Giusto ieri vi raccontavo la storia tutta italiana del Burghy e oggi ci tocca tornare sui tavoli di un fast-food.
Ma non parleremo di cibo, bensì di giocattoli. Giocattoli a forma di cibo.
Ecco a voi i Food Fighters, i Guerrieri della Tavola Calda!
Il nome Food Fighters ha ovviamente l'ironica derivazione da foo fighters, ossia un termine americano per gli oggetti volanti non identificati.
Foo diventa Food, perché la geniale intuizione della Mattel fu quella di creare una linea di nuove action figures (di dimensioni piuttosto ridotte) tutte incentrate sul mondo della ristorazione veloce.
Gli anni, dopotutto, sono quelli giusti: 1988/1989 in America e 1990 in Italia.
In patria non ebbero poi molto successo, mentre da noi -con un logo un po' ripulito- spopolarono, seppur come fenomeno circoscritto nel tempo.
Celebri gli spot cartacei -che immagino siano italianissimi, per l'Italia-, presenti ad esempio sui Topolino dell'epoca:
Ma cosa sono i Food Fighters? Sono antropomorfizzazioni militari di junkfood da tavola calda, divisi in due fazioni che si danno battaglia tra cucine, stoviglie e tovaglie.
Cinque personaggi a "squadra": i buoni, dal berretto verde, chiamati Kitchen Commandos; i cattivi, dal berretto nero, chiamati Refrigerators Rejects.
I personaggi (tutti con un nome proprio) avevano la forma di cibi da rosticceria e fast-food, come pizze, cheeseburgers, donuts, tacos, coni gelato, patatine fritte, hot dog, cookies, pancakes, pollo fritto.
Torniamo un secondo al Burghy: dovete sapere che i Food Fighters furono tra le sorprese-regalo allegate alla catena italiana di ristorazione, che le offriva ai suoi clienti! Dopotutto erano perfettamente in tema!
Ogni fazione poteva contare anche su particolari veicoli: c'era ad esempio il furgone a forma di cartone per le uova; la grigla e la paletta che fungevano da catapulte spara-cibo; l'elicottero a forma di padella.
Insomma, una variante simpatica di action figures: non ne avevo tanti, ma ugualmente utilizzavo altri giocattoli per fingere di giocare ai Food Fighters. Bastavano una tovaglia, qualche piatto e posata di plastica, tovaglioli e un po' di schizzi di ketchup.
Food Fighters: riproposti oggi, scommetto avrebbero un grande successo. Perché si potrebbe ampliare il parco personaggi con nuovo streetfood, tipo cinese, giapponese, indiano, messicano. E perché no, anche italiano.
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