Giunge all'albo numero 11 la corsa di Samuel Stern, fumetto italiano che sta raccogliendo molti consensi tra i fan della narrativa disegnata: una formula azzeccata, che forse è arrivata (rigorosamente in edicola!) al momento giusto, e che probabilmente ha coperto qualche nicchia rimasta vuota.
Storie avvincenti, sempre diverse, semplici (nel senso più positivo del termine) e personaggi ormai diventati familiari.
Una leggerissima ma presente continuity, un puzzle sul passato dei protagonisti e un incombente evento che potrebbe arrivare a breve.
L'Abisso, undicesima puntata, aggiunge peraltro nuovi tasselli alla tela imbastita fino a ora dagli autori.
Che cos'è l'Abisso?
Una strana pozza in un bosco. Questo, almeno, se vogliamo vederla semplice.
Ma L'Abisso è pure altro, è anche l'albo che segna un resoconto, che fa il punto della situazione sulla guerra bene vs male raccontata in Samuel Stern.
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Il caso da risolvere stavolta parte negli anni '90, nel passato di padre Duncan: alla sua prima esperienza da esorcista, ebbe modo di confrontarsi con uno psichiatra ateo del quale è rimasto amico.
E ciò avvenne non in occasione di un congresso o di un workshop sulla mente umana, ovviamente: si trattava di un caso di esorcismo.
Trent'anni dopo, Duncan torna in quei luoghi con il fedele Samuel, per riuscire a trovare la chiave del mistero -di allora e di oggi-.
E L'Abissoè una storia che ci parla di comunicazione: a volte incomprensibile, a volte alla ricerca della giusta "traduzione".
Comunicazione tra i fatti del passato e quelli del presente, tra fede e scienza, tra spiegabile e inspiegabile, tra bene e male, tra vita e morte.
Ancora una volta, i demoni di Samuel Stern non sono solo semplici "mostri del giorno" da combattere, da mandare via, da sigillare nel profondo dell'inferno.
Hanno umanità, perché di umanità hanno bisogno e si nutrono.
E come sempre, quindi, la forza di Samuel Stern è quella di raccontare storie di persone comuni che loro malgrado nutrono i demoni.
Un male umano, niente di più.
L'Abissoè scritto e sceneggiato da Massimiliano Filadoro, Gianmarco Fumasoli e Marco Savegnago: una storia imperdibile che riesce a tracciare anche il bilancio di ciò che conta nella continuità narrativa, in una vicenda tra l'horror e il mistero.
Ai disegni c'è Lisa Salsi, che dona ai personaggi tratti chiari e più morbidi, in uno stile che ricorda molto quello europeo vagamente contaminato dal successo nipponico di fine anni '90.
L'Abissoè in tutte le edicole dal 30 settembre: scoprite anche voi se si tratta solo di una pozza in un bosco, o c'è dell'altro...
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