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[MUSICA] il caso Jalisse - dopo la vittoria, sempre esclusi da Sanremo: perché?

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Siedi, accomodati e ascolta: è questo il significato del termine arabo Jalisse, nome del duo che nel 1997 spopolò a Sanremo.
Loro in realtà si ispirarono a un personaggio secondario della sit-com I Robinson, che si chiamava Jalissa.
Ma il "siedi e ascolta" torna utile: per raccontare una storia di musica, e per far sentire questa musica.
Famosi ormai più per le loro continue e ripetute non ammissioni al Festival della canzone italiana, i Jalisse in realtà sono vivi e attivi più che mai.
Però tutti ci chiediamo: cosa successe all'epoca?


Alessandra Drusian e Fabio Ricci si sono conosciuti a inizio anni '90; lei cantante e lui musicista, hanno unito le loro vite (sposandosi poi nel 1999) formando un duo musicale.
Il loro primo contatto col Festival fu nel 1995: arrivati al terzo posto nella classifica di Sanremo Giovani, guadagnano il diritto a partecipare nella categoria "nuove proposte" dell'anno successivo.
E così, nel 1996, arrivano sesti.
Il regolamento li ammette, dopo una selezione iniziale, sul palco dell'Ariston nel 1997: qui portano l'arcinota Fiumi di parole, che riascoltiamo proprio live da Sanremo:



         


Il brano, un pop di classe, con un sound ricercato e non banale (peraltro dal sapore più internazionale che italiano: ci videro anche delle somiglianze con un brano dei Roxette), fece breccia nel cuore degli spettatori.
Il tema era quello dell'incomunicabilità in una coppia, tra speranze e futuro incerto.
Il "fiumi di parole tra noi, prima o poi ci portano via..." divenne un piccolo citato tormentone; la canzone ebbe inaspettato successo e finì anche come stacchetto delle finte veline albanesi di Striscia (la Berisha).





Non sono meteore, i Jalisse.
È che capitarono in un momento particolare del Festival e della TV.
Infatti, Sanremo era stato travolto, l'anno prima, da grandi polemiche: proprio Striscia aveva annunciato il vincitore della kermesse musicale ore prima del previsto, lasciando intendere che fosse tutto pilotato.
E allora nel 1997 la produzione lasciò, in un eccesso di spavento e trasparenza, l'intera scelta al pubblico e alle giurie demoscopiche: fu così che i Jalisse si posizionarono, a sorpresa, al primo posto.






Una scelta democraticissima ma che rappresentò un'anomalia: perfetti sconosciuti (difatti poi l'album non vendette così tanto) e con una etichetta indipendente, i Jalisse non poterono far contenti case discografiche e carrozzoni vari.
Si sa come funziona: a Sanremo ci vai perché (o se) sei sostenuto (e spinto) dal mercato e dal sistema discografico. Niente di così assurdo o "sporco", ci mancherebbe.






Fiumi di parole partecipa anche all'Eurovision Song Contest: c'è il forte "rischio" che vinca anche lì, e invece si posiziona quarta.
Ci sta, ci mancherebbe. Ma qualcuno pensò che la sconfitta fosse stata voluta dalla Rai, per meri motivi tecnici: la nazione che vince l'Eurovision deve poi organizzare e ospitare l'edizione successiva dello stesso.
E, nel 1998, la prospettiva non era ritenuta televisivamente vantaggiosa, in Italia.






Dunque, da allora sembra essere iniziata un'opera di boicottaggio del duo, che però ha una certa visibilità all'estero e tiene uno zoccolo duro di appassionati che non li dimenticano (tanto da apparire anche nel film Ex del 2009).
Dal 1998 in poi, ci riprovano sempre: vogliono tornare sul palco dell'Ariston ma ogni loro nuova proposta musicale viene inesorabilmente bocciata.
Così, per venticinque anni.




Strano pensare che i vincitori di un Festival (peraltro vincitori letteralmente a furor di popolo...) non siano mai riusciti a produrre un brano quantomeno decente, considerati gli orrori che ci siamo sorbiti in questi anni (tra Amici di Maria, terzetti improbabili e chissà cos'altro).
Tuttavia, i Jalisse continuano a frequentare la Rai, di striscio.
Nel 2014 la Drusian partecipa alle blind audition di The Voice, ma nessuno dei quattro coach la sceglie:



         


Intanto, mentre i loro nuovi brani vengono continuamente scartati dalla selezione del Festival, passano gli anni e Amadeus li ospita a Ora o mai più, programma che ripescava cantanti che ebbero grande successo in passato.
Andò benissimo:



         


Da allora, la Drusian è stata a Castrocaro e a Tale e quale Show, riportando un po' in auge l'immagine dei Jalisse presso il grande pubblico televisivo.
Ma per Sanremo non c'è ancora niente da fare.
E allora sembra lecito chiedersi: perché sono venticinque anni che non vengono mai riammessi, anche solo per non innescare inutili polemiche? Le loro proposte sono davvero così inferiori ai brani che poi finiamo per ascoltare?
Non è che si teme una nuova esplosione popolare -visto che i Jalisse sono ormai un "caso", un qualcosa che ha trasceso la semplice musica-?
Ma allora, davvero nessuno vuole cavalcare questa storia, questo probabile nuovo successo su cui scommettere, che ha dietro di sé un racconto che farebbe faville?


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