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[CARTOON] Dragon Ball Z: un ventennale di successi italiani

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Mercoledì 26 aprile 2000: su Italia 1 andava in onda, in prima visione, il primo episodio di Dragon Ball Z.
Ok, innanzitutto non solo il primo episodio e... sì, il titolo non era Dragon Ball Z.
Ma oggi sono vent'anni, che in realtà sarebbero potuti essere anche ventidue.
Beh, se vi state chiedendo il perché di tutte queste cose, non vi resta che lanciarvi nella lettura del seguente articolo, per festeggiare insieme l'anniversario della prima trasmissione italiana di quello che diventerà uno degli anime più visti, seguiti e amati!

APRILE 2000 O GIUGNO 1998?

Dragon Ball Z venne annunciato inizialmente come novità dell'estate 1998, su Italia 1.
Le cose andarono diversamente per tanti motivi, anche commerciali.
Ne abbiamo parlato approfonditamente (➔ QUI).
In ogni caso, la trasmissione del giugno '98 saltò, ma pochissimo tempo dopo, il pubblico italiano poté vedere comunque Dragon Ball Z...

tratto da Lodoss Magazine - settembre 1998

IN EDICOLA!

Ecco che Dragon Ball Z arriva, sempre nell'estate del 1998, ma in edicola.
Raccolti due a due, è la DeAgostini a pubblicare in vhs gli episodi delle attesissime nuove storie di Goku.


26 APRILE 2000

Appena dopo le festività pasquali e i festeggiamenti per la Liberazione, da mercoledì 26 aprile 2000 il pubblico di Italia 1 può finalmente godersi la trasmissione di Dragon Ball Z.
Che effettivamente, per la messa in onda televisiva, cambia nome (e relativa sigla) divenendo What's my destiny Dragon Ball.
A parte questo, l'edizione è la medesima già vista in videocassetta, adattata e doppiata dalla stessa Mediaset che, dal 1999, aveva già fatto debuttare sulla sua rete giovane la prima serie delle avventure di Goku.


GLI ASCOLTI

What's my destiny Dragon Ball esordisce alle ore 13.45, con un episodio e mezzo al giorno.
Arriva così a coprire lo slot fino alle 14.30: è un successo strepitoso che tocca punte di 2.500.000 telespettatori, ma è solo l'inizio.
L'anime è in onda ogni giorno, domenica inclusa.
Si ferma brevemente in estate ma riprende già a fine agosto coi nuovi, attesi episodi e la tanto sospirata trasformazione del protagonista in Super Saiyan, avvenuta durante l'amata saga di Freezer.


IL SUCCESSO

Dragon Ball è ormai un fenomeno che nessuno può ignorare.
Se prima di allora i cartoni animati erano quasi sempre tenuti in disparte, rispetto ad altri programmi, ora anche settimanali come TV Sorrisi e Canzoni pubblica dietro le quinte e articoli a tema.


DRAGONBALLMANIA

Tutti provano a "rosicchiare" un po'dal successo di Dragon Ball Z: in edicola si moltiplicano le pubblicazioni a tema, con la prima edizione del manga che torna disponibile in blocco specie nelle località turistiche; libri, libretti, libricini, magazine -spesso anche molto approssimativi e pieni di imprecisioni- sono in vendita ovunque.
La Rai non se ne sta certo a guardare e mette in onda i film d'animazione della serie, editi già in vhs dalla Dynamic Italia con un adattamento più fedele all'originale ma anche con un doppiaggio diverso rispetto a quello della serie televisiva.


MERCHANDISING E MODA

Ogni cosa è targata Dragon Ball Z: figurine, scacchi, quaderni, zaini, diari, action figures.
La sigla, interpretata da Giorgio Vanni (che omaggia la Go West in versione Pet Shop Boys) è portata persino come prova di canto nella fase finale di Saranno Famosi (ossia l'attuale Amici di Maria De Filippi).
Nessuno è esente dal fascino dei Saiyan: le imprese di Goku, Vegeta, Junior, Bulma e i loro amici appassionano senza sosta un pubblico che le richiede a gran voce.
Dragon Ballè una moda, in tutto e per tutto. Italia 1 non fa che replicarlo continuamente in quanto sicuro traino in palinsesto; il manga viene ristampato in ogni edizione possibile, per tutti gli anni 2000, sulle console girano i videogames tratti da questo celebre titolo.
C'era persino vario junkfood che regalava piccoli gadget della serie:



UN FENOMENO CHE DURA NEL TEMPO

Nessuno ha mai dimenticato Dragon Ball Z.
Tanto che in Giappone è stato prima rilanciato con un nuovo film (La battaglia degli dei, 2013), in seguito con un secondo lungometraggio (La resurrezione di 'F', 2015) e in mezzo con una serie nuova di zecca che però prende come titolo Dragon Ball Super.
Ma prima di tutto questo, la stessa Italia 1 ha riproposto a lungo tutta la saga e ne ha fatto anche dei "sunti" grazie a puntate di montaggio (Dragon Ball: le grandi battaglie) e poi trasmettendo gli stessi film passati sulla Rai, ma ridoppiati col cast della versione Mediaset (Dragon Ball: la saga).



Durante le innumerevoli messe in onda (spesso anche a discapito di altre serie), Dragon Ball Z ha subìto delle censure laddove inizialmente era passato senza alcun taglio: anche a causa di multe che la Mediaset ha dovuto pagare per aver trasmesso, in fascia protetta, delle scene ritenute violente, si rese necessario intervenire sulle immagini che mostravano perdite di sangue o immagini particolarmente forti.
Le censure andavano e venivano a seconda dell'anno di replica, mentre su altri canali mediasettiani la serie passava integralmente.
Proprio a causa delle segnalazioni del Moige, una delle tante repliche ha saltato ben tre episodi, prima trasmessi senza alcun problema.



Oggi Dragon Ball Z viene ricordata come una delle serie animate giapponesi che ha generato in Italia un vero e proprio culto, ma anche enorme profitto.

fonti consultate:
https://archive.is/20140505101508/http://www.passetti.net/kobito/apr2000.htm

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