Come tutti i fan sapranno, in allegato con le action figures, veicoli e playset dei Masters of the Universe (negli anni '80) c'era sempre un piccolo albetto, comunemente chiamato minicomic.
I minicomics sono tanti e forniscono storie che negli anni hanno contribuito a definire il mondo di He-Man, raccontando spesso episodi che puntavano i riflettori proprio sul giocattolo a cui erano abbinati.
Ora, dopo l'indagine esclusiva sul vero primo arrivo dei Masters in Italia (leggila QUI!), parliamo di un'altra simpatica particolarità tutta tricolore: i minicomics monolingua italiani!
Sicuramente ricorderete che i minicomics sono albetti tradotti in più lingue, e infatti nella maggioranza dei casi sono usciti sotto questo formato: un piccolo spillato di 32 pagine che aveva la stessa storia ripetuta ben quattro volte, in quattro idiomi diversi (tra cui l'italiano).
A volte le lingue erano due, con la stessa caratteristica di avere l'albetto diviso sempre a metà: una parte era "dritta" e una a rovescio, con la traduzione nell'altra lingua.
Quindi quadrilingue o bilingue, lo standard era questo.
Ma esistono anche minicomics esclusivi monolingua, col solo italiano.
tutto tradotto tranne il "the end" |
Se i primissimi albetti con immagini e didascalie, disegnati da Alcala (almeno due su quattro), sembra che ebbero una loro edizione monolingua italiana allegata al magazine Più e il suo gioco (oltre che quella del 1982 ridisegnata, QUI), in circolazione ci sono successivi fumettini usciti proprio con i giocattoli della linea Masters of the Universe.
Ne vediamo alcuni, con le loro caratteristiche e con il loro particolare inserto pubblicitario interno:
CHI LI HA STAMPATI?
Solitamente la Mattel affidava la stampa di questi albetti a tipografie in India (la Leo), in Argentina per il mercato di lingua spagnola (la Rotoplast) e Taiwan.
Ma guardando il retro di questi minicomics eslusivi in italiano, leggiamo che sono stati stampati proprio in Italia, dalla Grafiche Artabano di Omegna.
Oggi Grafiche Artabano s.a.s. di Valerio Artabano e c. in 28, Via Borca - 28887 Omegna (Piemonte), negli anni '80 si era occupata per conto di Mattel di produrre la versione italiana dei minicomics.
Ma, spulciando in rete, si può scoprire che le stesse pagine tradotte per il nostro mercato potevano essere presenti anche in albi bilingue, però stampati a Taiwan. Dunque, la traduzione e l'adattamento finale del prodotto non dovevano essere svolti in Italia, ma probabilmente si trattava di pagine già tradotte a monte dalla Mattel per ogni mercato dove vendeva i Masters.
L'INSERTO
La particolarità di questi opuscoli con la sola lingua italiana è la presenza all'interno de La vetrina dei Masters: un inserto di 4 pagine (ce ne sono diversi) che pubblicizzavano ulteriormente i giocattoli al di là di quelli canonici che potevano essere visti in quarta di copertina.
Mostrando wave più "aggiornate" per quanto riguarda i giocattoli rilasciati, avevano lo stesso stile delle famose pubblicità dei Masters presenti sulle riviste dell'epoca (Topolino in primis), che potete rivedere cliccando QUI.
Da notare come alcune action figures reclamizzate siano ancora dei prototipi, ma soprattutto nella doppia pagina che mostra il Castello di Grayskull e la Cittadella del Serpente, possiamo vedere che la foto è stata ribaltata.
Le misure di questi albi sono 13 cm (altezza) e 10,5 (base).
Altri albetti monolingua rinvenuti sono Fuga dalla trappola dell'orrore (allegato allo Slime Pit) e L'ultimo campo di battaglia (allegato al playset Eternia)
Chissà cosa spinse la Mattel a localizzare in questo modo solo alcuni minifumetti allegati ai giocattoli: forse il fatto che alcune wave, da noi, arrivarono tutte insieme e serviva pubblicità fresca anche dei prodotti più nuovi?
Special thanks to Michele Raguso che mi ha fornito materiale e informazioni preziose, tutto in esclusiva per il blog.
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