Ha fatto discutere, negli ultimi giorni, il nuovo spot Buondì Motta.
Quello dell'asteroide, per capirci.
Cosa c'è che ha fatto scandalo?
In realtà lo spot è simpatico e rompe un po' i soliti schemi che vedono al centro delle vicende la classica famiglia perfettina.
Cioè, sì, questa è la famiglia perfettina, che però viene punita. Una ragazzina corre dalla mamma per chiederle una colazione che sia buona ma non faccia male, e blablabla; la madre le risponde che non esiste niente di tutto ciò e possa colpirla un asteroide se ciò non è vero.
E tanto è: dal cielo piomba la meteora che spiaccica la signora.
Nulla di nuovo sotto il sole. Uno spot degli anni '80 -reclamizzante sempre uno snack- fu bandito per lo stesso motivo: al centro della scena una bambina carina che, in un verde campo, decantava le lodi dell'ennesima merendina che fa bene, +latte-conservanti, naturale. Arriva un bulletto e la scaraventa via, mangiando il suo grandioso cibo spazzatura che lo spot reclamizzava. Lo ricordate?
Quindi, davvero nessuna novità: giocare coi cliché (e sappiamo bene quanto la famiglia del Mulino Bianco lo sia...) è pure facile. Buondì Motta riesce a far parlare di sé e fa centro.
Nessun cattivo gusto, nessun chissà quale messaggio negativo. Dobbiamo difendere i bambini dalle merendine, magari, e non dai relativi spot. L'umorismo non ha mai ucciso nessuno.
E nemmeno un Buondì Motta, a ben vedere.
Vi lascio un video trovato in rete, con gli spot anni '80 al limite della censura. Che però passarono tranquillamente in tv e nessuno -forse- ebbe da ridire.