È difficile dover parlare di questo nuovo episodio di Berserk. Nuovo e ultimo.
L'ultimo realizzato dal maestro Miura prima della sua prematura scomparsa, avvenuta lo scorso maggio.
Berserk termina qui. Il Berserk scritto e disegnato da Kentaro Miura.
Termina con un episodio clamoroso come solo lui sapeva fare.
Quasi paradossale, peraltro, pensare che tutto finisca con delle (splendide) tavole del genere, a guardare ciò che viene raccontato in queste pagine.
Ma questo è.
Berserk 364, dal titolo "Lacrime come rugiada al mattino"è davvero l'ultimo capitolo del nostro fumetto.
Sceneggiato e imbastito da Miura, è stato completato nei disegni dallo staff del maestro, i mitici assistenti dello Studio Gaga.
Pur con la tristezza nel cuore, hanno reso omaggio all'autore rifinendo gli ultimi dettagli per fare in modo che il capitolo venisse pubblicato.
L'episodio 364, peraltro, chiude anche il volume 41 di Berserk, che sarà in vendita da dicembre (in Giappone).
DOVE ERAVAMO RIMASTI
Dopo aver visto sprazzi dei sanguinosi ricordi del condottiero che indossò l'Armatura del Berserk prima di Guts, ritroviamo quest'ultimo a osservare la sua Casca che sembra finalmente serena.
Il guerriero ripensa con sdegno anche a Griffith e alla vendetta: sarà forse il caso di abbandonare i propositi di sangue e godersi il momento di pace?
Ma ecco che, davanti a Guts, si palesa il bambino misterioso (trovate QUI un lungo approfondimento sulla sua figura).
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dall'episodio 363 |
IL BAMBINO MISTERIOSO
Guts si domanda cosa possa farci quell'infante sull'isola, e lo porta dagli altri; Schierke scopre di essersi sbagliata: il bambino misterioso non è un emissario dell'isola degli elfi, né ovviamente il sovrano degli elfi stesso, visto che Danan si presenta di lì a poco.
La teoria della streghetta, spiegata nel vol. 37, si rivela infondata (tuttavia sappiamo bene che Miura non lasciava niente al caso, e quella frase fu certamente messa lì per spiegare tutt'altro riguardo gli elfi).
La Regina degli elfi spiega che l'arrivo di Guts e il suo gruppo di avventurieri le fu profetizzato da Flora.
Guts prega gli altri di portare il bambino di sopra, da Casca.
La donna, appena vede di nuovo il piccolo, lo riconosce immediatamente sebbene quando lo vide le prime volte era ancora in stato di follia mentale.
E quindi con istinto materno si addormenta con lui.
Proprio Danan spiega che l'aura del bambino è neutrale, non ha alcun intento malvagio altrimenti nemmeno sarebbe potuto entrare sull'isola, ma sicuramente è stato richiamato lì da qualche connessione con chi abita ad Elfhelm.
E la connessione è sicuramente con Casca ma anche con Guts, osserva la donna.
GIORNATE TRANQUILLE
Grazie al tempo che sull'isola scorre diversamente, il bambino può non scomparire subito e Casca è contenta di poter passare un po' di tempo con lui.
Iniziano così momenti quotidiani nel paese degli elfi, tra lezioni di magia e attimi tranquilli.
Farnese spera che la vicinanza tra Casca e l'infante, che ai suoi occhi sembrano davvero madre e figlio, possa guarire del tutto le ferite nell'animo della ragazza.
IL VERO SCOPO?
È tempo di riflessioni per lo Spadaccino Nero: intento ad allenarsi col suo spadone nei pressi di una cascata, può constatare che ormai non può più quasi fare a meno dell'Armatura del Berserk, sebbene la corazza gli abbia causato dei danni (la mano trema, la vista è pessima).
Proprio il bambino misterioso torna da Guts e indossa l'armatura, giocando a fare il cavaliere.
(Il suo scopo potrebbe essere quello di "allontanare" il guerriero da un artefatto tanto pericoloso?).
Guts lascia quindi andare il bambino con gli altri.
Torna la notte; Casca dorme ancora col misterioso bambino e afferma di sentire qualcosa di nostalgico, sin da quando lo incontrò sulla spiaggia di Vritanis.
Ma poi, sente anche altro, qualcosa di più "oscuro": inquel momento, Casca si sveglia di soprassalto: ha ripensato al feto deforme che la aiutò durante i fatti della saga di Albione.
Non trovando più accanto a sé nel letto il bambino, e come avendo un presentimento, si fionda fuori dalla casa dove dimora.
Proprio in quel momento il bambino si ritrasforma pian piano in Griffith: il Falco parla a uno sconcerato Guts, dicendo che nelle notti di luna piena fa spesso un sogno dove diventa un infante e sente l'abbraccio di un calore familiare; ma come quel sogno ha termine, resta solo un sentimento di solitudine che poi va via, come una sola lacrima.
L'ULTIMA TAVOLA
Con una scena di Griffith che piange sotto una pioggia di petali, si conclude per sempre Berserk di Kentaro Miura.
La didascalia parla chiaro: "おわり" significa "fine".
Un gioco del destino, nella tragedia della morte del maestro, ha voluto che il Berserk di Miura avesse comunque un finale: potente, evocativo, spiazzante.
Una lacrima come rugiada mattutina.
Il destino di Berserk non è ancora deciso, potrebbe anche tornare in futuro sotto qualche nuova forma e continuare, ma -ci tengono a precisare- sarà fatta solo la volontà dell'autore secondo le sue disposizioni.
Un artbook è in uscita. Una mostra con intervista inedita a Miura è in corso.
Così si conclude un'epoca.
L'attesa spasmodica per un nuovo episodio; i dibattiti online; gli approfondimenti su questo blog.
Una valanga di ricordi che mi riporta ai tempi di siti e forum (ho iniziato a scrivere contenuti per il web proprio grazie a Berserk, venti anni fa!), tra studi e speculazioni.
Continuerà? Lo scopriremo (spero) presto.
Io ho in mente di fare una cosa, comunque. Mi sono occupato così tanto di quest'opera che ne ho quasi assorbito l'essenza stessa.
Nel mio piccolo, contnuerò a parlare ancora a lungo di Berserk e,se non dovessero farlo ufficialmente, ho deciso di "continuare" io stesso la storia, come in una visione personale che però sarà profondamente rispettosa del lavoro del maestro e di tutte le trame e i concetti lasciati in sospeso.
Vedremo.
Intanto, questo lungo e magnifico viaggio è finito.
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