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[MISTERI] Lamù, il mistero è svelato: Dammicco e Kaniel sono i cantanti della sigla!

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E dire che nemmeno io, scrivendo l'ormai famoso post del 2018, potevo pensare di finire così dentro questo mistero.
Un mistero che perdura da anni e anni, che ha coinvolto decine di appassionati, centinaia di esperti e migliaia di nerd.
Una sigla televisiva, quella di un cartone animato: Lamù, la ragazza dello spazio.
Chi la canta? Un nome che non è mai stato reso noto, non essendoci mai stati dei credits.
Ma ora, grazie a un periodo di intense ricerche e contatti, finalmente il mistero può essere svelato completamente!

DIETRO IL MISTERO

Nel 2018 provai a ricostruire lo scenario dietro l'intrigo.
Mi si aprì un mondo vastissimo, che mi limitai a "rimettere in ordine" basandomi su ciò che c'era di verificabile ed eseguendo i giusti collegamenti. Trovate tutto (fonti incluse) cliccando QUI, ma vi faccio breve riassunto:
Lamù non è l'unica sigla italiana a non avere un cantante ufficialmente noto.
Da lì sono partito: ce ne sono diverse, tra cui quelle di Ulysses 31 e Benvenuta Gigì.
Tutte queste sigle avevano un comune denominatore: furono composte da Shuki Levy e Haim Saban, registrate ai Sound Connection Studios di Los Angeles, e -per la loro edizione italiana- si avvalevano del lavoro artistico di Alberto Testa (per i testi) e, in un caso, di Ciro D'Amico (riportato così).

Nel corso delle varie indagini, tra teorie e supposizioni, sono giunte alcune certezze.
Tra cui quella che la serie anime Lamù, la ragazza dello spazio fu importata per l'Italia da Frank Agrama, che in quegli anni si avvaleva del lavoro del duo Levy/Saban per la composizione di sigle e musiche.


Successivi problemi fra Agrama e Saban (che interruppero la loro collaborazione) fecero cadere presumibilmente la sigla di Lamù in una sorta di stallo legale, distributivo ed editoriale.
Un vero e proprio limbo.
Già due anni fa si era quindi ventilata l'ipotesi che il misterioso cantante potesse essere Ciro Dammicco, nome che risultò il più "probabile" nel labirinto di informazioni che tentai di districare.

Tuttavia poco dopo la pubblicazione di quella indagine, un utente della pagina FB Il mistero della sigla di Lamù riuscì a reperire un indirizzo e-mail a cui contattare Dammicco, che rispose però negando di aver cantato Lamù, e chiudendo la mail con un sibillino "il mistero dovrà continuare... fatemi sapere."

NOAM KANIEL

E quindi arriviamo al 2020, quando su FB il blogger Wally Rainbow propone un nome: Noam Kaniel.
Stretto collaboratore di Levy e Saban, è compositore e cantante molto noto specie all'estero (sue sono le musiche delle recenti stagioni dei Power Rangers).
Franco Amoroso, alieno al mondo "nerd" ma appassionato del mistero in causa, cerca il contatto di Kaniel, lo trova su Instagram, gli scrive: dapprima una conferma dall'entourage, poi dallo stesso artista. È lui ad aver cantato la sigla di Lamù, riconoscendosi nel cantato.
E di questo abbiamo parlato in questo post, che vi invito a leggere per ogni eventuale chiarimento.




La risposta del cantante israeliano non è solo la prima volta che un addetto ai lavori dichiara il proprio coinvolgimento artistico nella sigla, ma è un vero e proprio colpo che fa da architrave al proseguire dell'indagine.
Noam Kaniel ricorda perfettamente di aver interpretato la sigla di Lamù e di averlo fatto a Los Angeles, ma di averla fatto in "una sorta di duetto" con un altro cantante.
Ebbene: le voci principali sono effettivamente due!

La rivelazione di Kaniel ha scosso la situazione di stasi, scatenando le reazioni più svariate.
Da chi vedeva il mistero ormai sostanzialmente svelato a chi ha pensato addirittura a macchinazioni.
Data la situazione, era arrivato il momento di isolarsi e focalizzare gli ultimi sforzi per giungere alla risoluzione definitiva.
Qui entra in ballo Giuseppe Intorre, con cui ero già in contatto dai tempi del mio primo articolo; crea un gruppo Whatsapp con me, Franco Amoroso e Raffaele Federico dove si cerca una linea comune per raggiungere la verità, lontani dal caos suscitato dalle recenti evoluzioni.



Franco, Marina Russo (cognata di Franco) e Giuseppe dialogano in momenti differenti con Noam Kaniel, che aggiunge ulteriori particolari.
Noam chiarisce che il suo cantatoè presente in tutta la sigla, ma il cantante italiano era da solo all'inizio e nella prima parte dei versi.
Ma di chi si tratta? Noam Kaniel chiede a Levy e il nome che vien fuori è quello di Ciro Dammicco.
(vi ricordo che il materiale completo lo trovate nella pagina FB Il mistero della sigla di Lamù)





NUOVI DETTAGLI

Franco Amoroso e Giuseppe Intorre prendono ancora più in mano la situazione.
Il primo contattando il fondatore di Videomusic, che spiega di aver chiamato Ciro Dammicco in Italia dall'America per lavorare al celebre canale televisivo; il secondo parlando con Noam Kaniel, ottenendo qualche dettaglio in più: il compositore del brano è Shuki Levy, che ha partecipato anche ai cori (la terza voce che può essere udita nel brano); Shuki ribadisce che il cantante italiano è Ciro Dammicco pur concedendosi il beneficio del dubbio.


CIRO DAMMICCO

E se "tre indizi fanno una prova", non resta che rintracciare una persona, a questo punto: Ciro Dammicco.
Nome che era spuntato durante le ricerche sul mistero della sigla, e che adesso Noam Kaniel riconosce come familiare e che Shuki Levy indica come cantante di quel brano.
Bisogna domandare al cantante italiano se quello che asseriscono Noam e Levy corrisponde a verità, metterlo di fronte al "fatto compiuto" chiedendo una conferma o una smentita che questa volta avrebbero una valenza pressoché assoluta.


Qui entra in gioco Fabio Pancaldi, utente del gruppo FBIl mistero della sigla di Lamù che si era distinto per il suo equilibrio e la sua lucidità.
Fabio recupera il contatto di Ciro Dammicco e consiglia a Franco e Giuseppe di scrivere una mail al cantante.
Ma che speranze ci sono che Dammicco risponda?
Giuseppe decide di provarci, e nel mondo più naturale possibile: raccontando tutta la verità.
Dopo una serata passata a comporre la mail assieme a Fabio, la invia.




Dieci giorni dopo, il telefono di Giuseppe vibra. È la risposta di Ciro Dammicco:


Una seconda mail di conferma (oltre che per chiedere al cantante della sigla di Lamù l'autorizzazione a rendere finalmente pubblica la sua identità) conclude finalmente questa ricerca pluridecennale.



Autorizzando Giuseppe Intorre a poter divulgare la notizia, Ciro Dammicco ha ammesso di essere il misterioso, bravissimo e tanto a lungo cercato cantante della sigla di Lamù, la ragazza dello spazio.
Che vanta come seconda voce quella di Noam Kaniel e vede lo stesso compositore Shuki Levy ai cori.


Un mistero lungo quasi quarant'anni è ufficialmente chiuso.
Certo, manca ancora la risposta a diverse domande: è Alberto Testa l'autore dei testi in italiano?
Esiste una copia integrale della sigla? Con quale titolo è stato registrato questo brano?
Beh, per questi misteri abbiamo delle piste che stiamo seguendo, ma questa... è un'altra storia.


Scopri altri misteri televisivi!

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