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[FILM] gli horror: meglio ieri o meglio oggi?

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Di recente abbiamo avuto modo di parlare del film IT, e abbiamo comparato la vecchia interpretazione di Pennywise con quella nuova.
Beh, a giudicare dai commenti al blog, dai commenti sui social del blog e da quelli di due famosi gruppi Facebook dedicati al cinema... non c'è storia: il clown interpretato da Tim Curry piace e spaventa ancora, più del nuovo clown di Skarsgård.
Da qui nasce questo post: visto che siamo in periodo Halloween... oggi si parla di film horror!

Gli horror: meglio ieri o meglio oggi?
Certo, oggi il comparto tecnico di un film permette di giocare molto più con gli effetti speciali, facendo in modo che il computer possa intervenire lì dove l'uomo non arriva.
Addirittura, in questo moderno modo si può intervenire su vecchie pellicole per ripristinare scene un tempo scartate: è il caso de L'Esorcista e la famosa scena della spider-walk, eliminata negli anni '70 per via dei cavi troppo visibili che tenevano l'attrice, ma reintrodotta nella versione integrale del 2000.

friendly neighborhood Regan

Però, è probabile che l'eccessivo uso di effetti computerizzati crei ben due problemi: da un lato rischia di rendere l'opera troppo fittizia, come fosse un cartoon. Il rischio è anche di risultare freddi. Krueger. No vabbè, non ci fate caso.
Dall'altro non fa ingegnare più i tecnici di un tempo con mezzi limitati e spesso ruspanti ma, proprio per questo, più riusciti.
Penso alla donna impalata di Cannibal Holocaust, tenuta su semplicemente... da un sellino di bicicletta!

Luca Barbareschi filma l'indigena impalata

Al di là di Pennywise, di cui abbiamo già ampiamente discusso, sembra proprio che gli horror -dopo gli anni '90- abbiano quasi smesso di sfornare icone pop.
Se Regan/Pazuzu de L'Esorcista l'abbiamo tutti bene impressa nella mente, in quanti ricordiamo anche solo una protagonista (perché nelle possessioni si tratta al 99% di donne) di tutti gli esorcismi cinematografici successivi? E ve ne potrei citare diversi, usciti negli ultimi anni.
Il Freddy Krueger di Robert Englund è impareggiabile. Pauroso ma anche superpop, entrato nell'immaginario collettivo. Non è certo un caso se la serie originale di Nightmare ha avuto 9 film mentre il remake si è fermato all'inutile versione del 2010.

un maglione che ha fatto epoca

I film horror di un tempo avevano due fattori che oggi non si replicano più: il "mostro" che diventa simbolo stesso del genere, per cui quasi si finisce a fare il tifo, vero protagonista della storia; e la musica, che una volta aveva davvero valore (impossibile non associare Tubular Bells di Oldfield a L'Esorcista, ma anche il ci ci ci ka ka ka di Venerdì 13, altra saga che negli anni '80-'90 ha fatto faville e col reboot si è fermata a un solo capitolo). La componente musicale, peraltro, era importante anche in Italia, dove ad esempio un gruppo prog come i Goblin firmò intramontabili classici (Profondo Rosso e Suspiria su tutti).

una semplice maschera di carnevale basta a spaventare

Jason, Freddy, pure Micheal Myers di Halloween.
Un tempo c'erano meno mezzi ma si osava di più: nelle trame, nelle storie, con la fantasia.
Sleepaway Camp, un cult assoluto del genere slasher.
L'ironia e l'autoironia non mancavano (quasi) mai, specie quando il "mostro" diventava seriale.
Oggi la situazione è diversa, per un pubblico smaliziato e nuovo.
Vince il jumpscare, dopo una parentesi modaiola e forse mai del tutto compresa di un horror orientale che ha avuto anche i suoi remake made in USA.
Ecco, forse Samara di The Ring (Sadako di Ringu) è l'ultimo vero "mostro" riconoscibile, l'ultima icona, assieme ad Annabelle.

Samara Morgan

Resta che il senso di vera inquietudine che sapevano darti certe storie di un tempo, oggi dura solo per il minutaggio del film: esci dal cinema e mangiando il kebab con gli amici l'angoscia scompare.
Una volta non era così: e non penso si tratti solo del "ma eravamo più giovani e facilmente impressionabili". No, perché alcuni miei giovani amici hanno visto di recente Twin Peaks e il senso d'angoscia lo avevano bene impresso, a riprova che certe cose funzionano anche ora.
Ma infatti, per spaventare non servono chissà quali trucchi al computer, quali smostramenti di faccia e di corpo: BOB, il villain horror più pauroso di sempre, è semplicemente un signore coi capelli lunghi e un giubbotto di jeans.

il malefico KILLER BOB

Oggi se le sognano, gli horror contemporanei, scene così inquietanti.

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