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[RIVISTE] Topolino Magazine: sempre meglio!

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Lo so, in passato avevo spesso espresso dubbi riguardo la direzione verso cui navigava Topolino: un magazine storico, che ha accompagnato le generazioni più disparate, e che io ho vissuto in quello che considero il periodo massimo di gloria.
Una gloria dovuta non tanto alla qualità delle storie, quanto alla natura di "magazine" in sé, che da qualche tempo si era affievolita.
Topolino aveva gradualmente perso il senso di "rivista contenitore", ma oggi le cose stanno cambiando.
E ve lo (di)mostro.

Ultimamente prendevo Topolino solo per le grandi occasioni o solo se all'interno veniva pubblicata qualche storia di mio interesse (su tutti, fumetti di Paperinik o la saga di Fantomius, vedi QUI).
Poco altro, magari giusto d'estate, per l'appuntamento sotto l'ombrellone o quello ferragostano.
Poi, è successo qualcosa.
E il bello è che... non so nemmeno io cosa.

Topolinoè tornato a essere colorato, vivace, ricco. E, gradualmente, sempre più "magazine", sempre più "contenitore".
Forse un nuovo direttore, forse un nuovo piano editoriale, ma gli articoli sono corposi e mirati, non rischiano di perdersi tra fumetti e confusione.


Un restyling era avvenuto già un anno e mezzo fa, e avevamo constatato addirittura la diminuzione delle pagine dedicate alle rubriche (vedi QUI).
Invece adesso pare esserci stato un dietrofront, non tanto sullo spazio destinato alle stesse, quanto alla qualità e alla struttura di queste.
Si torna a parlare di viaggi, di natura. Di scienza, di musica, sport.
Vero: non c'è ancora la foliazione corposa di un Topolino anche solo di fine anni '90, ma già così è meglio rispetto a prima.
Le varie rubriche sono fruibili anche da un pubblico adulto, risultando piacevoli e interessanti.
Se ce ne fossero di più, a cedenza regolare, sarebbe ovviamente il meglio che si possa desiderare.


Perché Topolinoè un classico, ma è anche una bussola per ragazzini e ragazzi.
Forse l'ultimo baluardo per i più piccoli, tra le letture da edicola.
E sa bene -ora lo ha capito- di rivolgersi anche a un pubblico di fan più attempati.
Uno zoccolo durissimo di appassionati che può ancora godersi non solo i fumetti, ma anche le pagine redazionali.
E quindi perché non potenziare ancora questo comparto, con (magari, suggerisco) classifiche, tecnologia, videogames, home video, ecologia?
Sarebbe fantastico, ma comunque va già bene così.

I FUMETTI

Passando al "succo" di Topolino, beh... anche qui niente da dire.
Perfetto mix di innovazione e retronostalgia, con minisaghe argute e grandi ritorni.
Paperinik, ad esempio, si rimette i panni del "diabolico vendicatore", dovendosi togliere dai guai.
Sapete che, ad esempio, rischia di perdere Villa Rosa e quindi il segreto della sua identità?
Storie del genere non sono semplici da gestire, perché legate a una continuity disneyana da maneggiare con cura: eppure gli autori ci riescono alla grande, regalando emozioni a grandi e piccoli.


Recentemente ha spiccato la saga Tre paperi in gioco, dove Qui, Quo e Qua entrano in quel periodo "ribelle" di vita, gli uni contro gli altri, per una preadolescenza destinata a fare faville, nel calcio come nella musica.
E parlando di ragazzini, anche la saga in otto parti Young Donald (che immagino destinata al mercato estero pur essendo realizzata in tutto da un team italiano) è stata una ventata d'aria fresca.
Molto moderna, mi ha ricordato un po' il brio de I Favolosi Tiny della concorrenza.
Nel prossimo episodio, per i cultori del fumetto disneyano, sarà presente un remake della storia vintagissima Topolino nella casa dei fantasmi (pubblicata nel 1936!), nonché la celebrazione del numero 3333, o del 3333simo numero della rivista!


Dunque, specie rispetto al recente passato, dove mi chiedevo cosa diamine fosse successo al magazine Topolino (leggi QUI), la situazione è sensibilmente migliorata, con uno slancio impressionante che ogni mercoledì mi fa correre, come un tempo, in edicola.
E sapete una cosa? Sto pensando seriamente all'abbonamento, non solo per me ma anche per il Centro di Aggregazione Giovanile che gestisco.
Topolino è un bussola per ragazzini e ragazzi. L'ho detto, lo penso seriamente.
E la redazione tutta sta facendo un gran bel lavoro.

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