Dopo aver festeggiato i 30 anni dalla prima trasmissione americana (QUI la retrospettiva) è giunto oggi il momento di un altro compleanno: Twin Peaks spegne le sue prime trenta candeline italiane, avendo debuttato in Italia proprio la sera del 9 gennaio 1991.
Dopo un lungo battage pubblicitario, e accompagnato dagli articoli e dagli speciali di diverse riviste, quel mercoledì -fregandosene anche della Coppa Campioni- sconvolse la televisione tricolore e collezionò un numero enorme di telespettatori, che divennero fedeli sostenitori.
Ripercorriamo dunque la storia di Twin Peaks in Italia, che è anche la storia della nostra TV commerciale: perché questo titolo ebbe così successo, da noi?
Sono pronto a scommettere che la risposta interesserà anche chi non è fan della serie...
I SEGRETI DI TWIN PEAKS
Questo il titolo italiano: non il semplice originale Twin Peaks, ma il più vendibile e soap-operistico I segreti di Twin Peaks.
Evocativo, televisivo, da TV berlusconiana.
La storia del serial la conoscete tutti: rinvenuto il cadavere della reginetta Laura Palmer, partono le indagini nella cittadina americana al confine col Canada. Siccome i gufi non sono quello che sembrano, e ci sono implicazioni di carattere oscuro, interviene presto l'agente Dale Cooper dell'F.B.I.: nel dettaglio ve l'ho raccontata QUI.
SOAP O NON SOAP?
Di certo Twin Peaks nasce come parodia delle luxury soap di prima serata, mixando gli intrighi surreali alla Dallas (figli illegittimi, relazioni segrete, giochi di potere e delitti assortiti) a altrettanto surreali trame horror ed esoteriche. Con una spruzzata di teen drama.Era questo il gioco, un genere nuovo che poteva funzionare come no, e funzionò benissimo sia in America che in Europa.
E in Italia.
Dove la percezione che se ne ebbe era proprio quella di mystery soap con tocchi d'autore.
Perché Twin Peaks ci venne subliminalmente presentata così.
Ma andiamo per gradi.
TWIN PEAKS: DAGLI USA ALL'EUROPA
Quando in America venne mandato in onda l'episodio pilota, la prima stagione era già stata ordinata tutta, andando in onda dall'8 aprile al 23 maggio 1990.Ma appena dopo la trasmissione del pilot in America, i nostri giornali si erano già interessati alla questione, rivelandoci un curioso dettaglio:
Twin Peaks"è una mineserie presto distribuita anche in Europa", "Presto in onda anche in Europa": scrive così questa testata, poco dopo il debutto americano.
Significa che la serie era stata già venduta in Europa, e infatti a stretto giro ce la ritrovammo anche in Spagna (ottobre 1990), Italia (gennaio 1991) e Francia (aprile 1991).
Tre canali per tre nazioni, con un unico comune divisore: Silvio Berlusconi.
TWIN PEAKS: UN FENOMENO BERLUSCONIANO?
Possiamo affermarlo quasi con certezza: Twin Peaks, in Italia (e non solo) è stato un fenomeno berlusconiano.
Distribuito dalla società Silvio Berlusconi Communications, con tanto di logo ad aprire ogni puntata, andò su Canale 5 e prima sulla sorellina iberica Telecinco, e poi sulla sorellina francese La Cinq.
Tutte reti televisive Fininvest.
Vediamo uno spot spagnolo che annunciava il primo appuntamento:
Il nome di Berlusconi esce fuori anche dalla meta-intervista alla famiglia Palmer, contenuta nel cofanetto The Entire Mystery del 2014.
È Ray Wise, l'attore che interpreta Leland Palmer, a raccontare a Lynch che, con Russ Tamblyn (un suo collega, il dr. Jacoby nella serie) si recò in Spagna e poi a Milano, per vedere l'edizione italiana di Twin Peaks"e credo che Berlusconi gestisse la cosa", dice.
Di certo, gli sforzi di Canale 5 per promuovere questa serie furono immensi: una marea di diversi spot, ad esempio, iniziarono a solleticare i telespettatori.
Il nome Twin Peaks era ripetuto quasi ossessivamente: non poteva che incuriosire.
Guardiamo ad esempio questo annuncio, che cita persino proprio Dallas (altra serie di punta dei canali Finivest):
Anche gli altri spot erano particolari, come quelli che annunciavano l'effettivo esordio per il 9 gennaio.
Ne rivediamo uno, emblematico, che celebra l'estro e la carriera di David Lynch:
In onda ogni mercoledì sera alle 20.40, I segreti di Twin Peaks poteva contare sempre su una serie di intriganti promo italiani, mandati a martello durante tutta la settimana.
Quello che segue ne è uno che riguarda la seconda stagione, dove si annuncia la rivelazione riguardo l'assassino di Laura Palmer:
TWIN PEAKS E SILVIO BERLUSCONI EDITORE
Ma un vero fenomeno si crea in modo capillare.
Sappiamo che avere televisioni e giornali ha aiutato Berlusconi in ambito politico, ma ciò servì anche a Twin Peaks: fondata nel 1990, la casa editrice italiana Silvio Berlusconi Editore controllava -prima di cederle alla Mondadori- settimanali di successo come TV Sorrisi e Canzoni e Telepiù.
Peraltro, la Silvio Berlusconi Editore era attiva anche in Spagna.
E fu così che il fenomeno Twin Peaks, in Italia, divenne assoluto: ogni settimana sulle copertine e sulle pagine di questi magazine apparivano i protagonisti della serie; speciali, dossier, box con le trame, curiosità e anticipazioni impressero l'opera di Lynch e Frost nelle menti di un pubblico italiano trasversale.
Anzi possiamo affermare che proprio TV Sorrisi e Canzoni fu l'organo di stampa ufficiale, nella nostra nazione, di Twin Peaks: ne pubblicò persino un'infografica con foto e connessioni tra i vari personaggi.
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dal sito DavidLynch.it |
TWIN PEAKS: UN CULT CREATO AD HOC
Oltre a speciali televisivi che ne anticiparono la messa in onda, per rinsaldare il "fenomeno italiano Twin Peaks" la Fininvest trasmise tutti gli episodi della prima stagione in una lunga maratona notturna: chi aveva perso gli appuntamenti al mercoledì, poteva recuperare; chi era già fan, poteva ripassare e scorgere nuovi dettagli.
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dal sito DavidLynch.it |
Sempre TV Sorrisi e Canzoni, a sorpresa e del tutto fuori target, pubblicò a puntateIl diario segreto di Laura Palmer: testo ufficiale legato alla serie, venne allegato al settimanale ma con le pagine da tagliare, per poterlo leggere.
Questo perché si tratta di un'opera, visto il contenuto, destinata al solo pubblico adulto.
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dal sito DavidLynch.it |
La Fininvest riuscì anche nell'impresa, pionieristica, di mandare in contemporanea con gli USA l'ultimo appuntamento della serie (che all'epoca si fermò alla seconda stagione, nel giugno 1991).
A poche ore dalla trasmissione americana, lo shockante e artistico finale di Twin Peaks fu visto anche dagli appassionati italiani.
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dal sito DavidLynch.it |
DIECI ASSASSINI PER LAURA PALMER
A cavallo tra le prime due stagioni (la seconda sarebbe arrivata, sempre su Canale 5, dal marzo 1991), il solito TV Sorrisi e Canzoni si fece promotore di un concorso molto particolare: 10 assassini per Laura Palmer.
Un'operazione oggi impensabile, visto quanto è facile avere accesso agli spoiler su qualunque cosa: ma nei lontani anni '90, si poteva ancora tirare a indovinare, sulla base degli indizi visti nel serial, chi potesse aver ucciso Laura tra questi dieci personaggi:
IL TELEGATTO A TWIN PEAKS, CON PARTICOLARE ASSURDO
E nel 1991, Twin Peaks vince anche il Telegatto.
In quell'occasione avviene un fatto molto particolare, piacevolmente assurdo: ad annunciare la vittoria del serial di Lynch e Frost, in una serata presentata dalla Carrà, è nientemeno che una giovanissima Monica Bellucci.
La modella italiana consegna il premio a Sheryl Lee e Michael Ontkean, senza immaginare che anni dopo sarebbe entrata nel cast della serie, peraltro interpretando un ruolo risolutore!
FUOCO CAMMINA CON ME: LA PRESENTAZIONE
Quando ormai Twin Peaks in Italia era concluso, lasciando tutti a bocca aperta (in attesa di un terzo capitolo che arriverà solo ventisei anni dopo), la sua forza evocativa non si era esaurita.
Questo speciale per Cannes '92 propone un'intervista italiana a Kyle McLachlan, attore della serie, in occasione dell'uscita del film Twin Peaks - Fuoco cammina con me.
Attenzione però: il seguente video contiene spoiler per chi non sa come finisce la seconda stagione di Twin Peaks!
REPLICHE E FANDOM
Una serie di repliche sui più disparati canali (Retequattro, durante l'estate di Usa '94; poi Italia 7, e ancora Jimmy ma soprattutto Raitre che lo ripropose come cult in Fuori Orario; nonché le reti Horror e Fantasy...) contribuirono nel tempo a fare di Twin Peaks un'opera sempre chiacchierata, inglobando nuove generazioni tra le fila del fandom che ancora cercava teorie e soluzioni.
E poi arrivarono i DVD, anche in allegato a Sorrisi; e quindi i bluray da collezione, e infine nel 2017 il ritorno coi nuovi episodi, ma stavolta su Sky Atlantic.
Incredibile, dunque, quel che in Italia è stato fatto con Twin Peaks: possiamo quasi dire che ce ne hanno inculcato il mito, in una strategia che ne celebrava il valore artistico ma che restituiva la serie anche alla casalinga di Voghera, tutta telenovelas e rotocalchi rosa.
Crossmedialità, maratone notturne, episodi in contemporanea con l'America... tutto questo nel lontano 1991, anni prima che diventasse una pratica regolare.
E su Canale 5: se pensiamo che oggi la stessa rete ospita Grande Fratello Vip, la De Filippi, la D'Urso e tutto il carrozzone di discutibile valore, Twin Peaksè stato un miracolo.
Commerciale, certo. Ma un miracolo.
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