Sono onorato di aver fatto parte di un sogno.
Che spesso assumeva contorni da incubo.
Sono onorato di averlo sognato sin dal lontano 1991.
È un sogno, un sogno che finisce e che ricomincia, inglobando nuovi piani di realtà.
E che, ancora una volta, ha cambiato il volto della televisione (ma anche del cinema!) tracciando un solco incolmabile dietro di sé.
Twin Peaks 2017, signore e signori.
In molti sono rimasti un po' così dopo la fine di questa serie-evento. Turbati, disorientati, se non addirittura delusi, frustrati o arrabbiati.
Sensazioni comprensibili: Twin Peaksè una di quelle opere che dopo un minuto resti confuso. Dopo un'ora qualcosa si connette. Dopo 24 ore, parlandone, ti si apre un mondo. Dopo qualche tempo comprendi che si tratta di un capolavoro.
Arte, in sostanza. Che abbraccia ogni altra forma artistica (visuale, musicale...).
Lynch e Frost non erano tornati per compiacere lo spettatore, lo avevano dichiarato. E lo hanno dimostrato.
Il viaggio (un sogno lucido?) è stato lungo, anche faticoso, ma solo per veri onironauti che hanno saputo restare svegli (!). Ci è voluto molto caffè: ma non è questa piacevole droga la stessa che ha sempre utilizzato Cooper per restare sveglio all'interno di un sogno più grande?
Antinarrativo al massimo, Twin Peaks - Il Ritornoè stata la decostruzione della serie, con situazioni apparentemente incomprensibili e personaggi "dissacrati" (il protagonista, che è effettivamente tale solo nelle battute finali, reso per il resto delle ore al pari di un lento menomato).
Non utilizzando affatto la struttura di serie televisiva (non c'era alcun "gancio" a fine episodio, non c'erano gli stilemi propri e fondamentali di questo modello narrativo), Twin Peaks abbandona le linee da soap e si fa più cinematografico. Una fusione tra le prime due stagioni (sono 18 puntate) e il film Fuoco Cammina Con Me. Un nuovo ibrido, un nuovo format che, vedrete, ora tutti si metteranno in fila per copiare.
Ma al di là di Twin Peaks, c'è il cinema di Lynch, che questa nuova serie restituisce fino alla fine (specialmente alla fine) come fosse un nuovo episodio di una sequenza iniziata con Velluto Blu, proseguita con Strade Perdute e terminata (per ora) con Mulholland Drive e INLAND EMPIRE. Non è un caso che le Parti 8 e 18 sembrano quasi opere a se stanti.
In Twin Peaks 1 e 2 vi era un programma che i protagonisti guardavano in tv: Invito all'amore.
Oggi la soap si è riversata direttamente in Twin Peaks, fondendosi con la realtà (di finzione e verità) e, rinunciando alla struttura (se non con esibizioni musicali quasi a fare da sigla finale), non concede alcun appiglio allo spettatore. Siamo in caduta libera, come nei sogni. Freud direbbe che si tratta di qualcosa di sessuale. Probabilmente il miglior autoerotismo possibile.
Twin Peaks 2017è un puzzle, un gioco. Lynch e Frost non forniscono spiegazioni ma ci regalano le chiavi (i suoni che si sentono, le cifre che si citano) per capire. Per interpretare un'opera che può benissimo terminare qui oppure può avere altro da dire.
In fondo, era così anche negli anni '90. Il cerchio è comunque chiuso.
Il gioco è quello di guardare oltre il piano narrativo televisivo. Molti nomi di personaggi non sono nemmeno citati, dobbiamo risalirci noi grazie ai titoli di coda. I credits finali sono parte integrante del racconto, così come le musiche. La musica, ecco: Audrey balla la Audrey's Dance (presentata proprio con questo nome!), che appunto è il pezzo di Badalamenti scritto per le scene di Audrey. Metamusica.
E metacinetelevisione. L'addio della signora Ceppo era il reale commiato di colei che la interpretava.
Ma la puntata non viene dedicata alla Coulson (attrice): è dedicata a Margeret Lanterman (personaggio).
La realtà è fusa in Twin Peaks, perché si tratta di un sogno.
Nel finale, quando il cerchio (che è un Nastro di Möbius) si chiude tornando all'inizio (nessun cadavere di Laura Palmer), abbiamo un nuovo piano narrativo. E poi un altro ancora, quando Richard e Linda si risvegliano nei loro non-ruoli. In un motel che era diverso di sera, con un'auto che è diversa di giorno.
Magari l'omicidio Palmer si è solo spostato di un anno, così da giustificare le date posticipate de Il diario segreto di Laura. O ancora è avvenuto comunque, come ne Le vite segrete di Twin Peaks, che però presenta molte incongruenze.
Un multiverso, in sostanza. Due realtà e un sogno (nel sogno?). Inglobiamo anche il pilot internazionale e il suo finale autoconclusivo: tutto ciò che è Twin Peaks, ormai, può essere Twin Peaks.
Nelle ultime scene, l'auto di Cooper/Richard entra a Twin Peaks ma non è Twin Peaks: è la vera cittadina che -nella finzione televisiva- diventa Twin Peaks: non accede percorrendo la solita strada col cartello Welcome, ma oltrepassando il ponte di ferro. E passa di fronte al RR Diner che perde la scritta 2Go! perché probabilmente quello è il vero locale. Nella casa dei Palmer non ci sono i Palmer: ad aprire la porta è la reale attuale proprietaria. Ecco la realtà più vera. Poi la donna dice di chiamarsi Tremond: si torna alla finzione di Twin Peaks.
Viene abbattuto anche il confine Cole-Lynch, ossia personaggio di finzione e ideatore della storia che altro non sono che la stessa persona. L'opera è un codice preciso che vuol parlarci di tanto altro, su tanti livelli diversi.
Anticlimatico fino all'eccesso, antitelevisivo, Twin Peaks 2017 guarda al vecchio Twin Peaks con occhi nuovi: non ha oggetti o frasi mitiche, ma tutto è mitico a un piano appena sopra.
Alla luce di quanto visto questa estate, dovremmo rileggere il passato con nuove consapevolezze.
Twin Peaksè stato riscritto.
Ora non ci resta che ricostruirlo, ancora una volta, assieme.
Per i prossimi anni. Mentre Richard e Carrie sono prigionieri di una realtà diversa, Laura si sveglia e non è morta, ma se Cooper non interviene grazie a Jeffries è morta comunque innescando tutto il resto.
Che rivivremo in eterno su più superfici.
Attendiamo The Final Dossier per sperare di avere qualche nuova informazione.
Una quarta stagione? Potrebbe non occorrere affatto, almeno per i personaggi di Cooper e Laura.
Al massimo, farebbe piacere sapere come vanno a finire le trame di tutti gli altri, tra traffici di droga, morti sospette, probabili suicidi, probabili omicidi, probabili stati comatosi, ragazzine prostitute e nuovi intrallazzi amorosi. Che siano tutto un sogno o meno, non importa: sarebbe bello tornare a sognare.
Special Thanks to Denny per l'immagine iniziale.