Evidentemente la lezione di quel gioiello d'animazione che è Spiderverse (QUI la recensione) ha fatto capire alla Sony (e alla Marvel) che la formula funziona... o che funzionerà finché i fan sembrano entusiasti.
E ora lo sono sicuramente.




E allora si ripesca dalla trilogia di Raimi ma anche dai due Spider-Man reboot successivi, quelli con Andrew Garfield.
Che sarà presente anche lui a (ri)vestire i panni del suo Arrampicamuri, o almeno così dicono.
Lui e Emma Stone (che era Gwen Stacy nei due film della serie Amazing) torneranno così coi loro ruoli marvelliani in un'opera che si preannuncia folle.
Dalla stessa saga, anche Jamie Foxx che dovrebbe riapparire come Electro.




Dal fronte Raimi pare certa invece anche la presenza di Kirsten Dunst, che era Mary Jane Watson.
Ovviamente l'attuale Spider-Man, ossia Tom Holland, è nella mischia: con lui saranno ben tre gli Uomini Ragno che volteggeranno insieme al cinema, per una pellicola che -fosse tutto confermato- farà sicuramente la gioia dei fan, mandandoli fuori di testa.
Dirige Jon Watts.
Ah, in questo film è certa la partecipazione di Benedict Cumberbatch, che nel Marvel Cinematic Universe è il Doctor Strange.




Ebbene, nel 2022 vedremo la nuova pellicola dedicata a questo supereroe: Doctor Strange in Multiverse.
Bel titolo significativo, no?
E sapete chi la dirigerà? Sam Raimi.
Dai che la quadratura del cerchio è completa.
Anche qui ha vinto la nostalgia.


leggi anche


[FUMETTI] Berserk - Il Cavaliere del Teschio, il passato, chi c'era (una teoria)

$
0
0



Il seguente articolo contiene spoiler.
Recentemente, nell'ultimo episodio di Berserk uscito in Giappone (ne abbiamo parlato QUI) abbiamo potuto assistere ai ricordi del precedente proprietario dell'Armatura del Berserk: l'essere oggi conosciuto come Cavaliere del Teschio.
Ma chi è costui? Sappiamo per certo che è stato un re, sappiamo anche che vuole vendicarsi della mano di Dio e il suo principale bersaglio pare proprio sia Void.
In molti ormai accomunano il Cavaliere del Teschio all'imperatore Gaiseric, il condottiero che mille anni prima unificò il continente.
E se le cose non stessero proprio così? Vi illustro una mia teoria, che ripercorrerà tantissimi punti lasciati in sospeso per tutta l'opera...


prima di iniziare, vi ricordo tutti gli articoli dell'analisi delle saghe berserkiane:


Vi ricordo che quanto segue contiene spoiler.

MILLE ANNI FA
Più o meno mille anni prima delle attuali avventure di Berserk, sappiamo che il continente era straziato da continue guerre tra tribù e regni.
Dal nulla però -raccontano le cronache- giunse un guerriero che vestiva con un elmo a forma di teschio: conquistati tutti i territori, pose fine alle rivalità feudali e creò un grande impero che si estendeva su tutto il continente: questo uomo, spietato e sanguinario, era Gaiseric.


vol. 10


Fece costruire la sua capitale, che divenne corrotta dal vizio e dalla lussuria.
La leggenda narra che Dio volle punire i peccati di questo tiranno: inviò così sulla Terra quattro o cinque angeli che rasero al suolo l'enorme città.


vol. 10



UN'ALTRA VERSIONE DEI FATTI
Come abbiamo potuto constatare, quella città è esistita davvero: il suo nome era Midland, e i suoi resti giacciono sepolti in un crepaccio sotterraneo, "sigillato" (magicamente?) dalla più antica costruzione dell'insediamento urbano che ne è nato in seguito: la Torre della Rinascita della città di Wyndham, capitale del regno di Midland.


vol. 10


Come abbiamo potuto vedere, tra i resti di quell'antica città (di stampo greco-romano) riposano anche i cadaveri di alcune persone: tutti hanno impresso, in fronte, il marchio sacrificale.


vol. 10


In realtà, a raccontarci un'altra versione dei fatti è Mozgus: il chierico asserisce infatti che l'imperatore Gaiseric imprigionò e torturò a lungo un uomo, un "sapiente", rinchiudendolo in una fortezza lontana conosciuta come Torre della Condanna (passata in seguito alla Santa Sede, e consacrata come Santuario di Sant'Albione).


vol. 18


Da qui, questo uomo avrebbe pregato Dio, invocando la venuta degli angeli che rasero al suolo la capitale.
Chi era quest'uomo? Chi erano questi angeli?

ANGELI E DEMONI
Siamo indotti a pensare che questi angeli (quattro o cinque che fossero) possano essere i membri della precedente Mano di Dio, e che il sapiente torturato non sia altro che Void, divenuto quindi ultimo dei Cinque arcidemoni e primo della loro nuova progenie.
Esattamente come Griffith/Femto.
Ecco, ripartiamo da qui.

vol. 41


DETTAGLI: GRIFFITH COME GAISERIC

Credo che la narrazione di Miura sia sempre stata molto particolare: lui i dettagli li svela e ri-vela, coprendoli subito con altre frasi, altri disegni, altre situazioni.
Quando Guts sente per la prima volta la storia di Gaiseric, pensa immediatamente "mi ricorda Griffith...", salvo poi venirgli subito in mente il Cavaliere del Teschio quando al discorso viene aggiunto il dettaglio dell'elmo a forma di teschio.
Però effettivamente Miura ce lo ha detto: Gaiseric è come Griffith.
E infatti Griffith non sta facendo altro che ripercorrere ciò che mille anni prima fece Gaiseric: ha unificato il continente, ha persino riesumato la sua vecchia capitale distrutta (rinata a nuova vita).


vol. 39


GRIFFITH E VOID

Se Void è il "capo" dell'attuale Mano di Dio, Griffith ne è il quinto elemento.
L'ultimo, che però sarà anche il primo del corso futuro: un nuovo arcidemone che aprirà la prossima Mano di Dio, con nuovi membri che si aggiungeranno ogni 216 anni.
Ma sappiamo anche che ogni mille anni si verifica un evento chiamato Festa: la reincarnazione di un arcidemone in forma terrena.


vol. 18


Griffith, divenuto Femto, si è fatto nuovamente carne tornando sulla Terra come Griffith (Rinato).
Un messia di luce e speranza. Ma se ciò avviene ogni mille anni, come asserisce il Cavaliere del Teschio, un'altra Festa si sarà verificata mille anni prima.
E sarà presumibilmente toccato a Void rinascere come uomo e tornare nel mondo reale.
Quello che successe ad Albione, con il sacrificio ideale del mondo e il desiderio di un messia, è molto simile a quello che Miura ci ha mostrato nell'episodio .
Guardate il marchio gigante impresso "sul mondo".
Ma di che parte del mondo si tratta?


vol. 20 e 41


LA VALLE DELLA NEBBIA
Saremmo indotti a credere che sia proprio Midland, la capitale di Gaiseric.
Ma guardiamo bene: ci sono delle case, dei palazzi, delle fortificazioni? Non sembra.
Invece, pare trattarsi di qualcos'altro.
E se fosse la Valle della Nebbia?
Esatto: il luogo che la leggenda vuole essere stato un paese degli elfi (poi andati via), ma sappiamo per certo che gli elfi lì ci vissero davvero (Puck ne ebbe una "visione"):


vol. 15


Era forse proprio la Valle della Nebbia, la precedente e originale patria degli elfi, trasferitisi poi tutti sulla remota e inaccessibile isola di Skellig?


vol. 16


COM'ERA IL MONDO

Miura ci fornisce un quadro completo di com'era il mondo nel passato: gli uomini vivevano in pace con la natura e le sue svariate creature, anche quelle del folklore.
Poi l'avvento della Santa Sede e della sua dottrina hanno repentinamente mutato questa situazione: la gente ha perso sempre più il contatto con la spiritualità e le creature del Mondo Astrale sono sparite man mano in angoli remoti.


vol. 24


Anche nella grotta accanto alla baita del fabbro Godor si diceva ci vivessero degli elfi, un tempo (che però abbiamo intravisto, e sembrano più degli gnomi).


vol. 14


Le vecchie credenze sparirono; le religioni pagane vennero soppiantate dal nuovo credo; nuove chiese sorsero sopra i vecchi templi e le divinità originali furono via via rimpiazzate.
È il caso della Dama del Greto, spirito di un fiume che scorre nel villaggio di Enoch; o del Dio del Mare. Ma torniamo a Enoch.


vol. 25


ENOCH, GLI ANGELI
Un tempo ricca città di sosta, oggi villaggio in decadenza, Enoch è un piccolo avamposto.
Proprio qui assistiamo per la prima volta all'evocazione dei Quattro Re del Mondo, ossia i Re Elementali che corrispondono ognuno a un punto cardinale e a un elemento (acqua, fuoco, terra, aria).
La strega Schierke, quando spiega cosa siano questi esseri, afferma chiaramente che si tratta di quegli arcangeli che attualmente la gente può trovare nel Libro Sacro.


vol. 25


Miura ha ripreso chiaramente la questione di Michele, Gabriele, Raffaele e Uriele (quest'ultimo venne bandito dal corpus per mere questioni politiche), ma non ci addentreremo in questo affare esoterico-religioso: torniamo a Berserk.
E se il sapiente rinchiuso nella Torre della Condanna non avesse evocato la Mano di Dio, ma questi quattro angeli?
Un mago, esattamente: evocando i Re Elementali, li ha scagliati contro la città di Gaiseric.
Ma allora perché qualcuno dice che gli angeli siano cinque?


vol. 25


IL QUINTO ELEMENTO
Miura ha aggiungo, sottotraccia, anche un nuovo elemento:i barite, spiriti elementali della pressione e del peso. Un quinto elemento che, a detta dell'arcimago Gedfrin, lega tutti gli altri.
Esisterà dunque anche un Re Elementale legato ai barite, no?


vol. 39


COSA SUCCESSE NEL PASSATO?
Di certo c'è stato un sacrificio di massa; certamente la città di Gaiseric è stata distrutta.
Ma manca ancora un dettaglio: la questione Cavaliere del Teschio / Gaiseric.
Ma voi immaginate il Cavaliere come un imperatore sanguinario? Che fece persino torturare un suo avversario?
Penso che le cose possano stare diversamente: quando Puck incontra il Cavaliere del Teschio per la prima volta, di lui pensa "mi è sembrato un elfo".


vol. 18


Slan lo chiama "sire"; persino nel dialogo tra lui e Gedfrin si fa riferimento al fatto che fosse un sovrano, alla cui corte era ricevuto lo stesso Gedfrin bambino... con suo padre Vid.
Ecco l'altro quinto elemento: Vid, il padre di Gedfrin, probabile potente stregone.
E se, semplicemente, il Cavaliere del Teschio fosse stato un guerriero/sovrano elfico, in lotta contro l'espansione del crudele Gaiseric?

Questo è solo uno dei primi articoli di approfondimento/studio su Berserk.
Restate sintonizzati sulle frequenze del Moz O'Clock!


leggi anche

[BLOGPANETTONE] casting 2020: prenota la tua presenza!

$
0
0

 

Anche questo Natale propongo un appuntamento ormai classico: il blogpanettone.
Questo è l'ottavo anno, e se guardo l'evoluzione di tale "ringraziamento natalizio" vedo passare, tra i partecipanti, una marea di nomi; ci sono anche gli irriducibili che per sette anni sono stati presenti; e c'è ovviamente chi si è aggiunto in corsa, apprezzando l'iniziativa.

Il blogpanettone nasce col vecchio blogging; nasce come mio modo per ringraziarvi di un nuovo anno passato a ritrovarci ogni giorno, a dialogare, a discutere, a cazzeggiare tra i blog.
Forse quello spirito è finito, ma ugualmente voglio proporre il blogpanettone con le intenzioni di sempre.
Dunque, con quella stessa regola presente sin dal 2013, se volete esserci vi invito a dirlo nei commenti: infatti, onde evitare qualunque questione, potrò citare nella storia natalizia solo chi prenoterà la propria partecipazione scrivendolo qui sotto!

Il blogpanettone del 2020 sarà un sequel diretto di quello dello scorso anno (QUI); avevamo lasciato la perfida Clonilde desiderosa di vendetta...
Cosa succederà in queste Feste?
Quindi, dopo

  • Natale sul Moz O'Clock (2013)
  • Natale sul Moz O' Clock 2 - Un anno dopo (2014)
  • Natale sul Moz O' Clock 3D (2015)
  • Canto di Natale di MikiMoz (2016)
  • MikiMoz ha perso l'aereo (2017) 
  • MikiMoz ha riperso l'aereo - Mi sono smarrito tra i blog (2018)
  • Uno strano Natale (2019)
riparte l'avventura natalizia di un nuovo blogpanettone!

Dunque... largo al casting!

[TAG] Franken-Meme di Nocturnia, edizione 2020

$
0
0



Non potevo non partecipare all'edizione 2020 del Franken-Meme di Nocturnia, che chiede letteralmente "quali sono i tuoi blog preferiti?".
Mi ero ripromesso di non fare più i tag (anche quelli del Moz O'Clock sono diventati post semplici, senza menzioni, come avrete visto di recente: ovviamente ognuno è sempre libero di riprendere il gioco e continuarlo...); ma voglio "chiudere" questa pratica proprio con il Franken-Meme, che quest'anno festeggia i suoi primi dieci anni!
Vorrei però declinarlo un po' a modo mio, so che Nick (QUI il post originale) non se la prenderà, anzi.
Più che rispondere a quali siano i miei blog preferiti (che poi sostanzialmente pescherei tra quelli già citati da tutti), voglio farvi scoprire blog e progetti che amo da tempo, o altri nuovi di zecca, appena entrati anche nel nostro "circolo" oppure totalmente esterni (e magari anche lontani dalla pratica di farsi conoscere lasciando commenti in giro).
Eccoli, divisi rigorosamente per le categorie proposte da Nick!

 

I MUST!
Ossia quei siti che per me sono imprescindibili, da visitare ogni giorno oppure ogni volta che pubblicano un nuovo articolo.

  • BOKURA NO KAKUMEI: analisi profonde su manga, anime e prodotti della cultura orientale. Elegante come pochi.
  • HEROICA: esplorazione della donna nella cultura pop, con articoli e approfondimenti che ne fanno un grande spazio web.
  • LA FANTASIA ERRANTE: pensieri, modellismo e cultura pop con riflessioni sullo stato attuale delle cose. Ha iniziato a pubblicare schede analitiche dei robottoni.
  • FUMETTI DI CARTA: approfondimenti e pensieri non solo sui fumetti, ma anche sul quotidiano e sul passato.
  • TURTIME MACHINE: retrospettive sui cult del passato. Recupera il pop anno per anno, esplorandolo in ogni sua forma.
  • IURI VI ANNOIA CON...: opinioni su cinema e letture, con recensioni ficcanti e concise.
  • NERDIADE: impressioni sulla cultura pop di un aspirante nerd, c'è molto spazio per i fumetti.
  • IL SOTTERRANEO DEL RETRONAUTA: esplorazioni pop dal passato, molto belle le sue liste.

 

HIGHLANDERS
Quei siti attivi da sempre, che ricordo e seguo da tempo immemore.

  • PENNA BLU: scrittura e blogging, un caposaldo nella rete. Accogliente, presente, sviluppa coi lettori discussioni sempre interessanti.
  • MY SOCIAL WEB: tecniche e webwriting. Parla di web e di blogging, e c'è davvero da fidarsi.

 

NEW ENTRY
Blog nuovi, giovanissimi, aperti da poco. Oppure che ho scoperto da poco e a cui mi sono subito affezionato.
Alcuni di questi li conoscete sicuramente:

  • PULP STANDOFF: cultura pop veloce e sincera, si spazia su diversi argomenti rimanendo precisi e concisi.
  • ISOLA IDEALE: visioni, musica e sogni ideali, un vero viaggio nel cuore delle cose. Molto, come le canzoni della sera, parla del blogger che vi scrive.
  • CINEMA TV MUSICA DI UNA GALASSIA...: il mondo spesso piacevolmente vintage di un blog che punta su curiosità e divulgazioni veloci e piacevoli.
  • IL RIFUGIO DI PAPER BAT: mio lettore da anni, ha finalmente aperto un blog divulgativo sul mondo Disneyano. Traduce e adatta anche molte storie inedite.
  • CARTA DA MACELLO: recensioni di fumetti e libri, articolate ma sempre leggibilissime. Spazia dai manga ai comics, senza tralasciare la letteratura.
  • ARIANO GETA: fumetti spassosissimi autoprodotti, impossibile non affezionarsi ai suoi personaggi e alle loro (dis)avventure quotidiane.

MERITEVOLI DI EMERGERE
Gli spazi web che propongono sempre cose molto interessanti, e che meriterebbero molto di più il mio tempo e la mia attenzione!

  • RIC HUNTER: cacciatore di perle pop. Molto attivo nel recuperare con le sue recensioni i manga meno famosi.
  • BLUEBLABBER: quotidiano, riflessioni, opere. C'è sempre spazio per il dialogo con gli utenti, tra ricordi e pensieri di oggi.
  • VENGONO FUORI DALLE FOTTUTE PARETI: retrospettive e recensioni su cinema e serie TV, con articoli anche seriali (analisi degli episodi di X-Files iniziata da poco).
  • MY MAD DREAMS: mente collettiva sul cinema, recensioni puntuali su opere di vario genere che spaziano tra i decenni.
  • TWINKLE SPRITES: videogames vecchi e nuovi, alcuni davvero fuori dal solito elenco di titoli arcinoti. Si spazia tra tanti generi.
  • UNO STAGNO PER LE PAPERE: riflessioni e divulgazioni pop, per un blog che ho scoperto un po' tardi ma che ogni volta sa farsi leggere con gusto.



DESAPARECIDOS
Un sito che non aggiorna più e che davvero mi manca, nell'ambito della cultura nerd e retronostalgica.

  • NELLA MENTE DI ZERO: oggi è solo un (bel) contenitore, gli articoli sono per fortuna tutti ancora lì. Ma quanto mi piacerebbe che questo blog tornasse attivo...



Grazie a tutti coloro che mi hanno citato riprendendo il tag del blog Nocturnia, spero di aver fatto cosa gradita nel farvi scoprire magari qualche spazio che non conoscevate, fuori dai nostri "giri".
See ya, Clockers!

[RICORDI] lockdown e nostalgia: anche voi ripensate alle sensazioni del passato?

$
0
0



Non so se sia successo anche a voi.
I giorni di chiusura, in primavera o autunnali, hanno cambiato un po' le mie percezioni.
Da questa estate ho notato infatti che quando osservo una cosa, mi sembra di scorgere colori nuovi, a volte più intensi e altre volte più particolari; la mia vista (o forse dovrei dire visuale) sembra come essersi allargata, come se avessi un grandangolare nello sguardo, o come se il mondo fosse in HD.
Vedo l'ampiezza delle cose, noto dettagli che prima mi passavano osservati.
Oltre ciò, anche il cervello sembra essersi sbloccato, andando a riaprire -in una sorta di reazione a catena- tanti piacevoli cassetti.
Non è successo solo a me.
"Rompere le acque della casa-nostaglia; vedere coi miei occhi e sentire, chiare e qua, parole e suoni giocando col domani."
Dallo scorso marzo, ho notato che diverse persone si sono messe a ripensare al loro passato.
Mi sono fioccate foto di anni e anni fa, recuperate dalla cugina x o dallo zio y.
Sulle chat con vecchi amici e parenti era tutto un ripensare a determinate cose.
Certo: perché il passato, spesso, ci ha fatto star bene.
In una situazione anormale come quella che ci ha costretti a star chiusi in casa, il cervello avrà avuto bisogno di evadere in lidi lontani, sicuri, appaganti.




"È magica la luce che disegna le ombre, è magica la mente dove nasce la curiosità..."
Ma torniamo a noi.
Di recente ho avuto modo di parlare con un'amica di scuola. Elementari, davvero tanto tempo fa.
Chattando, bastava un input per scatenare valanghe di ricordi, bellissimi o normali.
Erano tutte cose che non hanno fatto fatica a tornarmi alla mente, anzi.
Ma non ci avevo più pensato, in questi anni. Semplicemente.




"La parola magica dev'essere semplice: io starò qua, cercando di capire."
Come per la vista, anche il cervello mi è sembrato aprirsi "open wide", come se avesse una vista, e tutto è stato facile da ricordare.
Come fosse successo ieri.
Qualche fanatico di robe indù mi ha detto che "mi sto risvegliando"; io credo che sia un meccanismo da spiegarsi in altri termini, addirittura più semplice.
Altrimenti non mi spiegherei come mai tanti abbiano avvertito queste sensazioni e i legami col passato.
Una bella nostalgia che è stata finalmente dissotterrata, tornando nella sua forma più pura e presente.




"Anfibio dell'anima, congegno fantastico, io -goccia a goccia- ho un mare dentro me..."
Dunque, di colpo, e magari in momenti di rilassatezza, ho provato una marea di sensazioni che erano perdute. Dimenticate.
Legate a cose mie, a cose del mio passato, a com'ero, a com'era il mondo attorno a me.
Una valanga piacevole di elementi, brividi di gusto, sapori, odori, intensità di luci, ombre, parole, suoni.
E questi ricordi del passato li ho voluti mettere nero su bianco.
Così, inaspettatamente, ne è nata una probabile rubrica futura, dove di volta in volta vi racconterò tali sensazioni legate ad episodi precisi, reiterati o singoli.

"Rompere le acque della casa-nostalgia; vedere coi miei occhi e sentire, chiare e qua, parole e suoni, gli odori dei colori."
Ma intanto ditemi: anche voi, nei mesi di chiusura, avete fatto questi tuffi nel vostro passato?
Avete rivissuto sensazioni o scene che nemmeno ricordavate più?
È successo anche a voi?

leggi anche

[GIOCATTOLI] Masters of the Universe Origins: ho ricreato le pubblicità in stile anni '80

$
0
0



Ebbene sì, l'ho fatto.
Dopo aver acquistato tutta la prima serie dei Masters of the Universe Origins, ossia le due wave del 2020 (la recensione delle action figures la trovate cliccando QUI), mi è balenata in mente più di un'idea.
Non essendo più un bambino, il modo di giocare con i Mastersè ovviamente mutato.
Evoluto, direi.
Dunque, conoscete la mia passione per i Masters e per le pubblicità cartacee degli stessi, di quelle che si trovavano a iosa su Topolino e che sto raccogliendo in una serie di post (li trovate QUI).
E mi sono detto: perché non cercare di replicarle?
E così, eccoci: ho ricreato le pubblicità in stile anni '80 dei Masters, ovviamente utilizzando i pupazzetti della attuale linea Origins!


Parallelamente, ho attivato una SEZIONE SPECIALE che trovate sotto la header del blog, alla voce ORIGINS CHECKLIST (click qui): sempre in aggiornamento, è un'agenda dove appuntare tutte le uscite di questa nuova incarnazione del brand Masters!

Torniamo alle pubblicità.
Ovviamente non sono un pubblicitario né un grafico: prendete tutto come un gioco.
Un grande omaggio ai Masters; una mia testimonianza dell'amore che ho provato, provo e sempre proverò verso il mondo di He-Man, Skeletor e compagni.
Verso quel logo che ancora oggi suscita emozioni fortissime, verso la Mattel che spero non si arrabbierà per aver osato tanto.

Basandomi tendenzialmente sulle pubblicità originali, ho cercato di replicarne il mood: inizialmente erano molto oscure, con sfondi rosso sangue o blu scuro.
Ho inoltre cercato di essere fedele allo stile di quelle réclame, sia per i personaggi della primissima wave (trattati allo stesso modo di come vennero presentati negli anni '80), sia come schema stesso della pubblicità.
Cornice violacea, contorno giallo, e box dove scrivere didascalie spesso altisonanti.
Ovviamente, ripeto, ci sono errori tecnici e chissà cos'altro: siate clementi.
Sperando che possiate apprezzare questa serie di fotografie, esattamente nel modo in cui io mi sono divertito a farlo, vi lascio alla gallery.
Buona visione!

La prima è dedicata a He-Man, e ho voluto aggiungerci lo strillo "il Potere è tornato!", perché effettivamente gli Origins stanno riportando in auge il brand Masters of the Universe come non si vedeva da oltre trent'anni.



Seconda pubblicità per He-Man: l'eroe ha sempre più spazio, no?




E veniamo al supercattivo: ecco Skeletor, il Signore del Male!



Largo a Beast-Man, per il quale ho inventato una roboante "frusta ad energia negatronica"!



Evil-Lyn, la maligna strega della notte:




Man-at-Arms, il prode guerriero alleato di He-Man.




Teela, la Dea Guerriera.




La massiccia e feroce Battle-Cat, tigre corazzata di He-Man.




Trap-Jaw, col suo temibile braccio meccanico a tre armi intercambiabili!




Uno spot "di giorno": Prince Adam con lo Sky Sled.




Qui ho iniziato a fare le pubblicità con i vari personaggi che interagiscono tra loro...




L'alleanza dei Guerrieri Diabolici di Skeletor...




He-Man, Battle-Cat e Man-at-Arms uniti contro il male.
In questo modo mostro anche la tigre con indosso la maschera.




Nuova wave, ecco il ricercatissimo Scare Glow!
Ho inserito quella dicitura sul prezzo per scherzo, per canzonare quanti stanno rivendendo (e comprando) questo pupazzetto a cifre inutilmente esorbitanti.




Non potevo non mettere insieme i due faccia da teschio della linea!




Altra foto "di giorno", per Orko!




E arriva anche Man-E-Faces, di cui mostro tutte e tre le facce.




I Dominatori uniti... qui ho tolto l'Armatura del Cobra a Teela.




Relax per i Dominatori!




E concludiamo con uno scontro: ovviamente i due arcinemici si sfidano... per ciò che arriverà in futuro!




Vi ricordo che i Masters of the Universe Origins sono disponibili presso diversi rivenditori (io ho preso tutto da Kaos Tech); probabilmente arriveranno anche nei nostri negozi ma comunque tenete sempre a mente che costano solo 14,99€ a pezzo (con Sky Sled + Adam a 29,99€ e Battle-Cat a 24,99€)!
Evitate di pagarli anche solo un centesimo di più!

[GIOCATTOLI] tutti i set Fabuland Lego - vol. 2 (1982-1983)

$
0
0



Nel post precedente (lo trovate QUI) abbiamo visto la nascita di questa linea, che aveva già una impronta molto precisa ma che ancora cercava un preciso stile, specie per quanto riguarda l'uso di alcune soluzioni ancorate troppo ai classici Lego.
Tuttavia, l'evoluzione dei Fabulandè stata repentina: già nel 1981 ci si era standardizzati, e questa operazione percorrerà tutti i primi anni '80.
Oggi infatti rivediamo i set e i pupazzi usciti tra il 1982 e il 1983!


I Fabuland erano una linea pensata per i bambini, rimasta nel cuore di tutti quelli che ebbero modo di conoscerli negli anni '80, quando la loro popolarità era alle stelle, tra fumetti, serie e persino sorpresine (trovate tutto cliccando QUI).
Ma adesso ripercorriamo le annate 1982 e 1983: molti di questi set li ho anche io!

1982

La casetta di Lisa la pecorella.


La stazione di servizio
. Da segnalare il gancio per trainare i motori.


La panetteria con generi alimentari di Patricia e Freddy.
Di particolare c'è il grande ombrellone azzurro, che aveva la particolarità di restare "appeso" e dondolante.



La stazione dei pompieri con camera della polizia, che non ho mai compreso perché avesse un fotografo... oltre che sembrava come se il pompiere intervenisse nella caserma stessa.


Il Motel.
Segnalo che questo playset contiene una delle piattaforme (di colore giallo) più lunghe ma realizzate, ed è l'ultima volta che vedremo il personaggio di David il dottore.


La villa di Lionel, sindaco di Fabuland.
Lui si diverte a suonare la fisarmonica come un campagnolo, Lisa gli spiccia casa mentre Harry e Edoardo si occupano dei lavori generali e dei rifiuti.
Bella vita.


 
 
Inizia la serie di personaggi singoli con qualche oggetto abbinato. La confezione è particolare perché mostra una nuvoletta col pensiero del protagonista.
Ecco Charlie, il gatto rosso che va a pesca. Non apparirà più dopo questa uscita, se non tra il 1985 e il 1987 con le sorpresine Orzoro Nestlé.




Ugo il cuoco sogna di mangiare un pollo (all'epoca non c'erano paranoie per questo genere di argomenti, oggi censurati anche nei prodotti disneyani).



Marianna la topina si occupa delle pulizie casalinghe.
Oggi qualche cretino scenderebbe in piazza a vendere le azalee contro questi stereotipi di genere: dove si è mai visto un topo che pulisce?



Ernesto lo spazzino deve pulire le strade dal fogliame.



Clara si occupa del verde pubblico, annaffiando i girasoli.
Non rivedremo più questo personaggio.



Robby, il coniglio "marocchino", vende pane ma immagina di avere un jetpack per volare via!




Max sogna il formaggio ma intanto va a pesca (!) con un motociclo e un annaffiatoio (!!).




Pacco speciale di cui si sa poco o nulla.
Ho trovato queste foto (italianissime!) su eBay.
Pare sia una scatola destinata agli espositori/rivenditori, con tanti personaggi, libretti e adesivi.
Dovrebbe esserci anche una confezione molto più grande, con 80 pupazzetti.

 

Polly il pappagallo fotografo (pensa alla topolina Marianna) ma intanto ha una moto con... pappagallo (arnese) incorporato!




Teo il maialino sogna belle giornate e musica da ascoltare, invece gli tocca trasporare pentolame da pulire.




Boris il bulldog postino: questa confezione è davvero molto simile a un'altra uscita nel 1981, già vista nel post precedente, ma qui hanno aggiunto la sacca delle lettere (e più lettere!).



1983

Se la linea, due anni prima, si chiuse con il furgoncino porta-fiori di Bonnie, nel 1983 si apre con una variante dello stesso.




Personaggio più unico che raro, la capra Gertrudeè l'imbianchina alla guida del suo furgone.
Segnalo una scala molto particolare.




Ricky il procione con la sua auto sportiva... e sogna il primo premio!




Buster il vigile del fuoco, non vuole né fiamme né fumo... di sigarette!




Altri personaggi singoli.
Peter il panda, che appare solo in questo set, ha la tinozza e la spazzola per un bel bagno.





Henry è il falegname, si prepara a realizzare un bel cavallo (ovviamente) a dondolo.




Azel l'ippopotamoè la giardiniera: interessante e particolare il tosaerba.
Non vuole né palloni né bici nelle sue aiuole.
Dopo questo, Azel scompare e subentra l'ippopotamo Anna: ma probabilmente sono lo stesso personaggio, con due nomi diversi (Anna è quello datole in Italia).




Nuovissimo personaggio è Fifì la barboncina, che deve badare al suo canarino (cosa mai più riproposta).




Tutte le immagini sono prese dal sito 
Brickset.com, la più completa e importante risorsa Lego sul web.
Foto iniziale presa da Myniature di Lucius Etruscus.

potrebbero interessarti anche

[SONDAGGIO] Natale: regali belli VS regali brutti

$
0
0



Il Natale è quel momento dove aspetti un regalo speciale.
La magia sta in questo: avere qualcosa di più grande, più bello, più costoso.
Poi, magari, si ripiega anche sull'utile.
Lì la magia finisce: quando si preferisce un regalo "che serve insindacabilmente" al consumismo piacevole, a quella magica futilità che però riempie la giornata.
Non sempre si riesce a stare in equilibrio tra le due cose.
Ancora più difficile, invece, è fare in modo che ci siano regali veramente apprezzati.
Vi racconto qualche mio bel regalo ricevuto, e vi racconto anche un paio di quelli deludenti.
Spiegandovi il perché.
Ma vorrei che anche voi mi raccontaste le vostre esperienze in tal senso...

CASTELLO DI GRAYSKULL
Ricordo ancora quando lo scartai; ricordo dove lo montammo.
Ricordo mio zio che provò il meccanismo del trono girevole, facendo cadere un'action figure nella botola.
È stato IL regalo più bello.




PARCHEGGIO E POMPA DI BENZINA LEGO
Altro regalo apprezzatissimo, mi rivedo ancora a montalo sul tavolo (all'epoca rotondo) del soggiorno nella casa dove oggi vivo.
L'ascensore, l'autolavaggio... tutte cose bellissime che fanno indelebilmente parte dei miei ricordi Lego!





VAMPIRI IN SALSA ROSSA
Regalo di mia zia. All'epoca ero davvero appassionato di giochi di società (QUI la mia classifica personale), e trovarmi questo particolare gioco (con pomodori, aglio, torri medievali e dadi da tre) fu molto bello!
Lo conservo ancora.





LUDUS, IL GIOCO DEI GIOCHI
Due prozii vennero a pranzo da noi, in un Natale dove Rai1 trasmetteva ancheIl tesoro del Sole d'Oro delle DuckTales, e mi portarono Ludus.
Un vero e proprio piccolo parco giochi pieno di sfide, che però non credo di aver mai giocato adeguatamente.





ECTO-1
L'auto dei Ghostbusters mi fu fatta passare, per giorni, come un "pezzo per il computer da regalare a mio cugino", perché invece avevo sgamato che potesse essere qualcosa per me.
Adoravo gli Acchiappafantasmi, all'epoca (come vi raccontai QUI).





DINOSAURI IN LEGNO

E qui veniamo alle note dolenti.
Non amo molto i dinosauri, cioè mi piacciono pure ma non come mi piacciono tante altre cose.
Fu un Natale di attesa, immaginando che cosa potesse esserci in quelle scatole che i miei genitori annunciarono come "qualcosa di nuovo, di bello...!".
Una delusione totale.
E mi dispiace pure, perché si erano sbattuti tanto per andare in un lontano negozio di stronzate didattiche per bravi bambini.
Io sono sempre stato semplice: mi sarebbe bastato un Master o un Lego, pure piccoli, per farmi felice.
Questi scheletri finirono per anni sulla libreria; impossibile giocarci, e amen.



MODELLINI BURAGO
Se c'è una cosa che mi piace meno dei dinosauri, beh... sono le auto.
Ovviamente dipende dai contesti: se si tratta di auto inserite in una linea che amo (Lego, Ghostbusters...) allora ok. Idem per i dinosauri (avrei fatto lo stravedere, per quelli Masters).
Oh, ho sempre amato anche le Micro Machines, le Majorette e le Hot Wheels.
Ma gli zii del Ludus di cui sopra, per ben due Natali, mi regalarono i kit da montare della Burago.
Riconosco che si tratta di cose bellissime: potevi aprire il cofano, vederne il motore e via dicendo.
Però si tratta di cose che non ho mai davvero amato, anche perché erano più soprammobili che robe con cui giocare.
La tragedia era fingere interesse, per quella giornata, pur di non farli restare male.



Voi?
Avete ricevuto regali deludenti?
Avete ricevuto regali stupendi?
Parliamone nei commenti, se vi va!

[CATALOGHI] Natale Standa 1990

$
0
0



Uno dei più famosi simboli del benessere anni '80-'90, la Standa berlusconiana era l'evoluzione dei grandi magazzini.
Da un Tiramolla di fine 1990 ho recuperato questo inserto, ossia il Catalogo Standa per il Natale '90!
Dopo quello Giochi Preziosi (QUI) e quello Gig (QUI), un tuffo in un'altra pubblicazione natalizia fatta non solo di giocattoli!



Le prime due pagine sono dedicate alle decorazioni natalizie, tra addobbi e candele.



Si prosegue con l'albero, tutto in rosso, e il presepe.



Iniziano i giocattoli, coi morbidi peluches:




Una vagonata di bambole e bambolotti, alcuni famosi altri meno:




Pista Polistil, action figures della linea Ghostbusters e playset Ninja Turtles e Micro Machines!




Cose da salotto: biliardini, biliardi, Nintendo, flipper e qualche bel gioco di società, come Hero Quest o Hotel:




E qui, un'infornata di giochi evergreen, alcuni già cult degli anni '80: Crack!, L'Isola di Fuoco, Gira la moda... e superclassici come Cluedo, Risiko!, Scarabeo, Sapientino, Monopoli...



Accesori e costruzioni, dal camper Barbie alle confezioniLego, fino alla culla per i bambolotti.




Un incentivo ad acquistare i giocattoli alla Standa: se oggi ovunque c'è il cashback che ti toglie il 10%, e in più la lotteria degli scontrini, all'epoca in palio c'erano mille settimane bianche in Trentino.
Proprio altri tempi.




Sfoglia anche


Leggi anche

[PUBBLICITÀ] La febbre del gioco: i giochi di società MB del 1990

$
0
0

 



Nell'autunno-inverno del 1990 era un'altra, l'epidemia di cui dovevamo occuparci.
Un virus tutto ludico: la febbre del gioco.
Si chiamava così, infatti, la pubblicità cartacea dei giochi di società della MB.
Riscopriamoli insieme.
Sono stati i nuovi giochi MB a scatenare l'epidemia di "giochite" che ha colpito tutti dai 4 ai 99 anni.
I sintomi: ci si sente affaristi, avventurieri, allegri chirurghi... Gli attacchi possono durare fino alle 5 del mattino. Intere famiglie contagiate.
Se venite colpiti correte dal giocattolaio più vicino: una forte dose di GIOCHI MB vi darà un immediato sollievo. Ma attenzione: l'assuefazione è garantita.

Così recita il testo; un testo che oggi potrebbe apparire persino sconveniente e fuori luogo; un testo che qualcuno potrebbe pure ricondurre alla fantomatica pericolosità dei vaccini (una dose che dà sollievo ma l'assuefazione è garantita) e che comunque parlano di contagi.
Tralasciando questi discorsi, concentriamoci sulle scatole pubblicizzate:
Brivido, un classico che andava in giro -pure con altri nomi- da molto tempo (come vi mostrai QUI);
Skualoattacca, uno dei simboli della filosofia MB: oggetti meccanici che si muovevano (in questo caso lo squalo dai bisognava essere bravi a sfuggire, a suon di dadi...);
Crack!, ossia quasi un Monopoli al contrario, dov'era necessario andare in bancarotta: solo chi perdeva tutti i soldi (anche alle scommesse e alle slot!) avrebbe vinto la partita;
Squilibry, gioco di strategia con alcuni ragni e una "scacchiera" verticale: lo scopo era invadere il nido avversario. Da squilibry mentaly;


immagine web



Giù le mani
, altro accrocco tipico della MB, con un oggetto "sbattimani" e carte da "accoppiare" per vincere;
Hotel, forse il non plus ultra degli elementi scenografici della ditta Milton-Bradley: dove nel Monopoli gli alberghi erano pezzettini di legno rossi, qui sono sgargianti palazzi da montare e far svettare;



immagine web


Cucimia, una macchina da cucire giocattolo il cui slogan era "crea eleganti ricami... senza ago e filo!";
Indovina Chi?, non ha nemmeno bisogno di presentazioni: gioco a due, bisognava riuscire a indovinare il personaggio dell'avversario, ponendo domande che potessero aiutare a restringere il campo. Il mio ve l'ho mostrato QUI;
Ludus, il gioco dei giochi: un piccolo parco con ben 14 giochi incorporati, bisognava provarli tutti per aggudicarsi la sfida;
Gira la moda, altro superclassico per le bambine anni '80 e '90, era una ruota con cui costruire i modelli di vestiti all'ultimo grido;



immagine web



Forza 4, famoso ancora oggi. Un "tris a quattro" in verticale, per due giocatori;
L'allegro chirurgo, anche lui non ha bisogno di presentazioni... una plancia speciale, rialzata, piena di oggetti da recuperare con delle pinzette: se toccavi i bordi, si creava un contatto e la partita era persa!

Quali di questi ricordate?
Quali di questi giochi da tavolo avete avuto?


Se ami i giochi di società, leggi anche

[RICORDI] una giornata del passato: inverno

$
0
0



Dopo avervi raccontato il mio autunno (QUI) attraverso varie fasi della mia vita (ripartite per comodità secondo la divisione scolastica), oggi tocca all'inverno.
Sei periodi di questa prima fase della mia esistenza, che vogliono essere anche un modo per celebrare i ricordi da mettere nero su bianco.
Un post che, come il precedente, nasce per essere -se volete- replicato anche sui vostri blog o social.
Ricordatevi sempre di avvisarmi, nel caso lo facciate anche voi, così che io possa venire a leggere le vostre giornate degli inverni passati!

Per me l'inverno è sempre stato il periodo del Natale, della neve, del nuovo anno che entra e di un letargo che non sempre limita le uscite.

ASILO (INFANZIA)

Gli inverni fino ai miei cinque anni sono stati caratterizzati dall'ovvio restare più tempo a casa, forse questo era il momento -escludendo le Feste- dove si usciva di meno. Mi dedicavo quindi a TV e giochi, probabilmente anche annoiandomi molto.



ELEMENTARI (FANCIULLEZZA)

Alle elementari, più grandicello, di certo frequentavo molto il mio amico Leonardo (QUI), inventando ogni tipo di gioco.
Tra scuola (la recita di Natale era un must) e impegni pomeridiani (palestra, in primis), erano mesi freddi che passavano tra un Lunedìfilm sulla Rai e i Filmissimi di Canale 5, senza escludere i sabato sera disneyani da vedere magari proprio durante una cena con Leonardo e la sua famiglia.



MEDIE (PREADOLESCENZA)

Come vi ho raccontato (QUI), il periodo delle medie è quello che mi ha lasciato esprimere con maggiore forza.
Di questi momenti invernali ricordo belle settimane bianche in Trentino e le Feste da passare perlopiù in Abruzzo, tra vecchi e nuovi interessi.




SUPERIORI (ADOLESCENZA)

Per buona parte delle superiori, l'inverno era fatto di uscite più diradate rispetto al solito; molta PlayStation, molti manga, molto onanismo.
Ma occasioni di stare fuori avvenivano grazie allo scoutismo, col suo Campo Invernale annuale e tutta una serie di incontri in sede (e pure uscite di una o due giorni).
Natali leggermente più variegati, con giornate passate anche a casa di parenti diversi.
A scuola era il momento di chiudere il capitolo del primo quadrimestre e iniziare idealmente qualcosa che poteva andare meglio... sempre che avessi avuto voglia di studiare.




UNIVERSITÀ (GIOVINEZZA)

L'inverno universitario lo ricordo per il freddo aquilano, davvero terribile, ma anche una grande libertà fatta di bar e circoli, nevicate da star fuori fino a notte, e momenti di creatività (immaginavo/impostavo fumetti, racconti, disegni...).



ETÀ ADULTA

Al lavoro, l'inverno significa vedere ondate di ragazzi dai 12 ai 99 anni che frequentano il centro di aggregazione, giocando a qualsiasi cosa (di natalizio e non).
È un periodo di sicuro più "calmo" oltre questi eventi festivi extra.
Prima uscivo quasi ogni sera, da un po' ho riscoperto il bello di starmene a casa e magari vedere qualcosa con gli amici, o organizzare cene e vivere un'atmosfera più raccolta.




E voi?
Come avete vissuto e come vivete l'inverno, nelle varie fasi della vostra vita?
Se volete, raccontatelo nei commenti o anche sui vostri blog!


[NATALE] letterina nerd a Babbo Natale 2020

$
0
0



Torna anche quest'anno un appuntamento che ormai possiamo definire tradizionale: la letterina nerd a Babbo Natale, ossia i miei tre desideri (riguardanti il mondo della cultura pop) su cose che mi piacerebbe vedere esaudite.
Ma prima di scoprire le mie richieste di quest'anno, facciamo un viaggio in quelle precedenti, per vedere dove Babbo Natale mi ha accontentato e dove no.


Nel 2018 chiesi delle nuove serie animate (su Netflix, peraltro) di Berserk e dei Masters.
La prima, che sembrava più probabile, non è stata più annunciata; mentre coi Masters (e prprio su Netflix!) sono stato accontentato doppiamente perché nel 2021 arriveranno ben due cartoons su He-Man e Skeletor!

Nel 2019 invece ho chiesto tre cose che non sono (ancora) state esaudite: una raccolta bonellide de Il Punitore; una serie animata sui Power Rangers (anche se pare ci stiano lavorando...) e un canale Mediaset dedicato alla generazione anni '80-'90.

E quest'anno?
Ecco cosa chiedo:
le storie di Spider-Man dal 1979 al 1985 circa, coi relativi team-up ragneschi.
Storie pop, esplosive e classiche.
Se le facessero nel formato Marvel Integrale, sarebbe top.




Una serie animata di Street Fighter, che ne rispetti la storia ufficiale (il riassunto presto sul blog!).
C'è spazio per tante trame, tanti personaggi e una marea di botte: ingredienti che potrebbero fare facilmente presa sul pubblico!




Twin Peaks, ancora.
Non so se il nuovo progetto di Lynch, col titolo di lavorazione Wisteria, sia legato in qualche modo al mondo di Twin Peaks.
Ma io ci spero, accontentandomi comunque anche se non dovesse esserlo.
Ma ehi!, oggi c'è la congiunzione giove-saturno, e nel mondo di Twin Peaks questo evento significa l'apparizione del portale per la Loggia Nera...!


il club delle 4 h.


E voi cosa chiedete, di nerd e pop, a Babbo Natale?
Fatemi conoscere i vostri desideri!

[MUKBANG] pandoro farcito e magia del Natale

$
0
0

 

Questo mese, in linea con il periodo, il mukbang è tutto natalizio.
Una porcata coi fiocchi: pandoro farcito con crema al cioccolato e panna montata.
Ma c'è spazio anche per una chiacchierata, ovviamente a tema.
Infatti, essendo sotto le Feste, vi parlerò del Natale: come lo vedo, come lo vivo.
E allora non mi resta che augurarvi buona visione!


              


se volete vedere altri mukbang:

[SERIE TV] Young Sheldon st. 1-3, la recensione (no spoiler)

$
0
0

 

Avevamo già avuto modo di parlare di Young Sheldon, o almeno della sua prima stagione (QUI).
La serie spin-off e prequel della famosa The Big Bang Theory si sta rivelando un successo di critica e pubblico, tanto che è in onda già il quarto capitolo delle avventure della famiglia Cooper.
Perché bisogna chiarirlo subito: Young Sheldon racconta sì l'infanzia del protagonista, ma racconta anche le vite di tutti coloro che gli girano intorno.
Diversissima per impostazione rispetto alla serie madre, quest'opera ha saputo ritagliarsi il suo spazio e farsi apprezzare anche da chi -come me!- non ha quasi mai seguito le vicende dello Sheldon adulto.


Young Sheldon è una serie comedy.
Si ride di gusto, specie nella sfrontatezza geniale di alcune scene.
Niente sconti: sotto lo sguardo del piccolo protagonista -e non solo- non vengono risparmiate né la religione né alcun tipo di convenzioni sociali.




In Young Sheldon ho finalmente ritrovato un modello che cercavo da tempo: la commedia brillante alla Malcolm in the Middle.
Direi che probabilmente Malcolmè persino una delle fonti di ispirazione, considerato che alcuni personaggi sembrerebbero sovrapponibili e il tipo di comicità è la medesima.
Ma se Malcolm era una genio che viveva una vita normalissima in una famiglia sopra le righe, Sheldon è un genio che non vive una vita normale, mentre invece a essere normalissima è la sua famiglia.
La differenza tra le due opere è nell'approccio con la realtà: Young Sheldon rimane nella normale quotidianità, e gli unici guizzi grotteschi sono dati dai comportamenti del protagonista.




Inoltre, e questa è la sua forza, pur essendo una serie comedy, Young Sheldonnasconde molto altro.
Tra le righe.
Ci parla delle difficoltà di crescere un bambino speciale (Sheldon, per chi non lo sapesse, è un genio precoce con vari disturbi dello spettro autistico); ci parla di come possano sentirsi gli altri, con in casa una persona così (credete sia facile convivere con un Einstein ossessivo/compulsivo, che non comprende l'ironia né i sottintesi, non prova empatia e pensa anche di essere meglio di voi?); ci parla della vita di ogni giorno nel Texas del 1989.




E badate bene: per una volta, il fatto che siano gli anni '80 non è preponderante.
Siamo alla fine di quel decennio solo perché bisogna rispettare quanto visto e raccontato in The Big Bang Theory, con un personaggio che aveva già la sua biografia bella e pronta.
Ma Young Sheldon potrebbe essere una serie ambientata tranquillamente nel 1995, nel 2010, nel 2021.
Non cambierebbe niente, se non oggettistica, citazioni, vestiario e acconciature.




La serie è molto più profonda di quel che può sembrare.
Molto avvincente la struttura a episodi, con storie che si chiudono nell'arco dei venti minuti canonici, ma con sviluppi generali che si protraggono di puntata in puntata.
Una continuity non troppo invalidante, ma presente e fondamentale.
Young Sheldon non si risparmia momenti toccanti, attimi di sconforto, guai e paure.
Anche i personaggi più eccentrici, come Connie Tucker, la "nonnina" di casa Cooper, rientrano in una zona magari più pungente e assurda, ma sempre regolare.
Ah, lei è interpretata da Annie Potts, la Janine di Ghostbusters.




Mary, la madre di Sheldon, è la tipica donna religiosa che affida tutto alla religione.
George, il padre, è un personaggio complesso nel suo essere raccontato per sottrazione.
Ne percepiamo un problema di alcolismo che però non viene mai sbattuto in faccia allo spettatore, mentre il suo sentirsi inadatto (motivo di tante gag e battute) lo fa sfociare in slanci spesso risolutivi.
Geoge Jr., fratello maggiore di Sheldon, è il tipico liceale tutto sciocchezze-ormoni-cuore.
Un po' come Reese, rischia di passare come l'elemento deficiente della famiglia anche se non lo è affatto.




Personaggio stupendo è invece Missy, gemella di Sheldon.
Anche qui, dietro le sue frivolezze di ragazzina anni '80, tutta TV (guarda di continuo Alf, DuckTales e qualsiasi altro show) e cose in rosa, nasconde una geniale praticità che però viene sotterrata spesso dalla superiorità manifesta del fratello.
Potete immaginare dunque quale tipo di rapporto si viene a creare tra loro, una invidia sottile raccontata con garbo e, anche in questo caso, mai spiattellata come facile motore narrativo. Anzi.
Sostanzialmente, tutti si sentono inadeguati e inferiori rispetto a Sheldon.
Tutti o quasi.
E anche lui dovrà convivere con le sue manie, con le fissazioni (orari, igiene, fobie...) e con una vita che -in quel repubblicano, bianco e cristiano Texas del 1989- non gli appartiene del tutto.




Ve la consiglio di cuore, perché si ride di gusto scoprendo personaggi molto ben caratterizzati, con i propri fantasmi dietro la risata che pure ci tirano fuori.
Scommetto che potrebbero essere i vostri eroi, sono persone piccole ma grandiose.


Leggi anche

[GRAPHIC NOVEL] In viaggio con Aristotele, parlando con gli autori

$
0
0



Conosco la disegnatrice Elisa Tadiello da diverso tempo, seguendone il percorso artistico su Instagram.
Ho sempre apprezzato il suo tratto disneyano, morbido, professionale.
E infatti, eccola qua a illustrare un fumetto (che è anche un po' libro) per BeccoGiallo: In viaggio con Aristotele.
Scritto dall'italo-greco Emanuele Apostolidis, è un ampio racconto di formazione alla riscoperta delle proprie radici, con il tema della crescita che percorre tutte le oltre 150 pagine.
Protagonista è un autobiografico insegnante che si ritrova allievo, nientemeno che del celebre filosofo greco.
Riannodando storia e storie di patria e vita, ci condurrà a conoscere la Grecia del mito, la Grecia antica e la Grecia moderna, in un percorso umano splendidamente illustrato.
Ho fatto quattro chiacchiere sia con Elisa che con Emanuele, ecco cosa mi hanno raccontato de In viaggio con Aristotele... e non solo!


Non si offenderà l'autore Emanuele se diamo precedenza all'artista Elisa.
Per In viaggio con Aristotele cerca uno stile particolare che bene si adatta alla "morbida spigolosità" dell'esigenza grafica richiesta.

Miki - Elisa, chi sei?
Elisa -Sono una ragazza di 23 anni che ama molto leggere e disegnare fumetti! Ho svariati interessi, in realtà: studio Lingue, mi piacciono la letteratura e le discipline umanistiche in generale, ascolto musica tutto il giorno e d’estate mi piace correre all’aria aperta.




Miki - sei fan della scuola disneyana: è da qui che nasce la tua passione?
Elisa -Proprio così! Il fumetto (ma anche l’animazione) Disney hanno sempre esercitato una grandissima influenza su di me, stilisticamente e non solo. Sono cresciuta leggendo Topolino e guardando i Classici.
Recuperare, con gli anni, anche le grandi storie di autori americani quali Barks, Don Rosa e Gottfredson ha ulteriormente cementato la mia passione.
Il mio sogno di diventare fumettista in realtà nasce proprio da qui: volevo disegnare anche io per
Topolino! I miei obiettivi e interessi si sono allargati, ma non ho mai abbandonato la speranza di entrare un giorno a far parte della scuderia dei disegnatori Disney.




Miki - qual è stato il percorso che ti ha portata a pubblicare con BeccoGiallo?
Elisa - Pubblicare un fumetto è un sogno che mi accompagna da quando avevo 14/15 anni! Per questo motivo dopo il liceo mi sono iscritta alla Scuola Internazionale di Comics di Padova, dove ho seguito i corsi di Fumetto e di Colorazione digitale. La formazione ricevuta durante quei 3 anni è stata fondamentale.
Sempre attraverso la Scuola Comics ho conosciuto Emanuele che, qualche mese dopo il mio diploma, mi ha proposto di disegnare “
In viaggio con Aristotele”. Si trattava di un progetto che era già stato in larga parte definito con BeccoGiallo e a cui mancava soltanto un disegnatore. Ho spedito agli editori un breve portfolio che è stato valutato positivamente e da lì sono entrata a far parte ufficialmente del progetto!

Miki - come avete lavorato tu e Emanuele?
Elisa -Collaborare con Emanuele è stato piacevole e stimolante! L’andamento generale della storia era stabilito fin dall’inizio, ma tanti elementi si sono definiti meglio solo durante il percorso.
Emanuele solitamente mi spediva la sceneggiatura a blocchi di 10-20 pagine (cosa utile anche psicologicamente per me per non vedere tutto come un’enorme montagna da scalare!), mi lasciava grande libertà nell’organizzazione della pagina ed era sempre disponibile ad ascoltare la mia opinione e a considerare eventuali cambiamenti.
Mi ha dunque coinvolta molto attivamente nel processo creativo!




Miki - eri già appassionata di cultura greca?
Elisa -Ad essere sincera, non particolarmente. Quando ero piccola ero affascinata dalla mitologia e al liceo avevo molto apprezzato la filosofia antica, tuttavia non avevo mai sviluppato uno spiccato interesse nei confronti di questa cultura. “In viaggio con Aristotele” è stato infatti anche un’occasione per studiare e approfondire un mondo che conoscevo solo superficialmente! In particolare, ho imparato molto sulla storia moderna della Grecia, capitolo che per me era prima piuttosto oscuro.

Miki - progetti futuri?
Elisa - In futuro mi piacerebbe molto scrivere, oltre che disegnare, e quindi pubblicare una graphic novel come autrice completa. Per ora, tuttavia, non mi sento pronta: ho alcune idee, ma nessuna che ritenga sufficientemente valida e strutturata da essere proposta ad un editore. Come “semplice” disegnatrice sto invece attualmente lavorando ad un’altra proposta editoriale… se andrà bene dunque ci sarà presto un nuovo libro!




Perfetto! Intanto, chi volesse seguire Elisa, la trova su Instagram (QUI).
Passiamo allo scrittore, Emanuele Apostolidis.

Miki -è un racconto che parla di radici e di vita: come lo hai affrontato?
Emanuele -Quando ero bambino avevo un rapporto molto conflittuale con le mie radici greche, perché esse mi rendevano “diverso” rispetto agli altri miei coetanei e ciò mi faceva soffrire, lo vedevo come un peso.
Crescendo, rivalutai quelle radici grazie all’incontro con la mia futura moglie, che trovandole estremamente interessanti mi spronava ad approfondirle.
Ho scoperto così che quelle radici, quelle storie raccontate da mio padre sulla Grecia moderna e i colti racconti dell’età antica di mia madre, erano dentro di me, facevano parte della mia essenza e del mio modo di essere. La vergogna del mio passato è stata sostituita dall’orgoglio e dalla bellezza del conoscere.
Questo libro vuol essere un aiuto, un tassello per accettare le proprie origini, per cercarle, per condividerle e approfondirle. È una storia di riscoperta attraverso la Storia stessa della Grecia dall’età antica fino ai tempi più recenti.




Miki - il tema della paternità: è una cosa che ti ha ispirato e cambiato la vita...
Emanuele - la paternità ti mette a nudo. Durante la gravidanza la donna sente cambiare il suo corpo, il padre vive in attesa di un incontro con una persona sconosciuta ma che ama già più di ogni altra cosa. Quest’attesa è scandita dalla domanda: “Che padre diventerò? Che padre voglio diventare?
È questa domanda che ti porta inevitabilmente nel profondo delle tue radici, spingendo a domandarti quanto conosci te stesso e le tue radici. Quando nasce, poi, le emozioni sono talmente forti, talmente travolgenti che la penna non riesce a metterle su carta. Ci sono voluti due anni per trovare le parole, per calmare l’animo e riuscire a raccontare questa storia.




Miki - la cultura greca classica e la storia di questa nazione: quanto le senti tue, ora?
Emanuele - questo libro nasce anche con l’intento di far conoscere la storia greca più recente. In molti conoscono Aristotele, Platone e le gesta degli eroi mitologici, ma quasi nessuno conosce la bellezza e la profondità dei testi di Kazantzakis o la struggente poesia di Ritsos.
Nessuno conosce la dittatura dei colonelli o la guerra civile greca, ma tutti conoscono la guerra di Troia e il viaggio di Ulisse. È stato quindi un’espediente narrativo per sottolineare quanto la storia greca sia ricca di aneddoti, curiosità e fatti che hanno un’influenza enorme sulla Grecia attuale che molti italiani vivono solo da turisti. Alcuni comportamenti, alcune parole, le musiche sono tutte influenzate dalla storia più recente del Paese e vuol essere un aiuto per comprendere empaticamente un popolo che nel recente passato ha subito molte ingiustizie.




Miki - progetti e sogni per il futuro?
Emanuele -Di progetti ce ne sono sempre tanti. Da alcune favole per bambini a un fumetto sulla pallavolo, ma come progetto principale per il futuro mi auguro di poter ricominciare a presentare questo libro presso le librerie e le comunità greche, perché pur essendo uscito durante la pandemia, la storia raccontata all’interno riamne sempre attuale. Quindi non vedo l’ora di poter “perdere un po’ di tempo” con i lettori bevendo un caffè o sorseggiando un po’ di Ouzo in libreria parlando di vacanze, mare, musica e ovviamente di ciò che amiamo di più: la Grecia.

Non mi resta che invitarvi dunque alla lettura di questo splendido libro a fumetti, scritto in modo preciso e a tratti toccante, disegnato in modo frizzante e dettagliato.
Lo potete trovare sul sito https://www.beccogiallo.it/prodotto/in-viaggio-con-aristotele/
nonché nelle librerie, su Amazon e IBS.

leggi anche


[SIGLE] Alla scoperta di Babbo Natale

$
0
0

                


Anime del 1984, Mori no Tonto tachi (La foresta dei Tonto) arriva da noi nel dicembre del 1986 con il titolo Alla scoperta di Babbo Natale, che poi è anche il titolo della canzone.
Un brano che, nonostante questa sia una serie riscoperta dalle repliche solo di tanto in tanto, è rimasto nei cuori di molti.
Cristina D'Avena ne ha addirittura reinciso una versione più moderna, in tempi recenti.



L'anime, in 23 episodi, era tratto da un'opera giapponese per bambini: ci si chiedeva -trovando risposta- cosa facesse Babbo Natale durante il resto dell'anno, quando non era impegnato per le Feste.
In tutto questo scoprivamo anche il popolo dei Balbalok, ossia i Tonto del titolo originale: un popolo lappone di costruttori di giocattoli.

LA SIGLA COMPLETA

A voi, la sigla completa (testo di Alessandra Valeri Manera, musiche di Carmelo Carucci):

               


IL TESTO

Io lo so che tu arriverai,
e con te i doni porterai.
Così Natale più bello sarà
se starai accanto a me.

Alla scoperta, alla scoperta di Babbo Natale,
per ogni bimbo è sempre pronto un regalo
e il suo sorriso è il regalo per te, da sempre.

Tu con me però non resterai
e da qui ben presto te ne andrai,
ma per Natale tu ritornerai...
ogni anno, sì, verrai.

LA VERSIONE DEL 2009
Ricantata da Cristina, rimodernata un po' nella musica, non perde il suo spirito natalizio anzi lo aggiorna.
Buon ascolto.


                


ascolta e riscopri anche

[FILM] Mamma, ho perso l'aereo - 30 anni di successi

$
0
0

 
Una commedia per tutta la famiglia, senza la famiglia.
Uno di quei casi, rari, in cui un film risulta perfetto.
Pur con le sviste, pur con i momenti dove l'incredulità deve essere sospesa.
Un gioco, meccanismo che funziona e mai annoia, godibile sempre ed eterno.
Eterno perché è davvero una commedia per famiglie: un target che copre da 0 a 99 anni riuscendo sempre ad accontentare ogni tipologia di persona.
Non è così scontato: è una formula magica difficile da replicare.
Mamma, ho perso l'aereo la sa mettere in pratica (anche nel sequel, incredibilmente) e da 30 anni è ancora il film moderno del nostro Natale.
Penso chiunque conosca la storia di Kevin McCallister, bimbo che viene dimenticato a casa durante le Feste.
Tutta la sua confusionaria e molto benestante famiglia se ne va a Parigi per le vacanze: doveva andarci anche lui, ma una distrazione di troppo lo lascia a casa.
Svegliatosi, la magia del Natale sembra essersi tramutata in un incubo, ma subito Kevin (che è Macaulay Culkin con in Italia la voce di Bart Simpson) decide di spassarsela senza i parenti rompicoglioni di mezzo.




Fin quando durerà la pacchia? E quando, invece, busserà la malinconia per essere così lontano dagli affetti?
In mezzo a quello che può essere considerato il vero messaggio del film -che trasversalmente colpisce tutta la platea- si inserisce la vicenda action-divertente del film: due topi d'appartamento hanno iniziato a svaligiare le villette del quartiere, e la prossima casa su cui hanno messo gli occhi è proprio quella dei McCallister.
Loro credono che l'intera combriccola sia filata in Francia, e invece... c'è Kevin!




Pur trattandosi del lato comico della pellicola (con l'accoppiata vincente Joe Pesci / Daniel Stern nei panni dei due ladri), il motore della vicenda non è nemmeno la difesa della casa da parte di Kevin, impegnato in una giungla casalinga come Swartzie contro Predator. No.
Il motore è Kevin stesso, la sua figura che si fa mito, il suo urlo, la sua iniziale follia.
Le sue paure e le sue reazioni.




Kevin è l'incarnazione dello spirito del Natale: un Natale a rotoli, senza calore, continuamente attaccato.
Ma che arde ancora e troverà il modo di tornare a essere quello di sempre: famigliare, affettuoso, di casa.
Un percorso che procede per fasi, e che deve passare attraverso varie prove (superandole) prima che la magia ritorni.


il cugino Fuller, che nella vita vera è fratello di Macaulay



Tra frasi cult ("tieni il resto, lurido bastardo!"), luoghi e personaggi ormai iconici (il cugino Fuller e la Pepsi, il re della Polka, il fratello maggiore, il vecchio con la pala...) Home Alone (questo il titolo originale) ha sbancato al botteghino entrando di diritto nella lista dei film natalizi più amati di sempre.




Uscito in America alla fine del 1990 (da noi nel gennaio 1991), viene riproposto continuamente in televisione.
Ma la sua prima TV italiana porta la data dell'11 ottobre 1993, alle 20.40 su Canale 5.
Oltre 13 milioni di telespettatori, tra cui il sottoscritto, seguirono le vicende divertenti e slapstick di Mamma, ho perso l'aereo.


dal sito Nella 34a Strada


Anche se ormai un classico, sa essere un perfetto ponte tra i film natalizi vintage e quelli più moderni, abbracciando tutto il senso del Natale come un congegno che funziona perfettamente da trent'anni, senza mai essersi inceppato: incredibile come in soli 99 minuti si sia riusciti a mettere una storia completa persino di piccole sottotrame.
Ma appunto, la formula magica non è per tutti.

potrebbe interessarti anche

[_MOCTURNAL_] scary Xmas - quando il Natale spaventa i bambini

$
0
0



Nuovo appuntamento con la rubrica "fuori orario" _Mocturnal_, e non poteva essere che un appuntamento natalizio.
Il Natale è la festa dei bambini; Santa Claus porta i doni più desiderati, mentre le tavole si colorano di luci e cibi succulenti.
Ma anche questa gioia ha il suo lato oscuro, il suo aspetto inquietante: e a farne le spese, spesso, sono proprio i più piccoli!
Cosa capteranno da queste situazioni "aliene"?
Ce ne parla //////vainsandro che ha raccolto un bel po' di foto creepy!


Alcune delle seguenti foto provengono da angoli profondi del web.
E guardate anche voi se non sono davvero inquietanti.
Probabilmente, specie quelle più vecchie, ritraggono persone che non hanno la consapevolezza di essersi truccate "male", o di avere un aspetto diabolico.
Sicuramente non può essere voluto, eppure c'è: si scade così nel trash, in certi costumi e maschere, che il tutto assume forme maligne.









Qui il bambino è contento, ma il volto di Babbo Natale potrebbe essere quello di un mostro da film horror.




Un volto pieno di ovatta...





Qui sembra uno degli storpi di Wrong Turn...




Uno sguardo ambiguo, indefinito, che sembra non promettere niente di buono...




Qui riescono a disperarsi in quattro...




Il trash che spaventa.



(articolo a cura di //////vainsandro)


leggi anche

[BLOGPANETTONE] Uno Strano Natale 2 - Natale 2020

$
0
0


ANTEFATTO

2015 - tutti i cloni di MikiMoz vengono distrutti, tranne uno: zoM.
2017 - zoM cerca di sostituirsi all'originale ma viene fermato.
2019 - zoM, in combutta con la malvagia Clonilde, blocca MikiMoz nel mondo dei cloni conosciuto come L'Arrovescio. Anche questo oscuro piano fallisce, ma Clonilde si rivolge al misterioso CLONEMASTER...


NATALE 2020, MONDO DI ARROVESCIO

Una sala tecnologica, asettica. Una porta scorrevole si apre dal nulla, ne esce Clonilde.
-Perfetto, con questo sistema consentitomi da CLONEMASTER, avrò la mia vendetta dopo l'umiliazione dello scorso anno... saprò come rovinare il Natale a tutta la blogosfera.
Inserendo il contenuto di una provetta all'interno di un tubo collegato agli accrocchi, tutti gli schermi iniziano ad accendersi e lampeggiare.
Il liquido verdognolo scorre nei circuiti, fino a che non arriva a caricare una sorta di cannone/radar puntato verso il nulla.
-E ora... addio, Natale sulla blogosfera! Vi trasformerò tutti in cloni! - grida sguaiatamente Clonilde premendo un grosso pulsante.
Una strana energia si concentra sulla punta del cannone-radar che, infine, spara il suo raggio...

BLOGOSFERA, GIORNO DI NATALE

-Tantissimi auguri a tutti! Anche se questo è un Natale atipico, ho voluto ugualmente riunirvi per poterci scambiare un caloroso augurio! - annuncia Moz.
-Tanto virtualmente gli assembramenti non esistono - sottolinea Vainy.
-E io ho portato molte cose da bere e mangiare - conclude Jonver.
La sala è addobbata a festa, piena di amici. Ma ad un tratto un lampo di luce verde colora di colpo tutta la scena.
-Ma... cos'era? - si chiede Jonver.
-L'albero è andato in corto? - pensa Vainy.
-Ahahah! Certo, è un Natale atipico, ma non immaginate nemmeno quanto! - tuona isterica la voce di Clonilde.
-Oh, no! Ricordo questa voce... è quella pazza dello scorso anno! - afferma Moz.

D'un tratto, un brillio inquietante e verde si intravede negli occhi degli invitati.
-Non sono i Tommyknockers, sicuramente! È uno dei piani di Clonilde!
Tutti i presenti si sono trasformati, come nel Rocky Horror Picture Show.

Franco Battaglia --> Frank B.
Manola e Nina --> Maela & Ninì
Mick Paolino --> Michele Paperino
Daniele Verzetti --> Dan Rock
Sinforosa --> Sinfonegra Lontra
Bobby Han Solo --> B.H.S.
Gas 75 --> Gasoline SeventyFive
Fulvio --> The Fawn
Pietro Saba --> Peter A. Saib
MAX --> X dal profilo misterioso
Emanuele Di Giuseppe --> Manu DeeJous
V. --> Vektor
Cassidy --> Cassidium Undertaker
Claudia Turchiarulo --> Fata Smemorina
Rabb-it --> Bunny
Mariella --> Mary Hell
Lory --> Lorelay Spencer
Pakos D. Early --> P. il censore
Kermit --> Rospoverde
La Dama Bianca --> WhiteMaiden Autrice
Leone --> Lion J. Locke
Vanessa Varini --> Vanny Power
Orso Chiacchierone --> Chatting Bear
Alligatore --> Allie G. Ator
Obsidian Mirror --> Specchio d'Ossidiana Autore

Tutti sono diventati personalità multiple della stessa Clonilde.
Gli uomini sono diventati recensori vaghi e cattivi, stalker di altri blogger.
Le donne sono diventate tutte lesbiche, appassionate di romanzetti LGBTXYZ+ o scrittrici degli stessi.
Ognuno di questi nuovi esseri ha di colpo una storia triste alle spalle, fatta di abusi, persecuzioni e vite tra l'Italia e l'estero.

-Oh, no! Ora cosa posso fare per riportare tutto alla normalità? - si chiede preoccupato Moz.
-Non c'è soluzione: tutti i tuoi amici sono diventati ormai clone-bloggers! E io sto succhiando la loro essenza, in modo tale che ognuno di loro sarà riconducibile solo e soltano al mio account!
Dominerò la blogosfera!
- ride soddisfatta Clonilde, con una voce cavernosa che rimbomba nella sala, senza che si percepisca la sua presenza fisica.
-In realtà un modo c'è, - irrompe dal nulla il clone zoM, -sono qui per fare un patto con te! - dice rivolgendosi a Moz.
-Tu! Maledetto!
-Io riporto tutti alla normalità, ma tu dovrai rinunciare a diventare il re della blogosfera!
-Ci sto! Tanto si trattava di un concetto inventato da altri...
-Non ti immischiare, zoM! - grida Clonilde.
-Mi spiace, Clonilde, ma anche io voglio la mia vendetta. E ora, facendo apparire il portale per l'Arrovescio, tu Moz verrai spedito nell'altra dimensione, ma ti assicuro che i tuoi amici torneranno normali.
-Va bene! Affare fatto!
-Perfetto!, - sogghigna zoM, sparando sulla folla un raggio verde con un enorme fucile laser.
-i tuoi amici torneranno normali tra pochi attimi, ma adesso... che il cancello si apra! Tip emils, edroh live!
Pronunciando queste parole magiche, zoM fa materializzare un arcaico portale. Una grande energia inizia a risucchiare ogni cosa; Moz, Vainy e Jonver stanno per essere risucchiati, mentre tutti i loro amici si ritrasformano da cloni a persone normali.
Ma in quel momento, mentre Moz sta per varcare il passaggio, tira con sé zoM manomettendo il fucile laser. Una forte esplosione di luce verde illumina la soglia, poi l'eco di un sordo boato che arriva da una dimensione lontana.
I presenti si guardano attorno: sono tornati quelli di sempre.
La sala è da risistemare, ma Moz, Vainy e Jonver sembrano essere sani e salvi.
I festeggiamenti possono proseguire, nella blogosfera...

EPILOGO, NELL'ARROVESCIO...

-Non posso crederci, stavo per ottenere la mia vendetta! - Clonilde è fuori di sé.
-Ma anche io avrei voluto la mia, e ricordati che ti ho chiamata io, un anno fa! -le replica zoM.
-ORA BASTA! - vibra potente un vocione robotico, -CI PENSO IO A SISTEMARE LE COSE! IL PROSSIMO NATALE... VEDRETE COME FINISCE QUESTA STORIA...
A parlare è CLONEMASTER... ma chi o cosa sarà mai questa oscura entità?

FINE


Anche questo Natale ho voluto farvi il mio augurio così.
Dunque, Buone Feste a voi e ai vostri cari; a chi ha voluto essere menzionato, a chi ha preferito non esserci, a chi non ha saputo dell'iniziativa.
È ovviamente un "evento" che omaggia la blogosfera e i suoi fatti; un racconto rivolto principalmente agli altri bloggers che frequento da anni o da poco tempo.
Ma ovviamente, approfitto di questo spazio per augurare un BUON NATALE a tutti, anche e soprattutto ai MIEI AFFEZIONATI LETTORI che ogni giorno mi omaggiano passando di qui.
Un caro abbraccio a tutti voi...

[SATURDAY SUPERPOST] speciale Natale

$
0
0

 

Saturday Superpostè la raccolta (tre alla volta) di alcuni articoli del passato, lontano e recente, uniti tutti da un comune denominatore.
Per chi li ha persi, per chi vuol rileggerli, per chi vorrà tornare a curiosare in tre post cult del Moz O'Clock.
Oggi, visto il periodo, parliamo del Natale e delle Feste.
Ho scelto tre post (cinematografico, quotidiano e di curiosità) per immergerci ancora di più nell'atmosfera di questi giorni.


Voglio iniziare da un film cult, ormai classico: Vacanze di Natale.
Capostipite dei cinepanettoni, viene spesso demonizzato per questo motivo (o perché la gente crede di trovarci anche qui rutti, scoregge e comicità slapstick...), quando in realtà è un normalissimo (e pure riuscito) film della commedia all'italiana.
Ne parlai qui: https://mikimoz.blogspot.com/2018/12/vacanze-di-natale-35-anni-cinepanettone.html


Altro post.
I momenti topici delle Feste: una panoramica sulle tradizioni più belle del Natale.
Eccoli qui: https://mikimoz.blogspot.com/2015/12/migliori-momenti-natale.html





E poi Babbo Natale.
Figura mitologica, che -al contrario di Gesù- non esisterebbe.
Ma come stanno davvero le cose?
Ne abbiamo parlato qui: https://mikimoz.blogspot.com/2018/12/prete-cagliari-babbo-natale-non-esiste.html

Buon Santo Stefano!
Vi lascio un ulteriore Superpost del sabato:

Viewing all 2679 articles
Browse latest View live